(Minghui.org) Il 18 agosto scorso una donna di 50 anni della contea di Nong'an, nella provincia dello Jilin, è stata condannata a tre anni e mezzo di prigione, ed è stata multata di 10.000 yuan (circa 1.287 euro) per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal luglio 1999.

Tre giorni dopo Pan Yanjun ha presentato il suo ricorso in appello. Il caso è pendente presso il tribunale intermedio della città di Changchun.

Pan Yanjun

Arrestata lo scorso 2 marzo

Il 2 marzo scorso un gruppo di agenti della stazione di polizia della borgata di Qingshan, nella contea di Nong'an, ha fatto irruzione nella casa d'infanzia di Pan, nel villaggio di Nantaizi. In seguito, gli agenti hanno fatto irruzione nella sua residenza della contea di Nong'an e l'hanno arrestata. Il giorno successivo la donna è stata portata al centro di detenzione locale, dove si trova tuttora.

Il capo della polizia, Liu Xiaolin, ha guidato l'arresto e ha sottoposto il suo caso alla procura della contea di Nong'an, che lo ha trasmesso a quella della città di Dehui.

La famiglia di Pan ha assunto un avvocato di Pechino per rappresentarla. Il Dipartimento di polizia e la procura della contea di Nong'an, tuttavia, hanno addotto varie scuse per non permettere al legale di incontrare la sua cliente o di esaminare i documenti del caso (che all'epoca erano ancora presso la procura della contea). L'avvocato ha rinunciato all’incarico.

Il secondo avvocato assunto dalla famiglia ha potuto esaminare i documenti, ma solo dopo averli presentati al tribunale della città di Dehui. Non gli è stato permesso di farle visita nel centro di detenzione. Il direttore del carcere ha elencato più di 12 condizioni che l'avvocato avrebbe dovuto soddisfare prima di essere autorizzato a farle visita, anche se per legge gli avvocati difensori hanno il diritto d’incontrare i loro clienti detenuti, senza alcun prerequisito.

Non potendo esaminare i documenti del caso, l'avvocato di Pan è stato di fatto privato del diritto di difenderla al meglio delle sue possibilità.

Processo del 13 luglio

Lo scorso 13 luglio il giudice Jia Xiaoqiu ha ascoltato il caso di Pan presso il tribunale della città di Dehui. Nessun familiare della donna ha potuto assistere al processo.

Il procuratore Yu Xianhe ha accusato Pan di aver violato l'articolo 300 della legge penale, che stabilisce che chiunque utilizzi un'organizzazione "di culto" per minare l’applicazione della legge debba essere perseguito nella massima misura possibile.

Yu, tuttavia, ha anche citato come base legale l'articolo 22 della legge penale. Il documento afferma che un sospetto che si limita a preparare strumenti o a creare le condizioni per un crimine può, se paragonato a uno che effettivamente porta a termine il crimine, ricevere una punizione più leggera o addirittura essere esentato dalla pena.

L'avvocato di Pan ha smentito questa affermazione, affermando che nessuna legge promulgata ha mai criminalizzato il Falun Gong o lo ha etichettato come culto. Inoltre, ha affermato che la pratica del Falun Gong di Pan non ha danneggiato nessuno o la società in generale, tanto meno ha minato l'applicazione della legge. Ha quindi concluso che l'articolo 300 della legge penale non si applica al caso della sua cliente.

L'avvocato ha affermato che il riferimento di Yu all'articolo 22 della Legge penale indica che non aveva alcuna prova per accusare Pan di aver commesso un reato ai sensi dell'articolo 300, quindi ha fatto ricorso al reato minore di "preparazione di un reato", menzionato nell'articolo 22, che in teoria preclude l'uso dell'articolo 300 nello stesso caso.

Queste dichiarazioni contrastanti sulle leggi applicabili sono probabilmente il risultato delle pressioni esercitate dalle autorità superiori per criminalizzare i praticanti del Falun Gong, che non infrangono alcuna legge esercitando il loro diritto costituzionale alla libertà di credo.

Yu ha raccomandato una pesante condanna, da tre a sette anni, nei confronti di Pan.

Condanna il 18 agosto

A metà del mese di novembre i familiari di Pan hanno appreso che il 18 agosto aveva ricevuto il verdetto, che la condannava a tre anni e mezzo di prigione, oltre a una multa di 10.000 yuan. Il 25 agosto Pan ha presentato ricorso al tribunale intermedio della città di Changchun.

Non è la prima volta che la donna viene presa di mira per la sua fede. Durante gli ultimi 24 anni di persecuzione sia lei che il marito, anch'egli praticante del Falun Gong, sono stati ripetutamente arrestati e molestati. Per circa quattro o cinque anni, la polizia ha trattenuto i documenti di identità dei coniugi, causando loro grandi difficoltà nella vita quotidiana. Non potevano lavorare fuori città, chiedere un prestito o fare molte cose banali, tutte cose che in Cina richiedono un documento d'identità ufficiale.

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