(Minghui.org) Alla fine dello scorso mese di agosto Ai Mingxia, di 57 anni, residente a Jubaoshan nella contea di Changling, nella provincia dello Jilin, è stata condannata a quattro anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 19 aprile scorso Ai è stata arrestata da agenti della stazione di polizia della città di Jubaoshan e dell’Ufficio per la sicurezza interna della contea di Changling. Gli agenti, uno dei quali si chiamava Pan, le hanno confiscato materiale per stampanti, volantini informativi del Falun Gong e altri oggetti di valore.

Il responsabile della città di Jubaoshan ha ordinato e partecipato personalmente all’arresto e alla successiva irruzione nell’abitazione della donna. Inoltre, ha minacciato di perquisire tutte le case dei praticanti locali del Falun Gong. Nei mesi successivi quasi tutti i praticanti della città di Jubaoshan hanno subito un’irruzione da parte della polizia. Il 16 giugno scorso un praticante, di nome Wang, è stato detenuto per 15 giorni dopo che la sua casa è stata perquisita.

Il giorno successivo al suo arresto Ai è stata portata nel centro di detenzione della città di Songyuan. Songyuan sovrintende alla contea di Changling.

I suoi familiari hanno assunto un avvocato per rappresentarla, ma questo è stato costretto dall’Ufficio per la sicurezza interna della contea di Changling a rinunciare al caso. Alla fine di agosto il tribunale della contea di Changling ha condannato Ai a quattro anni di prigione. Al momento della stesura di questo articolo non è chiaro se sia stata tradotta in carcere.