(Minghui.org) Il 12 ottobre scorso una residente di Qingdao, nella provincia dello Shandong, è stata processata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Dal 2013 Wei Chunrong, originaria della contea di Huanan, nella provincia dell’Heilongjiang, vive con la famiglia del figlio nella città di Qingdao. L'ultimo arresto risale al 2 marzo, dopo che un uomo l'ha denunciata per avergli parlato del Falun Gong. Gli agenti della stazione di polizia di Zhengyang hanno fatto irruzione nella casa del figlio e le hanno confiscato cinque schede di memoria e tre lettori musicali.

La polizia ha accusato Wei di organizzare delle persone per promuovere il Falun Gong e l'ha portata al secondo centro di detenzione del distretto di Jimo, nella città di Qingdao.

Il 6 giugno la polizia ha sottoposto il caso alla Procura distrettuale di Jimo, che l'ha incriminata il 5 luglio. Il 12 ottobre il tribunale distrettuale ha tenuto un'udienza sul suo caso presso il centro di detenzione.

Non è la prima volta che Wei viene presa di mira dalla polizia della città di Qingdao. Ad agosto è stata arrestata dall'ufficio per la sicurezza interna del distretto di Chengyang e trattenuta per 10 giorni.

Il 25 ottobre 2015 gli agenti della stazione di polizia del distretto di Chengyang l’hanno arrestata, e il 23 gennaio 2017 il tribunale distrettuale di Chengyang l'ha condannata a due anni di carcere.

Il 4 maggio 2018 Wei è stata nuovamente arrestata sei mesi dopo essere uscita di prigione. Il tribunale del distretto di Jimo l'ha condannata a tre anni e quattro mesi nel gennaio 2019. È stata rilasciata nel settembre 2021, ma è stata nuovamente arrestata nel marzo di quest’anno e ora rischia una terza condanna.