(Minghui.org)

Saluti, Maestro! Saluti, amici praticanti!

Ho iniziato a coltivare nel dicembre 2015 quando vivevo in Australia e cercavo un metodo naturale per risolvere i miei problemi di pelle. Da allora, la mia salute è migliorata drasticamente e poiché ho lavorato sulla mia xinxing seguendo i principi di Verità, Compassione, Tolleranza della Falun Dafa, anche le relazioni con le persone ne hanno beneficiato.

Ma il sentiero della coltivazione non è facile, soprattutto se si guardano le cose dalla prospettiva di un coltivatore, invece di cadere nei modi di pensare ordinari.

Vedere i problemi dalla prospettiva di un coltivatore durante la pandemia

Quando la pandemia si è diffusa, le persone temevano di essere infettate dal COVID. In quei giorni non pensavo che dovessi preoccuparmi del virus, poiché era mirato a:

“…eliminare i seguaci del Partito malvagio e quelli che camminano a fianco al malvagio PCC.” (Razionalità)

Da quando ho iniziato a coltivare, la mia salute e il livello di energia erano molto migliorati e non mi sono più ammalato. Così ho continuato a vivere normalmente, ma sono stato attento a indossare la mascherina rispettando anche le altre misure di sicurezza richieste dalle autorità; lo facevo per placare le paure e le preoccupazioni di chi mi stava intorno.

Ho anche visto la pandemia come un’opportunità per parlare ai miei colleghi, amici e parenti dei benefici della pratica della Falun Dafa e di come essa possa rafforzare il sistema immunitario e prevenire le malattie. Coloro che non praticano, se recitano sinceramente le nove parole di buon auspicio: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”, potranno beneficiare di benedizioni. Quando ho potuto, ho anche regalato alle persone amuleti della Dafa o cartoline preparate dai nostri praticanti locali con su scritte le nove parole e i codici QR dei relativi articoli della Dafa.

Molti di coloro che li hanno ricevuti erano riconoscenti e grati. Sento che finché ci avviciniamo alle persone con sincerità e interesse, queste possono percepirlo e la maggior parte non reagirà negativamente.

In seguito, sono arrivati i vaccini. Mi sono tenuto aggiornato con le notizie sulla pandemia e il successivo lancio dei vaccini, ma ero diffidente nei confronti della vaccinazione, soprattutto per quello che avevo letto sulla loro sicurezza ed efficacia. Inoltre, non ho problemi con il virus, quindi perché avrei dovuto vaccinarmi e rischiare di contaminare il mio corpo con una sostanza estranea?

Ma con il passare dei giorni, sempre più persone si vaccinavano. Il mio collega mi ha detto che il mio nome è stato citato durante le riunioni della direzione sulla pandemia, come uno dei pochi ancora non vaccinati. In generale la gente era a favore della vaccinazione e anche la leadership politica del Paese stava assumendo una posizione sempre più severa nei confronti dei non vaccinati.

Il 18 novembre 2021, è stata pubblicata su Minghui la scrittura del Maestro “Svegliatevi”. Sono rimasto scioccato quando l’ho letta. Quello che il Maestro diceva di coloro che: “si sono rifiutati categoricamente di vaccinarsi”, mi descriveva esattamente! È stato un risveglio brusco, mi sono reso conto che avrei dovuto vedere le cose dalla prospettiva di un coltivatore, invece che dalla prospettiva della gente comune. Il Maestro ha detto che se ti consideri come una persona comune, non sei allora una persona comune?

Come coltivatori, dovremmo mettere gli altri al primo posto e considerare l’impatto che le nostre azioni hanno sugli altri. Il mio rifiuto di essere vaccinato stava creando disagi ai miei colleghi e provocando ansia negli altri.

Il mio status di non vaccinato stava iniziando a influenzare anche le mie attività quotidiane. E come ha sottolineato il Maestro, io sono un coltivatore della Dafa, la stessa Dafa che: “È il fondamento della creazione …” (Lunyu; Zhuan Falun) Tutto nell’universo è dovuto ad essa, compresi i virus e i vaccini; perché dovrei essere influenzato da questo?

