(Minghui.org) Dopo aver letto l’editoriale di Minghui: “I praticanti trasferiti dalla Cina negli ultimi anni devono stare attenti”, ho condiviso e scambiato alcuni pensieri con i praticanti intorno a me. Alcuni di loro hanno detto di non aver mai trasmesso messaggi o dicerie ai praticanti in Cina, ma ce ne sono altri che hanno ammesso onestamente di aver raccontato ad altri, mossi dall’attaccamento a mettersi in mostra, quale genere di cibo è da evitare in Montagna e di quale se ne dovrebbe mangiare in più, quanto tempo durerà la rettifica della Fa, aspetti relativi alla piattaforma web Gan Jing World, ecc.

C’è un proverbio dell’antica Cina che recita: “San jian qi kou”, che significa “tacere o parlare con grande prudenza”. Si dice che quando Confucio visitò il Santuario ancestrale della dinastia Zhou, vide una statua d’oro la cui bocca era sigillata tre volte e sul retro della statua c’era un’iscrizione: “Uomo antico che parlava con grande cautela”. Gli antichi cinesi avevano capito che i disastri spesso derivavano dall’avere la bocca larga, quindi erano molto cauti su ciò che dicevano o facevano.

Alcuni praticanti potrebbero pensare che l’editoriale non si riferisca a loro, poiché non cita direttamente i loro nomi. Tuttavia, le parole una volta pronunciate non possono essere recuperate, col tempo diventano dicerie che vengono fatte circolare.

C’è un’altra storia antica, in cui si dice che l’imperatore Xuanzong di Tang una volta chiese al taoista Ye Fashan, l’origine di Zhang Guolao (una figura mitologica cinese e uno degli Otto Immortali del pantheon taoista). Nonostante Ye sapesse che avrebbe subito un castigo se avesse rivelato segreti celesti, non riuscì a coltivare la parola e raccontò all’imperatore l’origine di Zhang. Di certo, Ye morì non appena ebbe finito di parlare.

Sono rimasto scioccato da ciò che è accaduto a Ye, pensando che persino in quella pratica, rivelare i segreti celesti portava a conseguenze così gravi, figuriamoci nella coltivazione della Dafa, specialmente durante il periodo di rettifica della Fa. Sotto l’influenza della cultura del Partito Comunista Cinese (PCC), e spinti da ogni tipo di attaccamento umano, “… nel momento in cui la pronunciate, voi avrete prodotto un karma peccaminoso…”(“Conclusione definitiva”; Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Durante le feste contattavo la mia famiglia e i miei amici in Cina e mi chiedevano sempre quando sarei tornato. Intendevano chiedere quando sarebbe finita la persecuzione. Io rispondevo sempre: “Presto”. In seguito, mi sono reso conto che la mia risposta non era appropriata, così ho cercato di evitare di rispondere a queste domande.

La coltivazione della Dafa è la cosa più seria di questo mondo. Perché non riesco ancora a migliorarmi con la coltivazione della parola?

Penso che la ragione sia la mancanza di una mia educazione culturale alle tradizioni e inoltre c’è anche l’influenza dell’ateismo, pure se nascosta.

Il Maestro ha detto:

“… Ritornare alla tradizione, questa e la via che conduce al paradiso…” (“Creare di nuovo”; Hong Yin V)

Solo tornando alla tradizione possiamo far rifiorire il nostro rispetto per la vita e per il Divino e adempiere ai nostri voti di assistere il Maestro nella rettifica della Fa!

Quanto sopra è solo la mia personale comprensione. Vi prego gentilmente di farmi notare qualsiasi cosa non in accordo con la Fa.

Nota del redattore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore, destinata alla condivisione tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “confrontatevi nello studio e nella coltivazione”. (“Coltivazione salda”, Hong Yin)