(Minghui.org) I praticanti della Falun Dafa nella nostra piccola città sono arrivati a capire che è rimasto poco tempo per salvare le persone, così abbiamo intensificato i nostri sforzi per chiarire la verità sulla persecuzione. Vorrei raccontarvi come abbiamo cooperato e distribuito opuscoli informativi per chiarire la verità in tutta la nostra contea.

Il nostro stato di coltivazione è importante

Tutti noi ci siamo resi conto che dobbiamo innanzitutto migliorare la nostra xinxing. Ho pensato che avremmo dovuto iniziare a parlare delle nostre esperienze di coltivazione, in modo da migliorare e comprendere l’urgenza di salvare le persone.

Una notte ho sognato di camminare lungo una diga e di vedere molte persone sedute sul fondo che mi salutavano. Ho capito che il Maestro mi stava incoraggiando e mi sono sentito più sicuro.

Ho invitato un giovane praticante a venire a scambiare i suoi pensieri con noi. Tutti sapevamo che il blocco del COVID era stato temporaneamente revocato e che potevamo uscire a salvare le persone. Sapevamo di dover cogliere quest’opportunità.

Abbiamo subito contattato i praticanti di tutta la contea e organizzato una riunione. Tutti ci siamo guardati dentro e abbiamo identificato le carenze. Abbiamo anche discusso su come coordinarci e consegnare i materiali di chiarimento della verità, data l’attuale pandemia. I praticanti che da anni non partecipavano più alle attività di chiarimento della verità hanno deciso di aiutare; persino uno di 80 anni ha deciso di unirsi a noi.

Non avevamo contattato gli agricoltori della nostra zona, quindi abbiamo iniziato a distribuire il materiale informativo in quei villaggi rurali prima di andare nelle città. I praticanti molto anziani che avevano difficoltà a camminare inviavano pensieri retti. Abbiamo stabilito degli orari per l’invio di pensieri retti in gruppo: ogni giorno alle 7 del mattino e alle 8 di sera.

Nella nostra area ci sono più di trecento villaggi. Abbiamo assegnato ad alcuni praticanti il compito di coordinarsi con i praticanti locali. Abbiamo anche ricordato a tutti di studiare la Fa, inviare pensieri retti e fare le cose razionalmente, con saggezza.

Produrre materiali

Per garantire che il materiale per chiarire la verità fosse sufficiente, i praticanti incaricati di produrlo hanno tenuto una riunione per stabilire come dividere gli incarichi, ad esempio: chi avrebbe comprato il materiale, chi li avrebbe stampati e rilegati e chi li avrebbe consegnati agli altri praticanti. Avevamo bisogno di comprare molta carta.

Per mantenere la sicurezza abbiamo stoccato le forniture in aree diverse. Le stampanti del sito di produzione hanno lavorato tutta la notte. I materiali stampati venivano distribuiti ad altri praticanti per la rilegatura e l’imballaggio. Siamo diventati una ‘tipografia’. Per evitare eccessi di stampa abbiamo etichettato i computer collegati alle stampanti con dei numeri, in modo da avere chiaro quale stampante stamperà quale tipo di materiale. Quando una stampante aveva dei problemi, il praticante tecnico la riparava rapidamente.

I praticanti che hanno gestito il sito di produzione dei materiali informativi hanno lavorato duramente. La città e il villaggio hanno avuto bisogno di materiali per diversi mesi e sono sempre stati consegnati in modo tempestivo. Spesso le praticanti lavoravano fino alle 20 o alle 21. Poi tornavano a casa per preparare la cena. Dovevano ancora leggere la Fa e fare i lavori domestici. A volte non andavano a letto prima delle 2 del mattino.

Anche i praticanti incaricati di consegnare la carta e i materiali hanno sopportato molto. Dovevano portare tre o quattrocento pacchi di materiale su e giù per le scale ed erano madidi di sudore, soprattutto durante la calda estate. Tuttavia poiché tutti abbiamo il Maestro e la Dafa nel cuore, per quanto fosse difficile, ne valeva la pena.

Superare situazioni pericolose

Quando abbiamo iniziato a consegnare i materiali ai villaggi, a volte dovevamo percorrere circa 24 chilometri a tratta. Abbiamo usato ogni mezzo di trasporto, comprese moto, veicoli elettrici e tricicli. Due praticanti anziani hanno preso un taxi per raggiungere un villaggio e, dopo aver finito di distribuire il materiale, sono tornati a piedi.

