Shandong: Praticante di 63 anni condannato a quattro anni per aver praticato il Falun Gong, perde l’appello

(Minghui.org) Il 9 novembre scorso Qi Yingjun, di 63 anni, residente a Jinan nella provincia dello Shandong, ha perso l’appello contro una condanna a quattro anni di prigione.

Lo scorso 19 giugno Qi Yingjun è stato arrestato per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. L’uomo ha sviluppato alcuni gravi sintomi ed è stato presto rilasciato agli arresti domiciliari. Il 25 giugno la polizia ha presentato il suo caso alla procura distrettuale di Laiwu, che quattro giorni dopo lo ha trasmesso al tribunale.

Durante l’udienza del 14 agosto, Qi ha rifiutato l’avvocato nominato dal tribunale, che era stato incaricato di dichiararsi colpevole per lui. L’uomo ha respinto l’accusa del pubblico ministero di aver usato una “organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge”, un pretesto standard usato per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong. Ha sottolineato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come “setta”. Qi ha sfidato il pubblico ministero a presentare in tribunale le cosiddette prove dell’accusa, ma il giudice ha respinto la sua richiesta.

Poiché l’uomo si è difeso in aula, il pubblico ministero ha urlato: “Qi Yingjun sta promuovendo il Falun Gong!”. In seguito, il giudice ha confiscato la dichiarazione scritta della sua difesa, prima di chiedergli: “Ha qualcos’altro da dire?”. Qi ha risposto che aveva ancora molto da dire sul fatto di essere stato accusato ingiustamente per aver esercitato il suo diritto costituzionale alla libertà di credo. Il giudice gli ha risposto di scrivere qualsiasi altra cosa intendesse dire e di consegnargliela a mano o per posta.

Il 25 settembre il giudice ha condannato Qi a quattro anni di prigione e lo ha multato di 10.000 yuan (circa 1.287 euro). Il 9 novembre il suo appello è stato respinto dal tribunale intermedio della città di Jinan.

Non è chiaro se Qi sia stato ricondotto in prigione per scontare la pena.

Prima dell’ultima persecuzione, negli ultimi 24 anni Qi e sua moglie sono stati ripetutamente presi di mira per aver sostenuto la loro fede. Nel 2000 l’uomo è stato sottoposto a tre anni di lavori forzati e torturato brutalmente durante la detenzione. Nel 2005 sono stati inflitti a sua figlia tre anni di lavori forzati, dopo essere stata intervistata dall’avvocato per i diritti umani Gao Zhisheng. All’epoca aveva solo 19 anni. Dopo il suo arresto nel 2019, la madre è stata condannata a due anni e mezzo di prigione.

Per i dettagli sull’ultimo arresto e sulla condanna di Qi, nonché sulle persecuzioni subite in passato dalla sua famiglia, si rimanda ai seguenti aticoli.

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