(Minghui.org) Nel mese di luglio dell’anno scorso una sessantenne residente a Fuyang, nella provincia dell’Anhui, è stata arrestata per strada a causa della sua fede nel Falun Gong. La donna è stata trattenuta per sei mesi.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Fan Wenfang si trova attualmente presso il Centro di detenzione femminile della città di Fuyang. Altri dettagli sul suo caso non sono chiari.

Quasi quattordici anni di detenzione

Sin dall'inizio della persecuzione del Falun Gong, la donna, ex ostetrica, è stata ripetutamente presa di mira per non aver rinunciato alla sua fede. È stata trattenuta più volte nel centro di detenzione locale e tre volte in un centro per il lavaggio del cervello. Le sono state inflitte anche tre condanne ai campi di lavoro, per un totale di circa due anni, ed altre due volte, a sette e a cinque anni. Durante i periodi di detenzione Fan è sopravvissuta a malapena alle torture e alla frequente alimentazione forzata.

Tre condanne alcampo di lavoro

Nel marzo 2000 Fan è stata arrestata dagli agenti dell'Ufficio 610 di Fuyang e portata nel campo di lavoro forzato femminile di Hefei. La donna ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, ed è stata nutrita a forza. Sette detenute le hanno aperto la bocca con tre cucchiai di metallo e un apribocca. Durante le sessioni di tortura le sono state strappate manciate di capelli. La donna è stata ferita gravemente alle orecchie, al naso, alle labbra, alla lingua e alla gola. Visibilmente emaciata e sul punto di morire, nel marzo 2001 è stata rilasciata.

Prima che si riprendesse, Fan è stata nuovamente arrestata dalla polizia e riportata al campo di lavoro per scontare altri sei mesi, dove è stata pesantemente torturata. La donna è stata riportata a casa dalle guardie. Al marito sono state estorte diverse migliaia di yuan per pagare le spese mediche.

All'inizio del 2002 Fan è stata denunciata per aver praticato il Falun Gong nella propria abitazione ed è stata portata al campo di lavoro per la terza volta. Per protesta ha iniziato un nuovo sciopero della fame. Le guardie hanno ordinato a quattro detenute di sorvegliarla costantemente. Le hanno legato la testa, le mani, il busto e i piedi al letto, quindi le hanno somministrato una flebo.

L'unico momento in cui veniva lasciata scendere dal letto era per usare il vaso da notte. Le guardie lasciavano il vaso scoperto accanto al letto e non lo svuotavano finché non era completamente pieno, così la stanza era satura di odori pungenti.

Illustrazione della tortura: Essere legati a un letto

Torture nei centri di detenzione

Nel settembre 2002, poco dopo essere stata rilasciata, la donna è stata nuovamente arrestata e portata nel centro di detenzione di Funa, dove la polizia l'ha nuovamente nutrita a forza. È diventata malnutrita e ha sofferto di un calo di zuccheri nel sangue. La donna non è stata rilasciata fino a quando non era ridotta pelle e ossa.

Solo un giorno dopo il suo ritorno a casa, è stata nuovamente arrestata e condotta nel centro di detenzione di Yingshang, dove è stata torturata per altri trenta giorni.

Il 25 maggio 2003 è avvenuto il successivo arresto di Fan, su ordine dell'Ufficio 610 di Fuyang. Questa volta è stata trattenuta per sei mesi nel centro di detenzione della contea di Linquan.

La donna ha attuato uno sciopero della fame, per protestare contro la persecuzione. Il direttore del centro di detenzione ha ordinato a otto detenuti maschi di tenerla bloccata a terra, con diverse persone che le tenevano la testa, le orecchie, le mani e i piedi. Altri le pizzicavano il naso, le strizzavano le guance e le aprivano la bocca. Le sono state strappate anche manciate di capelli. Fan ha subito lesioni anche alla bocca e al naso. Le sono stati strappati otto denti e la maggior parte dei denti rimanenti si sono allentati. A causa dell’alimentazione forzata, a volte soffriva di incontinenza e sveniva.

In qualche occasione le guardie l’hanno nutrita a forza con acqua speziata e farmaci sconosciuti. Un’altra volta, durante l'alimentazione forzata, è stata spogliata e violentata.

Due condanne alla prigione

Il 3 dicembre 2003 Fan è stata portata in barella al tribunale distrettuale di Yingzhou. Il giudice l'ha condannata a sette anni, trascorsi nel carcere femminile della provincia dell’Anhui.

Per protestare contro la persecuzione, la donna ha fatto uno sciopero della fame per tre anni. Ogni giorno le guardie le tiravano i capelli e le spingevano le gambe avanti e indietro. A causa della frequente alimentazione forzata, la donna ha perso tutti i denti. Era talmente emaciata che si poteva facilmente prenderla in braccio. Le torture le hanno causato anche un crollo mentale. Dopo essere stata rilasciata, nel giugno 2010, ha ripreso a praticare il Falun Gong e ha recuperato la salute.

La sua vita tranquilla non è durata a lungo. Il 24 novembre 2013, mentre era in bicicletta per strada, è stata fermata da una pattuglia di polizia e arrestata, dopo che l'agente ha trovato materiale del Falun Gong nella sua borsa. Fan è stata condannata ad altri cinque anni, trascorsi nel carcere femminile della provincia dell’Anhui, dove è stata torturata senza sosta.