(Minghui.org) Dal 29 settembre al 1° ottobre i praticanti del Falun Gong hanno tenuto, presso il Centro culturale industriale della città di Asaka, nella prefettura di Saitama, la mostra di poster “Stop al prelievo di organi da persone ancora in vita perpetrato dal PCC”.

L’ultimo giorno della mostra, gli organizzatori hanno proiettato “Human Harvest”, un documentario sul prelievo di organi da persone ancora in vita, autorizzato dallo Stato, e sull’industria dei trapianti in Cina. Dopo aver visto la mostra di poster e il documentario, i presenti hanno meglio compreso la predisposizione del Partito Comunista Cinese (PCC) a commettere atrocità. Inoltre hanno chiesto maggiori informazioni sul Falun Gong.

Dal 29 settembre al 1° ottobre si è tenuta, presso il Centro culturale industriale della città di Asaka, la mostra di poster “Stop al prelievo di organi da persone ancora in vita perpetrato dal PCC”

Proiezione di “Human harvest”, un documentario sul prelievo di organi dai praticanti ancora in vita in Cina, autorizzato dallo Stato

Spettatori profondamente turbati dalle atrocità del PCC

Oltre ai poster, i visitatori hanno potuto guardare, in una sala dedicata, i video che illustravano il crimine del prelievo di organi dai praticanti ancora in vita, perpetrato in Cina. Dopo aver appreso i fatti, le espressioni delle persone sono diventate solenni e alcune si sono persino commosse fino alle lacrime, stupite dal fatto che, anche ai giorni nostri, possa verificarsi una tale atrocità.

Una donna di 50 anni ha detto: “Non ne avevo mai sentito parlare. È crudele! Sono così sconvolta che non riesco a parlare”. Tra le lacrime, ha chiesto cosa poteva fare per aiutare.

Un commentatore le ha detto che le persone possono parlare con i loro rappresentanti legislativi, per far approvare una legge al fine di fermare tale crimine, inoltre le ha spiegato che alcuni consigli locali hanno approvato risoluzioni presentate da sottoporre al Congresso. La donna ha detto che avrebbe condiviso le informazioni con i suoi amici e che li avrebbe portati a visitare l’evento, la prossima volta che si terrà.

Una ragazza adolescente ha detto che era la prima volta che sentiva parlare del prelievo forzato di organi. “È molto triste che così tante persone debbano subire il prelievo dei loro organi mentre sono ancora in vita”. Voleva fare qualcosa per aiutare, così ha promesso che avrebbe informato i suoi amici. Ha anche scattato delle foto da condividere online.

Un uomo è andato a vedere la mostra di poster con la figlia liceale. “Ho visto il volantino che diceva: Stare in silenzio implica stare dalla parte dei perpetratori. Ho sentito che dovevo venire per scoprire la verità”. Ha anche detto che porterà i suoi amici quando l’evento verrà riproposto.

Un uomo di 50 anni ha detto: “Grazie mille per avermi dato l’opportunità di conoscere i fatti. Non sapevo che il PCC fosse responsabile di un tale male. Non credo che Taiwan debba diventare parte della Cina. Farò sapere ad altre persone quello che ho visto oggi”.

Proiezione del documentario “Human Harvest”

Nel pomeriggio dell’ultimo giorno della mostra si è tenuta la proiezione del documentario “Human Harvest”, che ha lasciato i visitatori con il cuore in gola.

Alcune persone sapevano che il PCC è una dittatura, ma non avevano mai capito che fosse così malvagio. Qualcuno ha osservato: “Il prelievo di organi da persone ancora in vita, per venderli a scopo di lucro, non è un comportamento umano”.

Un visitatore ha detto: “Spero che i politici giapponesi favorevoli agli scambi con la Cina, possano vedere chiaramente quanto sia crudele il PCC”.

Quando hanno posto delle domande, come: “Perché il PCC reprime il Falun Gong?” e “Perché i praticanti del Falun Gong rifiutano di rinunciare alla loro fede, nonostante la dura persecuzione?”, i praticanti sono stati in grado di fornire risposte approfondite e ponderate.

Alcuni hanno detto di voler imparare gli esercizi del Falun Gong.