(Minghui.org) È stato recentemente confermato che una donna di 68 anni, della città di Liaocheng nella provincia dello Shandong, è stata condannata a sette anni di prigione, e non a quattro come precedentemente riportato, per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La condanna di Zhang Shuping deriva dal suo arresto avvenuto il 26 novembre 2020. In un primo momento la polizia l’ha rilasciata su cauzione, ma ha installato segretamente un dispositivo di localizzazione sulla sua auto, che lei ha scoperto solo mesi dopo. Il 15 gennaio 2021 la donna è stata ha molestata due volte e, nel mese di marzo dello stesso anno, è stata arrestata all’uscita di un casello autostradale. È stato riferito che, a fine luglio 2021, era stata condannata a quattro anni di prigione e trasferita, circa tre mesi dopo, dal centro di detenzione della città di Liaocheng al carcere femminile della provincia dello Shandong.

Poiché il tribunale della contea di Dong’e non ha mai informato i suoi familiari del processo o della sentenza, fino a poco tempo fa non avevano avuto conferma della durata del suo mandato. Essi hanno anche verificato che Zhang stesse effettivamente scontando la pena nel carcere femminile provinciale dello Shandong e hanno chiesto alle persone che ne sono a conoscenza di fornire ulteriori informazioni.

Il 27 marzo 1998 Zhang ha iniziato a praticare il Falun Gong e, dopo l’inizio della persecuzione nel luglio 1999, è stata ripetutamente presa di mira per la sua fede. In precedenza è stata sottoposta ai lavori forzati per tre volte e ogni volta è stata brutalmente torturata.

Ventuno mesi di lavori forzati (2002-2003)

Un giorno del mese di giugno 2002 Zhang è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Il giorno dopo è stata condotta al locale centro di detenzione. Circa una settimana dopo la donna è stata portata al dipartimento di polizia distrettuale di Dongchang, dov’è stata interrogata e torturata.

La polizia le ha ammanettato un braccio e l’ha appesa per le manette a un tubo del riscaldamento, alto e verticale, con i piedi incatenati insieme. Per evitare che diventasse invalida, gli agenti le ammanettavano alternativamente il braccio destro e quello sinistro. La donna è stata torturata in questo modo per otto giorni di fila. Nonostante le torture, Zhang si è rifiutata di rispondere alle loro domande. Dopo essere stata finalmente liberata, non riusciva più a sollevare le braccia e ad accovacciarsi per andare in bagno. I suoi piedi e le sue gambe si erano gonfiati e presentavano ampi ematomi sotto la pelle.

Nel mese di luglio 2002 Zhang è stata sottoposta a un anno e mezzo di lavori forzati, trascorsi nel primo campo di lavoro femminile della provincia dello Shandong. Per quattro mesi di fila le sono state concesse solo due ore di sonno ogni notte e il resto del giorno è stata costretta a guardare video che diffamavano il Falun Gong. Le guardie del campo di lavoro l’hanno anche costretta a rimanere seduta su un piccolo sgabello per lunghi periodi di tempo. La donna ha mantenuto la sua fede, e il suo termine è stato prorogato di tre mesi.

Un anno di lavoro forzato (2006-2007)

Nel giugno 2006 Zhang è stata nuovamente arrestata e condannata a un anno di lavori forzati. Il 14 luglio 2006 è stata portata nel primo campo di lavoro femminile dello Shandong. Le guardie l’hanno nuovamente sottoposta a varie forme di abuso. Non le hanno permesso di usare il bagno e lei si è rifiutata di mangiare o bere. In seguito le veniva concessa una sola pausa al giorno, dopo la mezzanotte. La donna ha iniziato a mangiare un po’, ma si è astenuta dal bere acqua per non dover usare il bagno.

Dopo alcuni giorni di abusi, poiché si rifiutava ancora di rinunciare alla sua fede, le guardie hanno fatto ricorso ad altre tattiche. Per oltre 40 giorni non le hanno permesso di fare la doccia e nemmeno di lavarsi il viso. È stata anche costretta a restare sotto il sole cocente per molto tempo, prima di essere messa in una stanza con l’aria condizionata accesa al minimo.

Alla fine di agosto 2006 la guardia Wang Yueyao ha afferrato Zhang e l’ha spinta a terra. La donna ha gridato: “La guardia sta picchiando le persone!”. Wang l’ha imbavagliata con uno straccio sporco e, mentre altre persone le tenevano la testa, le gambe e le braccia, le ha pizzicato la pelle tra le costole, strofinando avanti e indietro. La pelle e la carne di Zhang si sono lacerate in diversi punti.

Un anno e mezzo di lavoro forzato (2009-2010)

A metà ottobre 2009 Zhang è stata arrestata e un mese dopo è stata portata nel primo campo di lavoro femminile della provincia dello Shandong, dove ha trascorso circa un anno e mezzo.

Il 3 dicembre 2012 gli agenti della stazione di polizia di Beiyangji l’hanno arrestata e condotta al centro di detenzione della città di Liaocheng, dove è stata trattenuta per circa 27 giorni.

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