(Minghui.org) Un giorno di qualche anno fa, mia moglie e io ci stavamo prendendo cura di mia suocera, che era paralizzata a letto, quando un gruppo di poliziotti ha bussato alla porta. Mi sono rifiutato di aprire e ho inviato pensieri retti con mia moglie; tuttavia, un agente di polizia ha prima scavalcato il muro del cortile e poi è entrato in casa da una finestra. Una volta dentro anche il capo della polizia, questi ha tirato fuori un pezzo di carta davanti a me e, prima ancora che potessi dargli un’occhiata, ha detto: “Questo è un mandato d’arresto!”
In un attimo sono stato circondato da otto agenti, che mentre mi offendevano continuamente, mi hanno afferrato per le braccia e tirato per il collo. Ho resistito con tutte le forze. Due agenti mi hanno preso a calci violentemente dietro le ginocchia e, non appena ho piegato le gambe, mi hanno spinto a terra; a quel punto due o tre agenti a sinistra e a destra mi hanno afferrato le braccia e tenuto fermo. Ho cercato disperatamente di resistere, ma uno di loro mi ha premuto il ginocchio contro il collo e la testa fino a schiacciarmi la bocca a terra. In conclusione, mi sono ritrovato uno dei denti anteriori rotto e un altro allentato, le labbra spaccate e le manette ai polsi.
Nel tentativo di fermarli, mia moglie ha perso i sensi. Un altro praticante è stato preso per essere interrogato (e più tardi è tornato a casa sano e salvo). Sono stato portato fuori da diversi agenti, che continuando a offendermi, mi hanno trascinato nella volante. Mi hanno infilato nello spazio davanti al sedile posteriore, dove vanno le gambe e i piedi dei passeggeri. Ero schiacciato in una posizione dolorosa, non potevo muovermi e mi faceva male la bocca. In quel momento, ho continuato a inviare pensieri retti e a chiedere al Maestro di benedire il suo discepolo.
Questi cosiddetti funzionari pubblici hanno lasciato mia moglie e mia suocera a casa e mi hanno scortato direttamente in un centro di detenzione. Nonostante abbia resistito con forza, diversi agenti mi hanno afferrato le braccia e le gambe e poi scattato una foto. Hanno violato la legge, sbattendomi direttamente in cella senza sottopormi ad alcun giusto processo.
Guardarsi dentro per scoprire le ragioni dietro la tribolazione
Nella cella, c’erano oltre una dozzina di detenuti. Quando il capo della cella ha sentito che praticavo il Falun Gong, mi ha minacciato: “Ascoltarmi bene, sotto la nostra pressione, in questa cella diversi praticanti del Falun Gong hanno rinunciato a praticare”. Dispiaciuto per quelle persone che, a causa della loro ignoranza, sono state usate dal Partito Comunista Cinese (PCC) per commettere crimini contro i discepoli della Dafa, ho gentilmente chiarito la verità.
Mi hanno ordinato di indossare un’uniforme (una giacca con un numero davanti e dietro), ma ho affermato che non l’avrei indossata. Ho anche aggiunto che mi sarei rifiutato di lavorare come uno schiavo, che non avrei mangiato il cibo della prigione, che non appartenevo a quel posto e che volevo tornare a casa. Ho raccontato ai detenuti i fatti sulla persecuzione della Falun Dafa, ma non hanno osato ascoltarmi né parlarmi. Alla fine, mi sono seduto per recitare la Fa e inviare pensieri retti.
Il Maestro ha detto:
“Per un coltivatore, guardarsi dentro è uno strumento magico.” (“Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa di Washington DC 2009”, Insegnamento della Fa nella conferenze IX)
Ho iniziato a guardarmi dentro e ho notato che, a livello superficiale, ero stato arrestato perché qualcuno aveva denunciato mia moglie quando aveva chiarito la verità. Inoltre, qualcuno mi aveva ingannato. Ma scavando più a fondo, ho visto che la vera ragione era che negli ultimi anni avevo rallentato nella coltivazione e non riuscivo a concentrarmi quando inviavo pensieri retti e meditavo. Inoltre, avevo avuto conflitti con alcuni amici praticanti. Ad esempio, qualche tempo fa, avevo chiesto a uno di loro di aiutarmi con un progetto della Dafa e lui aveva detto molte cose che andavano contro le mie opinioni. Tuttavia, anche se non volevo ascoltarlo, l’ho fatto pazientemente perché avevo bisogno del suo aiuto. E quando alla fine, ha detto che non poteva aiutarmi, non sono riuscito a trattenere la rabbia, gli ho urlato contro e me ne sono andato. Vedendo che ero arrabbiato, il praticante mi ha rincorso. In quel momento, mi sono anche chiesto se avessi dovuto tornare indietro per fare pace con lui, ma subito dopo averci pensato, è riemersa la mia rabbia e me ne sono andato senza voltarmi indietro. Dopo aver realizzato il mio errore, mi sono scusato sinceramente con il Maestro e con l’amico praticante.
