(Minghui.org) Un operaio in pensione di 65 anni, in seguito all'ultimo arresto avvenuto otto mesi fa, dopo essere stato condannato a tre anni per aver praticato il Falun Gong, rischia un’altra pena detentiva.

Il 24 febbraio scorso Zhou Yubao, della città di Shifang, nella provincia del Sichuan, è stato arrestato mentre spediva una lettera. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e lo ha messo in stato di arresto penale presso il centro di detenzione di Shifang.

Il 1° marzo scorso i familiari di Zhou hanno assunto l'avvocato Zhang di Pechino. Il legale e i familiari si sono subito recati al centro di detenzione per fargli visita. L'avvocato ha detto che la polizia, durante la gestione del suo caso, ha violato la legge, arrestandolo e facendo irruzione nella sua abitazione senza mostrare i documenti o un mandato di perquisizione. Un solo agente che ha effettuato l'arresto era in uniforme mentre tutti gli altri, oltre una dozzina, erano in borghese e non hanno fornito un elenco degli oggetti confiscati come richiesto dalla legge.

Il legale e i familiari si sono quindi recati al Dipartimento di Polizia di Shifang e hanno chiesto di incontrare qualcuno dell'Ufficio di sicurezza interna, responsabile dell'arresto e dell'irruzione nell'abitazione di Zhou. La guardia ha risposto che l'ufficio in questione aveva detto, già precedentemente, che non avrebbe incontrato i familiari di Zhou, ma l'avvocato ha chiesto alla guardia di chiamare comunque l’ufficio. Il legale ha detto: "È colpa tua se non hai fatto la telefonata, ma spetta all'ufficio di sicurezza interna decidere se incontrarci". La guardia ha quindi accettato di chiamarlo e ha inviato un agente a parlare con l'avvocato, ma non con i familiari.

Il legale, nel presentare la sua procura, ha chiesto alla polizia di seguire la legge nella gestione del caso del suo cliente e ha detto di essere a conoscenza di come la guardia l’abbia violata nell'arrestarlo, inoltre ha chiesto alle forze dell’ordine di restituire i documenti d'identità a Zhou, ma non è chiaro se l'abbiano fatto.

L'avvocato e i familiari si sono poi recati alla Procura di Shifang, per presentare una denuncia contro la polizia per aver arrestato illegalmente Zhou e saccheggiato la sua abitazione. Il direttore Cao ha suggerito di presentare la denuncia al dipartimento di supervisione della polizia e il legale ha detto che l'avrebbe fatto, ma che ciò non avrebbe sostituito il controllo della procura.

Cao ha accettato il reclamo dicendo che avrebbero comunque finito per deferire il caso alla polizia e l'avvocato ha risposto che era una loro scelta, ma almeno dovevano accettarla.

I famigliari di Zhou sono tornati dal procuratore il giorno successivo per presentare il reclamo ufficiale scritto. Cao l'ha accettato e ha detto che avrebbe deciso entro una settimana se trasferire il caso alla polizia.

Sono passati sette mesi e i familiari non hanno avuto notizie dal procuratore. Hanno scoperto che il 19 ottobre scorso Zhou sarebbe dovuto comparire davanti al tribunale di Shifang. Resta da verificare se l'udienza si sia effettivamente svolta e quali siano gli altri dettagli sull'incriminazione di Zhou.

Precedente condanna a tre anni

Zhou è andato in pensione da un'azienda chimica di fosforo del gruppo Hongda. Nel giugno 1997, a soli 39 anni, ha iniziato a praticare il Falun Gong. A quel tempo lottava con diversi disturbi, tra cui prostatite, dolori alle ossa e gastroenterite cronica. Tutti i disturbi sono scomparsi dopo pochi mesi di pratica. Aveva più energia sul lavoro e ha vinto diversi premi.

Il 15 maggio 2012 Zhou è stato arrestato mentre viaggiava da Shifang alla città di Guanghan, distante circa 27 chilometri, anch'essa sotto la giurisdizione della città di Deyang. La polizia lo ha picchiato e interrogato.

Il 6 dicembre 2012 il tribunale di Shifang ha tenuto un'udienza sul caso di Zhou. Il praticante ha raccontato di come la polizia lo abbia picchiato durante l'interrogatorio. Il suo avvocato ha presentato anche il referto della TAC che mostra le ferite alla testa causate dal pestaggio e ha chiesto al pubblico ministero di mostrare la registrazione video dell'interrogatorio.

Il giudice Tang Xinhe ha respinto la richiesta, con la scusa che la registrazione era troppo lunga per essere presentata in tribunale, inoltre ha affermato che: "La Cina è governata dal Partito Comunista Cinese (PCC). È il mondo del PCC. Chiunque esca per promuovere il Falun Gong viola la legge". Il giudice ha condannato Zhou a tre anni di carcere.

Il 9 aprile 2013 Lai Yanfa, responsabile del centro di detenzione di Shifang, ha portato Zhou alla prigione di Wumaping a Leshan, nella provincia del Sichuan. La guardia Gong Jinfu ha ordinato a un detenuto di controllarlo mentre era costretto a stare seduto su un piccolo sgabello immobile per lunghe ore e a scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Mentre scontava la pena, gli agenti dell'Ufficio 610 locale hanno intimidito la moglie e il figlio.

Il 14 maggio 2015, alla scadenza della pena, circa 20 agenti armati hanno fermato la moglie e il figlio mentre stavano andando a prenderlo. Quando Zhou è uscito dal carcere, è stato sequestrato dagli agenti dell'Ufficio 610 e portato in un furgone. Gli è stato permesso di tornare a casa più tardi, nel corso della giornata.

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