(Minghui.org) Tre donne di Kaiyuan, nella provincia del Liaoning, sono state arrestate con l’accusa di essere praticanti del Falun Gong, una disciplina per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Ora sono in attesa di processo.

Su Changqin, di 76 anni, Liu Lili, di 55, e Yang Yukun di 62, sono state arrestate il 6 luglio di quest’anno e interrogate dal capitano Wang Yi (+86-13470176868) e dal vice capitano Liu Jiansheng (+86-15141470101) dell’ufficio sicurezza interna. Yang è stata rilasciata su cauzione il giorno seguente e Su e Liu il 22 luglio.

La polizia ha inviato il caso delle tre donne alla procura della contea di Changtu il 3 novembre e ad occuparsi dei casi è il pubblico ministero Hu (+86-24-75920102). Sia la contea di Changtu che la città di Kaiyuan sono sotto l’amministrazione della città di Tieling.

Il 22 novembre Hu ha notificato alle tre donne e alle loro famiglie che la decisione sull’incriminarle o meno sarebbe stata presa il 3 dicembre di quest’anno. Al momento della stesura del presente articolo non si sa se Hu abbia presentato un atto d’accusa contro le tre praticanti.

Su, Liu, e il marito di Yang, Feng Yong, il 4 dicembre hanno, ciascuno in maniera indipendente, inviato reclami contro i funzionari Wang e Liu tramite tre canali: l’”12337” (una piattaforma online designata a riportare le violazioni alla disciplina e alla legge da parte della polizia e del personale in giudiziario), l’”12389” (una piattaforma telefonica che il Ministero della Pubblica Sicurezza usa per ricevere reclami e denunce dal pubblico, e l’”12309” (una piattaforma online gestita dalla Procura suprema del Popolo).

I due funzionari sono stati accusati di aver interrogato Su, Liu, e Yang con la coercizione, l’inganno e le minacce, come anche di aver cercato di incriminarle senza nessuna base legale.

In quanto a Yang, è stato il marito a presentare il reclamo perché lei risulta scomparsa da novembre di quest’anno. Ha dichiarato che la moglie avvertiva una forte pressione dopo essere stata convocata alla procura della contea di Changtu il 3 novembre per firmare il fascicolo del suo caso, e quel giorno il funzionario Liu l’aveva minacciata che non avrebbe consentito al nipote di frequentare il college se lei avesse continuato a praticare il Falun Gong. Lei non voleva rinunciare alla sua fede, ma era preoccupata che suo nipote fosse implicato. Ha iniziato ad avere problemi ad addormentarsi e una volta ha anche detto che si sarebbe uccisa se la polizia le avesse fatto ancora pressioni per rinunciare al Falun Gong (Nota: il Falun Gong proibisce ogni forma di uccisione, incluso il suicidio, e lo stato mentale di Yang attesta solo la brutalità della persecuzione del regime comunista verso i praticanti del Falun Gong e il coinvolgimento dei loro familiari).

Qualche giorno più tardi il marito non è più riuscito a trovarla. Il figlio è rientrato da fuori città per cercarla, senza alcuna fortuna. La polizia l’ha messa sulla lista dei ricercati il 22 novembre, quando le aveva ordinato di presentarsi a rapporto in procura, ma aveva appreso dal marito che era scomparsa. Suo marito non sa dove sia e se sia ancora viva.

Qui di seguito riportiamo i dettagli della persecuzione di Yang e di altri due praticanti, secondo quanto risulta dai loro reclami.

Arrestate il 6 luglio e rilasciate su cauzione poco dopo

Liu, Su e Yang sono state arrestate il pomeriggio del 6 luglio, dopo essere state sospettate di aver messo degli adesivi che riportavano messaggi del Falun Gong sui guardrail della strada. Gli agenti che le hanno arrestate erano della Stazione di polizia di Huangqizhai. Le hanno portate all’Ufficio sicurezza interna di Kaiyuan, dove sono state interrogate una dopo l’altra dal capitano Wang e dal suo vice Liu.

Wang ha promesso di rilasciare Su quella sera se lei avesse cooperato durante l’interrogatorio. Ha chiesto se aveva messo lei gli adesivi trovati sui guardrail. Lei ha negato di averlo fatto. Wang le ha chiesto dove avesse preso gli adesivi da dare a Liu e Yang e perché li mettessero sul guardrail.

Su ha scritto nella sua denuncia che era poco istruita e si è sentita costretta a spiegare come Liu e Yang avessero avuto gli adesivi dopo che Wang voleva sapere da dove fossero venuti. Riesaminando l’accaduto ha detto che la linea dell’interrogatorio di Wang era ingannevole perché lei non ha mai detto che Liu e Yang avessero messo gli adesivi, e men che meno ha ammesso di aver dato loro gli adesivi perché li distribuissero.

