(Minghui.org) Tra giugno e settembre scorso una donna della contea di Changle, nella provincia dello Shandong, è stata molestata tre volte per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nel giugno scorso un funzionario del villaggio e due agenti di polizia si sono recati a casa della signora Yu Shuzhen, ma lei non c’era e quindi sono andati in quella di una sua amica per dirle di aver notato che, negli ultimi tempi, lei era rimasta fino a tardi a casa di Yu e hanno chiesto se praticasse il Falun Gong, ma lei ha detto che Yu non le aveva mai parlato del Falun Gong e quindi se ne sono andati.

In seguito, l’11 luglio, il funzionario del villaggio e la polizia sono ritornati dall’amica e hanno detto che se Yu avesse promesso di non praticare più il Falun Gong, l’avrebbero cancellata dalla loro lista. Quando Yu non ha risposto, il funzionario l’ha avvertita: “Se sei ancora sulla lista, possiamo arrestarti in qualsiasi momento e ti troveremo anche se cerchi di nasconderti”. La donna non ha detto nulla.

Uno degli agenti di polizia ha chiesto al funzionario del villaggio: “Hai chiamato suo figlio?”. Lui ha risposto: “Sì, l’ho fatto, ma non ha risposto nessuno e ho lasciato un messaggio su WeChat, ma non ho avuto nessuna risposta”. L’ufficiale ha detto: “Se suo figlio sta con lei, arresteremo anche lui”.

Il 30 settembre Yu è rientrata a casa da una commissione e ha visto il funzionario del villaggio in piedi davanti alla sua abitazione (il funzionario abita dall’altra parte della strada). Poco dopo, lui si è presentato davanti alla sua porta di casa con una donna che ha detto di essere dell’amministrazione comunale e che era lì per esaminare l’abitazione di Yu.

Yu ha detto poco e il funzionario ha parlato per la maggior parte del tempo, cercando di persuaderla a rinunciare al Falun Gong.

Da quando nel 2013 Yu ha iniziato a praticare il Falun Gong, ha dovuto affrontare continue molestie, da parte dei funzionari locali, per la sua fede.

Poiché nel 2015 ha presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l’ex capo del Partito Comunista Cinese che ha ordinato la persecuzione, la polizia ha saccheggiato due volte la sua abitazione e l’ha filmata.

Il 20 aprile 2017, quando il marito disabile si trovava a casa da solo, si sono presentati quattro agenti e hanno preso la sua copia dello Zhuan Falun, (il libro principale del Falun Gong) e hanno ordinato al funzionario del villaggio di condurli nei campi per cercarla. Quando hanno visto Yu le hanno chiesto se praticasse ancora il Falun Gong.

La donna ha detto che si trattava di una disciplina talmente grandiosa, e che avrebbe sicuramente continuato a praticarla. La polizia l’ha filmata, ha preso il suo cellulare e ha registrato la sua lista dei contatti.

Il 30 agosto 2017 il funzionario del villaggio è tornato con tre agenti di polizia e ha insistito per fare un altro video su di lei, perché il primo non era venuto molto bene. La donna si è rifiutata di obbedire.

Il 1° giugno 2020 il funzionario del villaggio e la polizia hanno nuovamente perquisito la sua abitazione, muniti di telecamere. Le hanno confiscato due calendari con informazioni sul Falun Gong.