(Minghui.org) Lo scorso 7 novembre due coniugi della città di Lingyuan, nella provincia del Liaoning, hanno dovuto comparire di fronte al giudice per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 12 maggio scorso Han Ximin, di 61 anni, ex dipendente dell’azienda siderurgica di Lingyuan, e Du Qingxiu, di 60 anni, ex insegnante della scuola media nº 2 locale, sono stati arrestati dagli agenti della stazione di polizia di Beitai, nella città di Chaoyang, e del dipartimento di polizia ferroviaria della città di Jinzhou.

La polizia ha dichiarato di averli arrestati perché avevano inviato lettere con informazioni sul Falun Gong alla polizia ferroviaria di Jinzhou, a circa 120 miglia (circa 193 chilometri) da Lingyuan, che è sotto l’amministrazione della città di Chaoyang.

Quando gli agenti hanno fatto irruzione nella loro abitazione, non indossavano l’uniforme né hanno esibito un mandato di perquisizione, inoltre non hanno fornito un elenco degli oggetti confiscati. I coniugi, dopo la perquisizione della polizia, hanno anche scoperto che i 1.000 yuan (circa 128 euro) in contanti nella borsa di Han che aveva con sé durante l’arresto e 2.000 yuan (circa 257 euro) in contanti erano spariti dal loro appartamento.

Poiché entrambi si sono rifiutati di rispondere alle domande della polizia, gli agenti hanno compilato il verbale dell’interrogatorio con risposte inventate. Quando Han ha fatto notare che era un’azione illegale, l’ufficiale Ning Kai lo ha sfidato a sporgere denuncia ovunque volesse, affermando che l’ordine di falsificazione in realtà proveniva dal supervisore della polizia. Un altro ufficiale ha minacciato di insultare il fondatore del Falun Gong, se i coniugi non avessero collaborato.

La procura del distretto di Shuangta, nella città di Chaoyang, ha approvato l’arresto e, in seguito, li ha entrambi incriminati, prima di trasferire il caso al tribunale. Quando l’avvocato si è recato al centro di detenzione di Chaoyang per far loro visita, le guardie hanno affermato che la polizia responsabile del loro caso non l’aveva approvata. Il legale ha dovuto sporgere denuncia contro il direttore del centro di detenzione, prima di ottenere il permesso di parlare con i suoi clienti.

Il 22 agosto scorso la madre novantaseienne di Han, Yang Guilan, ha sporto denuncia contro l’agente Ning Kai, della stazione di polizia di Beita, e il procuratore Qiu Weirong della procura distrettuale di Shuangta, sulle piattaforme 12337 e 12389.

La piattaforma online “12337” è stata designata per la segnalazione di violazioni della disciplina e della legge da parte degli operatori di polizia e giudiziari. La “12389” è una piattaforma telefonica che il Ministero di pubblica sicurezza utilizza per raccogliere denunce e segnalazioni da parte dei cittadini.

Yang ha sostenuto che nessuna legge in Cina ha mai criminalizzato il Falun Gong e che sia il figlio che la nuora avevano il diritto costituzionalmente protetto di praticarlo; stavano esercitando il loro diritto alla libertà di credo. Ha aggiunto che la polizia ha violato le procedure legali nella gestione del caso, durante l’irruzione nell’appartamento, tra cui la mancata esibizione dei documenti e dei mandati di arresto e perquisizione.

Per quanto riguarda la denuncia contro il pubblico ministero, Yang ha affermato che questi non ha specificato le basi legali e le prove a sostegno delle sue accuse contro il figlio e la nuora, ovvero che avrebbero “minato l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”, un pretesto standard usato dalle autorità del PCC per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.

Il tribunale distrettuale di Shuangta aveva inizialmente fissato l’udienza per il 15 agosto, ma l’ha rinviata al 28 agosto. Intorno al 20 ottobre il pubblico ministero ha presentato ulteriori prove contro i coniugi. Il giudice ha fissato un’altra udienza per il 30 ottobre, che è stata nuovamente rinviata al 7 novembre.

Persecuzioni passate

Prima dell’ultimo episodio, i coniugi sono stati presi di mira diverse volte per aver sostenuto la propria fede. Negli ultimi 24 anni di persecuzione Han è stato condannato a tre periodi di lavori forzati, mentre la moglie è stata condannata a due periodi di lavori forzati e a una pena detentiva di sei anni.

La persecuzione del marito: Tre periodi di lavoro forzato

Nel mese di marzo 1999, quattro mesi prima dell’inizio della persecuzione, il Dipartimento di polizia della città di Lingyuan ha convocato oltre 300 praticanti locali del Falun Gong al Club dell’azienda siderurgica Lingyuan. Il capo della polizia Zhang Minghua ha affermato che il Partito Comunista Cinese avrebbe presto bandito il Falun Gong e ha ordinato ai praticanti di fare dichiarazioni pubbliche per rinunciare alla loro fede. Han e altri 10 praticanti si sono rifiutati di obbedire e sono stati arrestati. Quando altri praticanti locali hanno saputo dell’incidente, si sono rivolti al governo della città, chiedendone il rilascio. Sotto la pressione dell’opinione pubblica, la polizia li ha lasciati tornare a casa.

