(Minghui.org)

Nome: Zhou YunyingNome cinese: 周云英Sesso: DonnaEtà: 75 anniCittà: DalianProvincia: LiaoningOccupazione: SconosciutaData della morte: 28 novembre 2023Data dell'ultimo arresto: 22 luglio 2020Luogo di detenzione più recente: Stazione di polizia di Yongzheng

Lo scorso 28 novembre una donna di 75 anni, originaria della città di Dalian nella provincia del Liaoning, è deceduta mentre viveva lontano da casa, per evitare di essere perseguitata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il calvario di Zhou Yunying è nato dal suo arresto nel luglio 2015, dopo essere stata denunciata per aver parlato a una fiera del Falun Gong. Gli agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna di Jinzhou, nella città di Dalian, l'hanno sottoposta a un esame fisico ed è stata giudicata non idonea alla detenzione. La donna è stata rilasciata su cauzione di un anno.

Il 20 novembre 2016 il tribunale distrettuale di Jinzhou ha condannato Zhou a tre anni con tre anni di libertà vigilata. Il verdetto è stato firmato dal presidente del tribunale Yang Huichao e dai giudici Wang Hui e Lin Weidong.

Il 22 luglio 2020 tre agenti della stazione di polizia di Yongzheng e due agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna della città di Jinzhou hanno fatto irruzione nell'abitazione di Zhou e le hanno confiscato i libri del Falun Gong, oltre a più di 30 lettori musicali. La donna è stata portata alla stazione di polizia per essere interrogata. Poco dopo le 19:00 Zhou è stata rilasciata agli arresti domiciliari. Gli agenti le hanno detto che, in seguito, sarebbe stata ripresa in custodia, per scontare la pena detentiva di tre anni inflitta nel 2016.

Secondo il diritto penale cinese, un condannato in libertà vigilata non deve più scontare la pena originaria se non ne vengono violate le condizioni. La libertà vigilata di Zhou è durata dal 20 novembre 2016 al 20 novembre 2019, periodo durante il quale non è stata riscontrata alcuna violazione delle condizioni. Pertanto, la sentenza originaria di tre anni non avrebbe dovuto essere più eseguita. Non è chiaro quale sia stata la base legale utilizzata dalla polizia per minacciarla di ammetterla in prigione, dopo il suo ultimo arresto, avvenuto oltre il periodo di libertà vigilata di tre anni.

Per evitare di essere imprigionata, Zhou è stata costretta a vivere da sfollata. La polizia l'ha inserita nella lista dei ricercati e ha messo sotto controllo i telefoni dei suoi familiari, che sono stati molestati. Non potendo contattare i suoi cari, nei suoi ultimi anni la donna ha vissuto una vita molto difficile.

Quando ha saputo della sua morte, la famiglia si è recata alla locale stazione di polizia di Youyi per cancellarla dal registro della famiglia. L'agente Fu Yulong si è rifiutato di esaminare la richiesta, sostenendo che Zhou era una fuggitiva.