(Minghui.org) A fine novembre cinque praticant, della città di Sanhe, nella provincia dell’Hebei, sono stati molestati per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 21 novembre scorso i membri del Comitato residenziale della città di Sanhe hanno chiamato le famiglie di Zhao Shuying e Zhang Haifeng, chiedendo di avere due foto di ciascuna donna da inserire nel database della polizia. Non è chiaro se le famiglie abbiano o meno ottemperato.

Il 23 novembre scorso gli agenti della stazione di polizia di Dingshengdong si sono recati a casa di Xie Baofeng e hanno effettuato delle riprese video. Sono anche entrati in una camera per vedere se il marito fosse effettivamente costretto a letto da oltre tre anni, come lei sosteneva.

Lo stesso giorno, anche Liu Jing è stata molestata dagli agenti della stazione di polizia di Dingshengdong. La madre, di 83 anni, è cieca e ha difficoltà a stare seduta, ma è stata comunque interrogata per mezz’ora.

Gli agenti della stazione di Dingshengdong hanno anche molestato la figlia di Li Junzhi nel suo negozio, chiedendole se sua madre, che ha 80 anni, praticasse ancora il Falun Gong.

Tra il 2011 e il 2020 anche Cao Aibo, attuale capo della stazione di polizia, ha partecipato attivamente alla persecuzione, quando lavorava all'Ufficio per la sicurezza interna della città di Sanhe. Nel 2021 è diventato istruttore presso la stazione di polizia di Xinggongdong, prima di essere nominato, negli ultimi mesi, capo della stazione di Dingshengdong. L’ufficiale continua a perseguitare i praticanti nella sua giurisdizione, probabilmente per avere successo in politica e ottenere ulteriori promozioni.