Quando la persecuzione è stata ufficialmente avviata il 20 luglio 1999, Han ha deciso di recarsi a Pechino per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong. A causa della massiccia presenza della polizia sulle principali reti di trasporto pubblico, l’uomo vi si è recato in bicicletta. A metà strada è stato fermato dalla polizia di Lingyuan. È stato trattenuto per 15 giorni e multato di 3.000 yuan (circa 385 euro). Poco dopo essere stato rilasciato, l’azienda siderurgica di Lingyuan lo ha licenziato.

Nella primavera del 2000 Han è stato nuovamente arrestato e detenuto per un mese, dopo che la polizia lo ha sospettato di impartire lezioni sul Falun Gong ad altri praticanti.

Nel luglio 2000 si è recato a Pechino per presentare ricorso in favore del Falun Gong. Poco dopo il suo ritorno è stato arrestato da agenti della stazione di polizia di Mohudian. Il dipartimento di polizia della città di Lingyuan, dopo averlo trattenuto per un mese, gli ha inflitto un anno di lavori forzati.

Nel campo di lavoro forzato di Xidayingzi, Han è stato sottoposto a un intenso lavaggio del cervello, privato del sonno, tenuto in cella d’isolamento e sottoposto a percosse anche con sette bastoni elettrici contemporaneamente. Le guardie e i detenuti lo picchiavano continuamente. Per aumentare le sue sofferenze, gli hanno anche cosparso di sale le ferite.

Sebbene Han sia stato presto rilasciato, mesi dopo, il 1° luglio 2001, è stato nuovamente arrestato, dopo che le autorità hanno trovato volantini del Falun Gong nel suo appartamento. L’uomo è stato rinchiuso nella prigione di Lingyuan per 105 giorni. In seguito, è stato condannato a tre anni, trascorsi nel campo di lavoro forzato di Xidayingzi. Lì era costretto a scavare fossati o pozzi per 13 ore al giorno. Il cibo che gli veniva dato era molto scarso e di solito ricoperto di muffa. L’uomo, malnutrito, lavorava lentamente; per questo motivo veniva picchiato dalle guardie e dai detenuti.

Il 21 agosto 2007 è avvenuto il suo successivo arresto, insieme alla moglie e ad altri tre praticanti. Gli è stata inflitta una terza condanna, di un anno e nove mesi, in un campo di lavoro.

Nel campo di lavoro forzato di Masanjia, Han è stato costantemente percosso con i bastoni elettrici e costretto a lavorare per lunghe ore senza retribuzione, tra cui il confezionamento di oltre 100 abiti al giorno per un’azienda coreana o la raccolta del mais. Una volta, mentre stava lavorando, si è fratturato l’anulare sinistro, ma non ha ricevuto alcun trattamento medico. Il dito è rimasto danneggiato in modo permanente.

Le guardie lo hanno costretto a continuare il lavoro anche se aveva la febbre. Quando aveva mal di stomaco, veniva percosso con i bastoni elettrici. In seguito si è scoperto che la febbre era causata da una grave forma di polmonite. Quando le guardie lo hanno portato all’ospedale del campo di lavoro, il medico ha detto che se avessero tardato ancora un po’ a curarlo, avrebbe potuto morire. Un’altra guardia lo ha schiaffeggiato più di 20 volte, causandogli la sordità dell’orecchio sinistro.

L’11 agosto 2011 diversi agenti hanno tentato nuovamente di arrestare Han. Lui si è rifiutato di aprire loro la porta e, dopo ore di stallo, la polizia se n’è andata. Per evitare di essere arrestato, l’uomo è stato costretto a vivere lontano da casa.

Persecuzione della moglie: Due periodi di lavoro forzato e una pena detentiva di sei anni

Nel 2000 Du è stata condannata a un anno di lavori forzati. Il 21 agosto 2007 è stata nuovamente arrestata insieme al marito e le è stato inflitto un altro periodo di lavoro forzato di 15 mesi.

Nel campo di lavoro forzato di Masanjia, le guardie Wang Xiaofeng, Wang Danfeng e Cui Hongqiang le hanno tenuto le mani, l’hanno colpita al volto, le hanno fatto pressione sulle spalle e ordinato di firmare dei foglietti con parole che diffamavano il fondatore del Falun Gong. Hanno anche tentato di costringerla a calpestare la sua foto.

Le guardie hanno ripetutamente tentato di costringere Du a firmare vari moduli per dichiararsi colpevole o rinunciare al Falun Gong. Quando si è rifiutata di obbedire, le hanno tenuto con forza le mani per firmare i documenti, ferendola gravemente al pollice sinistro. Dopo aver ricevuto uno schiaffo in viso, le è caduto un dente. È stata anche legata in posizioni strazianti per sei ore, il che le ha causato lesioni alla spalla che non sono guarite per mesi.

Il 30 ottobre 2012 Du è stata arrestata per aver inviato messaggi di testo con informazioni sul Falun Gong. Il 14 aprile 2012 è stata condannata a sei anni dal tribunale di Lingyuan. Nel carcere femminile della provincia del Liaoning ha subito diversi metodi di tortura, tra cui le percosse, l’essere esposta al freddo, le umiliazioni e il divieto di bere acqua o di usare il bagno.

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