(Minghui.org) Il 19 maggio di quest’anno a Qinhuangdao, nella provincia dell’Hebei, un uomo è stato condannato a quattro anni e mezzo con una multa di 10.000 yuan (circa 1.296 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere del corpo e della mente che viene perseguitata dal partito comunista cinese dal luglio 1999.
Poiché durante la precedente detenzione per aver praticato il Falun Gong, Shi Keqin aveva contratto la tubercolosi, dopo essere stato dichiarato colpevole è stato portato all’ospedale locale per un esame medico, e poi gli è stato permesso di tornare a casa.
Tre giorni dopo gli è stato ordinato di sottoporsi a un altro esame. I risultati del test per la tubercolosi sono risultati negativi e lui è stato portato di nuovo in cella. E’ stato recluso nel primo centro di detenzione di Qinhuangdao per circa quattro mesi, prima di essere ammesso nella quarta prigione del gruppo carcerario di Jidong, (sita a Tangshan),della provincia dell’Hebei, il 19 settembre scorso.
Arresto e quarantena per Covid-19
Shi e sua moglie sono andati a far visita a un amico nel distretto di Beidahe della stessa città la mattina del 17 maggio dello scorso anno. Non molto tempo dopo il loro arrivo sono comparsi un agente della stazione di polizia di Chezhan, nel distretto di Beidahe, e altri agenti del dipartimento di polizia di Tianjintielu, nel distretto di Funing di Qinhuandao. Hanno fatto delle domande a Shi e poi se ne sono andati.
Non è chiaro perché la polizia del distretto di Beidahe e del distretto di Funing abbia preso di mira Shi, che è residente nel distretto di Haigang, ma di fatto lo stavano monitorando e sapevano che sarebbe andato a trovare l’amico.
Quando Shi e sua moglie hanno lasciato la casa dell’amico, la guardia di sicurezza del complesso residenziale li ha fermati e ha chiesto i loro indirizzi e numeri di telefono. Shi non ci ha pensato più di tanto e ha fornito loro le informazioni.
Poco dopo l’agente Chen Teng, del distretto di Haigang, è andato a casa di Shi, ma non ha rivelato la ragione della visita inaspettata. Alle 15:00 è ritornato con un gruppo di agenti che includevano il vice capo Chen Chi e gli agenti Guo Yimin, Liu Qiling e Li Jinkun della stazione di polizia di Chezhan. Quando Shi si è rifiutato di aprire la porta lo hanno minacciato di chiamare il fabbro. Shi ha ceduto e li ha fatti entrare. Loro non hanno mostrato né i loro documenti identificativi e nemmeno il mandato di perquisizione e hanno confiscato un totale di 140 libri di Falun Gong, un computer e una stampante.
Shi e sua moglie sono stati portati alla stazione di polizia di Chezhan. Il vice capo Chen li ha minacciati dicendo che i libri confiscati erano abbastanza per condannare entrambi alla reclusione. L’agente Guo ha aggiunto che il “crimine” della coppia avrebbe coinvolto anche i loro figli e nipoti.
La sera Chen ha interrogato Shi, promettendo che avrebbe compilato un mandato di perquisizione a posteriori, ma Shi non ha mai visto nessun mandato di perquisizione. Lui e sua moglie sono stati trattenuti in una sala conferenze tutta la notte, sorvegliati da due agenti.
La polizia ha cercato di portare Shi al carcere locale il giorno seguente. A causa della pandemia il carcere ha rifiutato di ammetterlo direttamente, ma ha insistito perché fosse prima messo in quarantena.
Dopo 21 giorni di quarantena all’ospedale della polizia, il carcere si è ancora rifiutato di ammettere Shi, poiché non si era vaccinato contro il Covid 19. La polizia lo ha portato di nuovo in ospedale per fargli fare il vaccino, ma durante l’esame che precede l’iniezione, i sanitari hanno riscontrato che Shi aveva una pressione sanguigna estremamente alta, e aveva per di più contratto la tubercolosi. Il medico ha detto che non poteva fargli il vaccino. Senza portarlo in carcere la polizia lo ha rilasciato il 9 giugno dello scorso annno, dopo 23 giorni di detenzione. Non è chiaro quando abbia rilasciato la moglie o se questa abbia subito un processo.
Il processo
La polizia ha sottoposto il caso alla procura distrettuale di Beidahe il 15 novembre dello scorso anno, e il caso è stato trasferito a quella di Funing il 5 gennaio successivo.
Shi è stato processato dal tribunale del distretto di Funing il 19 aprile di quest’anno. Il giudice Lin Shuangquan ha presieduto l’udienza. Erano presenti in aula il pubblico ministero Wang Yi, i giudici Fu Yumei e Li Fengzhi, e l’impiegato Wang Qi.
Il giudice Lin ha detto che avrebbe condannato Shi perché aveva libri di Falun Gong e stampava del materiale a casa. Shi ha ribattuto che possedeva legalmente i libri e il materiale, e che non aveva violato nessuna legge nell’averli o nello stamparli. Ha sfidato il pubblico ministero Wang a presentare e leggere alcune parti dei libri in aula per vedere se contenevano informazioni pericolose come si asseriva nell’atto di accusa, ma Wang ha detto che aveva distrutto quei libri.
Shi è stato rilasciato dopo l’udienza. Ha poi ricevuto una chiamata dal tribunale il 18 marzo di quest’anno in cui gli si chiedeva di presentarsi il giorno seguente alle 8:00. Lui è andato e gli è stato detto che era stato condannato a quattro anni e mezzo e multato di 10.000 yuan. L’ufficiale giudiziario l’ha portato al terzo ospedale di Qinhuangdao per una visita medica e lo ha rilasciato subito dopo.
Il 22 maggio scorso il vice capo Chen della stazione di polizia di Chezhan e l’agente Zheng Pengxiang, hanno di nuovo condotto Shi allo stesso ospedale per un altro esame medico, in cui è risultato negativo alla tubercolosi, quindi l’hanno portato prima all’ospedale della polizia per un altro esame, e poi alla stazione di polizia di Chezhan. In seguito lo hanno trasferito al primo centro di detenzione di Qinhuangdao, dove lo hanno trattenuto finché non è stato messo in prigione il 19 settembre scorso.
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