Così, alla fine, sono andato a farmi vaccinare. La mia famiglia è stata felice della mia decisione e ho percepito che anche i miei colleghi erano sollevati. Non ho riscontrato effetti collaterali significativi dopo il vaccino.

Positivo al COVID e guardarsi dentro per individuare le mancanze

Nella seconda metà del 2022, dopo l’allentamento delle restrizioni ai viaggi dovuti alla pandemia, io, mia moglie e mia sorella con suo marito, abbiamo programmato un viaggio in Malesia per andare a trovare i nostri parenti. Sarebbe stato il nostro primo viaggio all’estero dall’inizio della pandemia e volevamo anche cogliere l’occasione per presentare i nostri coniugi ai parenti.

Mentre ci preparavamo per il viaggio, mia sorella mi ha consigliato di controllare se la COVID era inclusa nell’assicurazione di viaggio, nel caso in cui ci fossimo infettati mentre eravamo in Malesia. Non ci ho pensato troppo e ho creduto fosse una buona idea. Tuttavia, la COVID non era coperta dal pacchetto standard dell’assicurazione di viaggio e ho dovuto includerla come clausola aggiuntiva al momento dell’acquisto.

Avevamo programmato di volare mercoledì 3 agosto, ma verso venerdì, proprio la settimana prima del volo, mi sono sentito male. Il giorno dopo avevo la febbre, mi sono sottoposto al test COVID e ho scoperto di essere positivo; poco dopo anche mia moglie è risultata positiva. Alla fine, abbiamo dovuto annullare il nostro viaggio in Malesia.

Non ci aspettavamo di contrarre la COVID dato che, sia io che mia moglie, siamo praticanti e siamo sempre stati sani. E in quasi sette anni di coltivazione non mi sono mai né ammalato né ho avuto febbre.

Anche un anno fa dopo che il nostro inquilino si è ammalato di COVID, noi non l’abbiamo presa e quando siamo risultati positivi, eravamo piuttosto sorpresi, un po’ smarriti. Quindi, nel mentre che eravamo in isolamento, ci siamo concentrati sui fondamenti: studiare la Fa, guardarci dentro, fare gli esercizi e inviare pensieri retti.

Inizialmente avevo la febbre a circa 38°C. Ogni volta che facevo gli esercizi, sebbene li sentissi più impegnativi del solito, la mia temperatura scendeva. Mi sentivo meglio anche dopo lo studio della Fa e l’invio di pensieri retti. Dopo qualche giorno, la febbre era sparita.

In seguito, dopo averne discusso con mia moglie, abbiamo ritenuto che la lacuna principale fosse dovuta alla mia decisione di includere la COVID nella nostra assicurazione di viaggio. La ragione di fondo era che temevo di prendere la COVID, ma la paura stessa non è forse un attaccamento? Se la COVID non ha nulla a che fare con noi, perché dovremmo prenderla in considerazione?

Ci possono essere anche altre ragioni, come l’orgoglio. In una discussione che ho avuto in seguito con mio fratello, lui mi ha parlato di come un suo studente fosse così orgoglioso quando rispondeva correttamente alle domande. La frase che mio fratello ha usato per descrivere il suo studente è una frase cinese che parla di sentirsi soddisfatti di sé stessi. È la stessa frase usata nello Zhuan Falun per descrivere l’orgoglio come attaccamento. Ma la cosa insolita è che, di solito, mio fratello preferisce usare l’inglese invece del cinese, perché l’inglese è la sua lingua principale.

Allora mi è venuto in mente che forse il Maestro stava parlando tramite mio fratello sottolineando indirettamente i miei difetti? Non ero forse orgoglioso anch’io di me stesso quando notavo che altre persone intorno a me si infettavano con la COVID mentre io ne ero immune?

Ammalarmi mi ha anche reso più compassionevole e comprensivo nei confronti degli altri malati, invece di essere sprezzante o di guardare chi soffre con atteggiamento di superiorità.