Mentre riflettevo sui miei pensieri, le mie parole e le mie azioni, mi sono reso conto che la tribolazione era dovuta al fatto che avevo forti attaccamenti che venivano sfruttati dal male.
Iniziare uno sciopero della fame per protesta
Ho inviato pensieri retti tutta la notte per ripulire i miei attaccamenti, come conflitti, risentimento, invidia, ricerca del conforto e altro ancora. E quando mi sono sentito assonnato, ho strizzato gli occhi per un po’ per riprendermi e ho ripreso a inviare pensieri retti per ripulire i fattori malvagi nel centro di detenzione.
Il giorno successivo è arrivato un capo delle guardie carcerarie e i detenuti l’hanno circondato obbedientemente. Dopo che ha ordinato ai detenuti di torturarmi, questi sono saltati sulla mia branda e mi hanno costretto a indossare l’uniforme. Diverse persone mi hanno tenuto e hanno cercato di mettermi le manette e l’uniforme, ma ho combattuto e resistito disperatamente. Quando hanno capito che non ci sarebbero riusciti, alcuni di loro mi ha spinto giù dalla branda. Un detenuto mi ha premuto le ginocchia sulla testa mentre altri mi hanno girato le braccia dietro la schiena e messo l’uniforme, dopodiché mi hanno ammanettato e messo le catene alle gambe. Al centro della catena c’erano due aste di ferro, ciascuna spessa quanto l’avambraccio di un uomo e pesante circa dieci chili. Gli anelli della catena erano più spessi di un dito. La catena e il lucchetto insieme pesavano decine di chili.
Ho sopportato il dolore, mi sono seduto sulla branda e ho continuato a gridare: “La Falun Dafa è buona!”. A quel punto si sono tirati indietro tutti e mi hanno fissato in silenzio. Sapevo che gli agenti dell’Ufficio 610 mi stavano osservando, quindi ho alzato la testa per guardare verso l’angolo del muro direttamente nella telecamera di sorveglianza e ho continuato a gridare: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”
Dopo aver gridato, sono andato sotto un’altra telecamera di sorveglianza e, dopo aver alzato lo sguardo, ho continuato a gridare ripetutamente: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”. Il capo delle guardie mi ha sentito gridare, ma non ha detto nulla e se n’è andato.
Più tardi, una guardia carceraria responsabile della cella mi ha detto: “Dopo tre giorni di sciopero della fame sarai sottoposto ad alimentazione forzata”. Ho risposto gentilmente: “La Falun Dafa è una pratica di alto livello e ho subito un torto. Sono una brava persona e sono perseguitato. Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, tutte le malattie che mi affliggevano sono scomparse. Pratico da molti anni e in tutto questo tempo non ho avuto malattie di alcun tipo, ti prego di credermi. Anche se sto facendo lo sciopero della fame, non ci saranno conseguenze fisiche. Non ce l’ho con te, sto semplicemente protestando contro la persecuzione del PCC. Anche tu sei una persona gentile, so bene che lavori qui per guadagnarti uno stipendio per sostenere la tua famiglia, ma non dovresti seguire il PCC nel perseguitare le brave persone!”. La guardia ha ascoltato in silenzio.
Il quarto giorno, con le benedizioni e la protezione del Maestro, non sono stato sottoposto ad alimentazione forzata. Gli amici praticanti e la mia famiglia hanno lavorato attivamente per salvarmi e hanno assunto un avvocato per me. L’avvocato era indignato dalla mia situazione e mi ha fatto sapere che mia moglie era sana e salva. Ha anche promesso di riferire sulla mia situazione alla mia famiglia e di contattare immediatamente la Procura.
Con la benedizione del Maestro, non ho avuto affatto fame né sete; ero energico e avevo la mente lucida. Il capo della cella mi ha offerto un grosso pompelmo, ma gli ho sorriso e ho scosso la testa. Ho consigliato alle persone in cella di lasciare il PCC, ma non hanno osato farlo. Un giovane, che aveva frequentato l’università, mi ha detto che una volta aveva sentito una voce lontana provenire dal cielo che gli diceva: “Cerca la Dafa e la retta via!”. Speravo sinceramente che lasciasse coraggiosamente il PCC, ma sfortunatamente ha avuto troppa paura per farlo in quell’ambiente.
Non ho pensato a nulla, ho recitato semplicemente la Fa e inviato vigorosamente pensieri retti. Ho detto al Maestro nel mio cuore: “Mi sono sbagliato! Per favore, salvami Maestro! Non sono sotto il controllo delle vecchie forze, seguo solo le disposizioni del Maestro. Le vecchie forze non hanno il diritto di perseguitarmi! Rettificherò il mio pensiero!”
Ho fatto gli esercizi e ho inviato pensieri retti, e qualunque cosa dicessero o facessero le guardie, le ignoravo. Sentivo che il Maestro era intorno a me e mi aveva benedetto! Anche i praticanti in Cina e all’estero mi hanno aiutato inviando pensieri retti. Il mio cuore era connesso al Maestro e ai discepoli della Dafa in tutto il mondo. La mia mente stava diventando più chiara e sentivo che i miei pensieri retti erano diventati più forti!