Ha inoltre scritto che, siccome voleva proteggere Liu e Yang che hanno entrambe problemi motori (la seconda per aver avuto la polio da piccola e la prima dopo un incidente d’auto all’età di 19 anni), ha inventato delle risposte alle domande di Wang. Ha detto che dal momento che vive vicino a un mercato, i suoi amici e conoscenti spesso lasciavano merci destinate alla vendita a casa sua. Gli adesivi forse erano stati lasciati in casa da qualcuno, ma non aveva idea di chi fosse.

Wang poi le ha fatto firmare i verbali dell’interrogatorio, e lui e Liu hanno portato Su, Liu e Yang presso un palo della luce a Kaiyuan, sui cui c’era incollato un adesivo con un messaggio del Falun Gong. Wang ha chiesto a Su se avesse messo lei l’adesivo e lei ha detto di no. Liu le ha poi ordinato di indicare l’adesivo e di farsi fare una foto. Lei si è rifiutata e Liu con l’inganno le ha fatto mettere una mano sul palo della luce e le ha scattato una foto.

Su e Liu sono state entrambe condannate e 15 giorni di detenzione. Mentre erano in prigione Liu ha avuto un insufficiente apporto di sangue al cuore e un battito cardiaco accelerato. La pressione sistolica è arrivata a 197 mmHg. Lei e Su sono state rilasciate su cauzione il 22 luglio, mentre Yang è stata rilasciata il giorno successivo al suo arresto, dopo che le è stata riscontrata l’ipertensione.

Liu ha anche dichiarato che la sua casa è stata perquisita e le sono stati confiscati i libri del Falun Gong. Non è chiaro se i funzionari Wang e Liu fossero presenti durante il raid.

Il 19 ottobre viene loro ordinato di sottoporsi a una visita medica

Wang e Liu, assieme ad alcuni agenti, sono andati a casa delle tre donne il 19 ottobre e hanno ordinato a tutte di sottoporsi a una visita medica in preparazione alla detenzione. Hanno preso prima Yang e Su e poi sono andati a prelevare Liu.

Quando ha sentito bussare alla porta Liu è rimasta cosi terrorizzata che le sue patologie cardiache si sono ripresentate ed è crollata a terra. Suo figlio ha detto alla polizia fuori: “Vi riterrò responsabili se dovesse succedere qualcosa a mia madre”. Wang ha minacciato di chiamare un fabbro. Il figlio riluttante ha aperto la porta.

La polizia ha circondato Liu mentre lei era ancora a terra e non riusciva ad alzarsi. Suo marito ha iniziato a filmare la polizia e Wang ha minacciato di arrestare anche lui. Siccome Liu era senza forze e non riusciva a riprendersi, Wang ha permesso ai familiari di chiamare un’ambulanza. E stata portata all’ospedale centrale di Kaiyuan. La polizia ha seguito l’ambulanza e l’ha accusata di fingere, anche dopo che le è stato diagnosticato un insufficiente apporto di sangue al cuore. Siccome era in gravi condizioni, hanno ceduto e l’hanno messa nuovamente in libertà su cauzione.

La polizia ha poi portato Yang e Su all’ospedale del distretto di Yinchuan nella città di Tieling, dove ad entrambe è stata riscontrata la pressione sanguigna rispettivamente di 210 e 200 mmHg. Sono state sottoposte a cure mediche per l’ipertensione, ma i valori un’ora dopo erano rimasti gli stessi. Nonostante ciò, la polizia le ha portate al centro di detenzione locale, che si è rifiutato di accettarle. Wang allora ha nuovamente rilasciato le donne su cauzione.

Convocate in procura il 3 novembre per firmare i fascicoli dei casi

Wang e Liu hanno ordinato alle stazioni di polizia locali di notificare alle donne una convocazione alla procura di Changtu il 3 novembre, per firmare i fascicoli dei loro casi. Yang ci è andata accompagnata dal marito. Liu ci è andata da sola, come le era stato richiesto.

Su stava riposando sul letto quel giorno quando agenti della stazione di polizia di Xiafei si sono presentati a casa sua per recapitarle l’ordine di Wang di recarsi alla procura della contea di Changtu. Lei ha detto che aveva forti giramenti di testa a causa della pressione alta e non se la sentiva di uscire. La polizia ha quindi chiamato Wang e ha detto che era meglio consegnarle il fascicolo a casa per la firma.

Wang, Liu e alcuni agenti sono arrivati subito. Nessuno di loro indossava l’uniforme. Hanno insistito sul fatto che Liu dovesse andare in procura e l’hanno caricata sulla volante.

Lei ha chiesto di portare con sé anche suo figlio di 48 anni che ha una disabilità mentale, ma Wang non ha voluto perché ha detto che non c’era posto in auto.

Su soffre di mal d’auto e ha vomitato durante il tragitto. Dopo essere arrivati in procura Liu le ha afferrato la mano e l’ha fatta firmare e imprimere le impronte digitali sul fascicolo del suo caso. Non le è stato permesso di leggere il documento. Dopo la polizia l’ha riportata a Kaiyuan e le ha chiesto di prendere un taxi per ritornare a casa. Lei ha detto che la sua situazione finanziaria non era buona e Wang ha risposto che doveva ritenersi fortunata perché, questa volta, non le avevano fatto la multa. Ha finito per spendere 100 yuan (circa 13 euro) per il taxi.