Comportarsi come un praticante sul posto di lavoro

Come ho capito dallo Zhuan Falun e dalle lezioni del Maestro, nella vita di un praticante non ci sono coincidenze. La nostra vita è predisposta in modo da spingerci a identificare e coltivare i nostri attaccamenti. Negli ultimi anni, ho avuto la sensazione che questo aspetto fosse particolarmente evidenziato sul lavoro.

Nell’agosto dell’anno scorso, sono entrato a far parte di un nuovo team formato da due persone per supportare la crescita delle attività commerciali dell’azienda nella regione. Sono stato scelto principalmente per via della mia esperienza con un linguaggio informatico utilizzato dagli utenti e l’azienda stava passando a una nuova piattaforma in cloud che utilizzava principalmente quel linguaggio.

Il mio collega, che si era trasferito da Londra per guidare il team, non conosceva quel linguaggio ma era esperto di un altro. La logica era che ci saremmo integrati a vicenda nel supporto agli utenti.

Alla fine, sono stato io a svolgere la maggior parte del lavoro, perché gli utenti tendevano a rivolgersi a me invece che a lui per risolvere i loro problemi.

Alcuni colleghi me l’hanno fatto notare, ritenendo che non fosse giusto. Per quanto mi riguarda, pensavo che andasse bene, perché mi piaceva aiutare gli utenti e non mi dispiaceva essere occupato. Dopotutto, mi pagavano per lavorare. Inoltre, l’universo è giusto; se mi avessero sfruttato, sarei stato compensato con la virtù. Ho creduto di comportarmi come un praticante dovrebbe fare.

Ma in seguito una mia collega mi ha detto che mentre ero in ferie, si era verificato un problema; gli utenti hanno chiesto assistenza al mio compagno di squadra, che a sua volta l’ha chiesto a lei. Era infastidita perché si trattava di un problema comune di soluzione nota, ma il mio collega non aveva idea di cosa stesse succedendo.

Riflettendo mi sono accorto che in realtà mi stavo comportando da egoista per non aver considerato le implicazioni più ampie delle mie azioni, (o come in questo caso non azione) sugli altri. Tollerando le piccole mancanze del mio collega e non tenendolo nemmeno aggiornato, la cosa si ripercuoteva sugli altri membri dell’azienda, come la collega, lo stesso compagno di squadra e anche i nostri utenti.

E, a dire il vero, il mio compagno di squadra si era assunto altre responsabilità e compiti oltre ai miei, ai quali non avevo partecipato. In seguito, nel corso dell’anno, dopo la riunione annuale delle prestazioni dell’azienda, anche il mio compagno di squadra è diventato più proattivo nel tenersi aggiornato sulle problematiche che gestiva il nostro team.

La coltivazione è davvero rigorosa e questi incidenti evidenziano le parti che non conoscevo o alle quali non avevo prestato sufficiente attenzione.

Ci sono ancora altre aree su cui sto lavorando, come l’attaccamento ad alcuni cibi, il chiarire la verità con compassione invece di trattarla come se fosse un compito da svolgere, il guardare con sufficienza le persone meno abbienti, ecc.

Detto questo, sono veramente grato per l’opportunità di incontrare la Dafa e di intraprendere questa grande pratica di coltivazione.

I miei colleghi mi fanno i complimenti per la mia pazienza nell’aiutare il prossimo e per l’etica sul mio lavoro. Quando hanno saputo che avevo 42 anni, sono rimasti sorpresi. Alcuni pensavano che fossi appena laureato, altri che ne avessi una ventina. Ho detto loro che questo era dovuto al fatto che praticavo la Falun Dafa, una pratica olistica del corpo e della mente. Per coloro che hanno espresso interesse, ho dato maggiori informazioni sulla pratica e li ho incoraggiati a provarla loro stessi.

Grazie, Maestro. Senza di te che ci impartisci la Dafa, sarei ancora irrimediabilmente perso in questo labirinto di illusioni.

Grazie, Maestro!

Grazie, amici praticanti!

(Presentato alla Conferenza della Fa di Singapore 2022)