Il quinto giorno sono stato rilasciato. Un agente della Procura mi ha chiesto di firmare dei documenti, ma ho detto: “Non firmerò, perché non ho commesso alcun crimine!”
Sulla porta ho notato che avevo ancora l’uniforme sulle spalle. Me la sono strappata di dosso e sono uscito dall’edificio lasciandola a terra. Vedendo il cielo una volta fuori, ho provato un forte senso di gratitudine verso il Maestro nel mio cuore. Poiché volevo esternare subito la mia gioia, nel cortile del centro di detenzione ho gridato ad alta voce: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”
Ho realizzato profondamente che è stato il grande e misericordioso Maestro a sopportare e risolvere per me questa tribolazione demoniaca!
È difficile ripagare la grazia del Maestro
Sono stato perseguitato dal Partito malvagio molte volte, nondimeno sotto la protezione del Maestro, i tentativi di rieducarmi attraverso il lavoro e di condannarmi sono sempre falliti. Se non fosse per la Dafa, come potrebbe una persona comune ripagare i suoi debiti gridando qualche parola audace e facendo uno sciopero della fame? È il Maestro che sostiene i grandi debiti karmici dei suoi discepoli con sforzi inimmaginabili affinché possano continuare a percorrere il proprio sentiero di coltivazione. Questa compassione è qualcosa che non possiamo ripagare nemmeno con le nostre vite!
Alcuni praticanti si sono chiesti dove fosse andato a finire il proprio karma dopo che il Maestro ne ha eliminato metà. Hanno pensato che il Maestro si fosse approfittato di loro prendendo il loro karma e che se invece lo avessero eliminato da soli, allora avrebbero ottenuto in cambio la virtù che ne sarebbe derivata dalla sua trasformazione. Hanno provato invidia nei confronti del Maestro e, per questo motivo, alcuni sono scesi di livello. Non possiamo accettare le sinistre predisposizioni delle vecchie forze nelle nostre vite! Questi tipi di pensieri sono concetti estremamente egoistici imposti dalle vecchie forze e non provengono dal proprio vero sé. Consiglio a coloro che si sono lamentati del Maestro di memorizzare l’articolo “Stai lontano dal pericolo”. Svegliatevi velocemente! Il Maestro sta cercando di svegliarvi e vi sta dando un’ultima possibilità.
Il Maestro ci ha insegnato:
“È perché il Maestro, per la Sua misericordia verso gli esseri senzienti, ha sopportato troppo per voi, o perché, nella Sua speranza che possiate avere successo nella coltivazione, ha fatto troppo per voi, che tutto questo viene dato per scontato? Alcuni pensano addirittura che il Maestro possa trarre una qualche forma di beneficio da voi. Oltre a sopportare le cose per voi, il Maestro non ottiene nulla da voi. Il Maestro fa così solo perché ha a cuore gli esseri senzienti!” (“Stai lontano dal pericolo”)
Il Maestro è fuori dall’universo, non ha bisogno di nulla nell’universo e non vuole nulla dai suoi discepoli! Ciò che abbiamo ci è stato tutto donato dal Maestro! Oltre a darci corpi divini e gong, il Maestro completa anche i nostri mondi e ricostruisce gli enormi universi e i corpi celesti in cui vivremo in futuro. Le piccole cose che abbiamo sopportato sono molto inferiori a quanto ci è stato dato dal Maestro. Se una madre sopportasse delle difficoltà per suo figlio, il bambino dovrebbe forse dubitare delle sue intenzioni? Non sarebbe possibile eliminare tutto il proprio karma da soli neanche se soffrissimo le pene dell’Inferno!
Il Maestro ci ha insegnato:
“Siete voi che avete un problema; il Maestro non vi deve nulla. Il Maestro vi sta salvando, facendosi anche carico dei vostri debiti karmici, e nel frattempo, cercando in ogni modo possibile di ripianarli, quindi siete voi in debito con il Maestro.” (“Stai lontano dal pericolo”)
Se il Maestro non ci avesse portati via dall’Inferno, non saremmo altro che un piccolo granello di polvere nel vecchio universo, sul punto di cadere in rovina. Siamo stati abbastanza fortunati da ottenere la Fa, tuttavia siamo solo una piccola particella nella rettifica della Fa. Dovremmo semplicemente trattare il Maestro e la Dafa con più umiltà e gratitudine, trattare gli amici praticanti con più sincerità e offrire la salvezza agli esseri senzienti con più compassione.
Spero che gli amici praticanti non siano arroganti, perché questo è molto pericoloso. Spero anche che i praticanti che si trovano nel mezzo delle tribolazioni non si lamentino, ma cambino le nozioni egoistiche e la mentalità della gente comune che non può tollerare perdite personali. La vera coltivazione nella Dafa è il nostro più grande desiderio da molto tempo. Non perseguiamo nulla in questo mondo! Finché crederemo nella Dafa, lasceremo andare il concetto di vita e morte e avremo pensieri retti e saldi, qualsiasi sofferenza si trasformerà in un spinta per il miglioramento nella nostra coltivazione.
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