Convocata di nuovo in procura il 22 novembre

La stazione di polizia di Xiafei ha notificato a Su una convocazione in procura il 22 novembre per firmare un “avviso della finestra temporale entro cui riesaminare il caso”. Lei si è recata come richiesto e il pubblico ministero Hu le ha chiesto da dove avesse preso gli adesivi per Liu e Yang da attaccare al guardrail. Lei ha ripetuto nuovamente la storia che aveva inventato Wang durante l’ interrogatorio del 6 luglio. Poi ha firmato la notifica come le ha ordinato Hu. L’avviso diceva che l’articolo 172 del Codice Penale richiede che le procure prendano una decisione entro un mese dalla ricezione dei casi, quindi Hu ha avuto tempo dal 3 novembre al 3 dicembre per riesaminare il caso e decidere se incriminarla.

Anche Liu e Yang sono state convocate lo stesso giorno. Liu è andata, ma Yang non si è presentata perché risultava dispersa dal novembre scorso, come già si è detto. La polizia l’ha comunque messa sulla lista dei ricercati quando il marito ha detto che non sapeva dove fosse e nemmeno se fosse ancora viva. La polizia ha minacciato di arrestarlo e di multarlo perché aveva co-firmato il modulo di rilascio su cauzione per la moglie. Suo marito è rimasto disgustato dalla polizia e, nei suoi reclami contro i funzionari Wang e Liu, ha dichiarato di voler annullare la sua firma sul modulo di rilascio su cauzione della moglie.

Il figlio di Liu tenuto in cella per 15 giorni e auto e cellulare sequestrati

Liu faceva affidamento sul figlio Zhang Yimin, che non pratica il Falun Gong, per portarla in giro poiché aveva difficoltà motorie. Quindi anche lui è stato coinvolto, dopo che la polizia ha scoperto un filmato di sorveglianza di lui che accompagnava in auto in un certo posto la madre, Su e Yang a giugno di quest’anno. La polizia sospetta anche che sia stato lui a portare le tre donne nel luogo dove sono poi state arrestate il 6 luglio scorso.

Wang ha arrestato Zhang il 15 luglio e gli ha sequestrato l’auto e due cellulari. L’ha poi portato in posti differenti a Kaiyuan e lo ha costretto ad “ammettere” che aveva portato sua madre e le altre due donne in quei posti per mettere gli adesivi del Falun Gong. Zhang ha poi raccontato alla madre che ha fatto quanto Wang gli ordinava perché questi lo aveva minacciato di dargli la scossa con i bastoni elettrici, se non avesse fatto come diceva. E’ stato rilasciato 15 giorni dopo. Alla data di oggi Wang si rifiuta ancora di restituirgli l’auto e i due cellulari, e anche il cellulare della madre.

Benefici ottenuti dalla pratica del Falun Gong

Nei suoi reclami Liu ha raccontato come abbia beneficiato della pratica del Falun Gong. Soffriva di gravi patologie renali, minzione frequente ed ematuria. Ha provato a curarsi sia con la medicina, sia cinese che occidentale, ma niente ha funzionato. Ha perso l’appetito e soffriva di incontinenza urinaria. Ogni volta che sentiva il suono dell’acqua che scorreva non riusciva a trattenersi e finiva per bagnarsi i pantaloni. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel marzo 1999, tutti i suoi sintomi sono scomparsi, ha cambiato il suo brutto carattere ed è diventata una persona migliore.

Quando il suo ristorante, che aveva aperto nel 1984, ha chiuso nel 2001 i suoi soci in affari le dovevano 20.000 yuan (circa 2.580 euro) e non volevano darglieli. Essendo una praticante del Falun Gong, riusciva a mettersi nei loro panni e ha capito che loro probabilmente facevano fatica a ridarle il denaro. Ha quindi deciso di cancellare il debito e non ha più preteso soldi da loro.

Anche il marito di Yang ha scritto qualcosa sul potere del Falun Gong nel trasformare le persone. Era capo villaggio prima che la persecuzione del Falun Gong iniziasse nel 1999. Ha detto che c’era una donna nel villaggio che era solita non pagare le tasse, nonostante lui tentasse in tutti i modi di farle versare gli importi dovuti. Poi un bel giorno la donna le ha pagate di sua iniziativa. Lui è rimasto stupefatto e lei ha spiegato che aveva intrapreso il Falun Gong e aveva imparato ad essere una persona brava e rispettosa. Si è fatto dunque una buona opinione del Falun Gong e ha sempre appoggiato sua moglie quando lei più avanti ha deciso di praticarlo.

Ha detto che il Falun Gong aveva guarito il grave edema polmonare della moglie, facendo così risparmiare loro le spese mediche e gli aveva anche evitato la stretta al cuore nel vederla soffrire. Non riusciva a capire perché il governo perseguitasse cittadini rispettosi della legge come sua moglie, che voleva solo mantenersi in buona salute praticando il Falun Gong.