Il villaggio più lontano era a più di 48 chilometri di distanza. Alcuni praticanti sono stati attaccati dai cani. Dopo essere fuggiti hanno continuato a distribuire tutto il materiale che avevano portato. In inverno le mani di quelli che guidavano le moto erano congelate e a volte ci voleva molto tempo perché si riprendessero. I praticanti che hanno visto la scena si sono commossi fino alle lacrime. Alcuni sono caduti mentre guidavano la moto, ma hanno perseverato, sopportato il dolore e distribuito il materiale. Altri sono stati fermati dalla polizia, ma con la benevola protezione del Maestro sono riusciti a tornare a casa sani e salvi.

Un villaggio è stato particolarmente impegnativo perché ogni famiglia allevava mucche e capre, quindi tutti gli edifici erano dotati di telecamere. Anche ogni strada del villaggio era dotata di telecamere di sorveglianza.

Abbiamo discusso la situazione e deciso che non potevamo comunque tralasciare quel villaggio. La città natale di una praticante era lì vicina e quindi conosceva bene le strade. Abbiamo deciso di affidarle l’incarico e siamo andati a distribuire il materiale.

Una notte siamo partiti in quattro. Ci siamo divisi in gruppi di due e ci siamo diretti in direzioni diverse all’ingresso del villaggio. Tuttavia, il gruppo con il praticante che si trovava lì, non si è nascosto alle telecamere di sorveglianza. Quando avevano quasi finito sono stati fermati dai locali. Hanno chiesto loro cosa stessero facendo e il praticante che viveva lì ha risposto che stavano visitando dei parenti. Gli abitanti hanno chiamato il parente del praticante. In questo modo sono scampati al pericolo.

Non appena con l’altro praticante abbiamo finito di distribuire il materiale, siamo stati fermati. Abbiamo detto che stavamo visitando dei parenti. Quando si sono allontanati, siamo entrati rapidamente in un campo di grano e abbiamo inviato pensieri retti. Dopo aver inviato pensieri retti per un po’ di tempo abbiamo strisciato attraverso il campo di grano fino a raggiungere il confine del villaggio. Avevamo le mani tagliate e i vestiti strappati, ma ci sentivamo felici quando pensavamo agli abitanti del villaggio che ora avevano la possibilità di essere salvati.

Un parente della praticante l’ha poi chiamata e le ha detto: “Abbiamo letto tutto il materiale che ci hai consegnato. Le informazioni sono ottime.”

L’autunno è la stagione più impegnativa per i contadini perché devono occuparsi dei loro raccolti. Un praticante non aveva tempo per curare le colture che aveva piantato a causa del progetto di distribuzione del materiale, ma ha detto con leggerezza: “Va bene così. Li raccoglierò quando avremo finito la distribuzione.” Una coppia di praticanti ha 60 anni. Non solo hanno finito di distribuire il materiale a più di venti villaggi, ma hanno anche aiutato altri praticanti.

Dopo aver quasi terminato la distribuzione, abbiamo spostato la nostra attenzione sulle città. Abbiamo diviso tutti i piccoli quartieri e li abbiamo assegnati a diversi praticanti. Abbiamo iniziato dalla cima di ogni edificio. Ci sono voluti circa sei mesi per finire la distribuzione in tutti gli edifici alti e a più piani della città.

Abbiamo anche realizzato alcune migliaia di striscioni con la scritta “La Falun Dafa è buona” e li abbiamo appesi in tutte le città, paesi e villaggi.

Durante il processo di distribuzione dei materiali, tutti abbiamo sperimentato interferenze. Ma finché ci siamo guardati dentro, abbiamo letto di più la Fa e abbiamo inviato forti pensieri retti prima di uscire, siamo stati in grado di sfuggire ai pericoli.

Il primo anno abbiamo iniziato verso maggio e abbiamo continuato a distribuire fino al luglio successivo. Abbiamo finito di distribuire un giro di materiali a tutti i villaggi e le città della nostra contea.

Grazie, Maestro. Nel poco tempo rimasto mi coltiverò bene e salverò altre persone.