(Minghui.org) Al signor Du Guofang, residente nella contea di Shenze nella provincia dell’Hebei, è stata negata ogni forma di comunicazione con la famiglia da quando è stato messo in carcere il 17 ottobre di quest’anno per scontare una pena di tre anni con l’accusa di essere un praticante del Falun Gong, una discipina per il benessere di corpo e mente che è perseguitata dal Partito Comunista Cinese fin dal 1999.
Du è stato arrestato in una retata della polizia l’11 gennaio dello scorso anno e processato presso il tribunale di Jinzhou il 4 aprile di quest’anno. La sentenza di condanna è stata emessa il 9 giugno. Sia Jinzhou che la contea di Shenze sono sotto l’amministrazione di Shijiazhuan, la capitale della provincia dell’Hebei.
Il 17 ottobre è stato trasferito dal centro di detenzione di Jinzhou alla filiale di Jidong dell’Ufficio amministrativo penitenziario dell’Hebei. La suddetta filiale comprende otto prigioni, tutte nella città di Tangshan. Non è chiaro in quale prigione sia Du.
Stando all’articolo 20 della legislazione carceraria cinese, la prigione avrebbe dovuto mandare un avviso per posta alla famiglia di Du entro cinque giorni dal suo internamento in prigione, ma alla data del 30 ottobre sua moglie non aveva ancora ricevuto nessuna notifica, nonostante le sue numerose chiamate alla sezione di Jidong. Ha quindi inviato una richiesta online all’ufficio giudiziario provinciale, sollecitandolo ad ordinare alla filiale di ottemperare ai suoi obblighi ed emettere una notifica formale di internamento in carcere.
La donna il 2 novembre ha ricevuto una telefonata da Wang, direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Jidong. Wang le ha promesso che non avrebbero discriminato Du in quanto praticante del Falun Gong e che le avrebbero fissato una visita familiare da lì a un mese.
La moglie ha poi chiamato Wang il 1° dicembre per chiedere se potesse recarsi in visita, ma le è stato detto che a Du era stato vietato vedere, chiamare, o scrivere alla sua famiglia, perché non aveva rinunciato al Falun Gong come gli era stato ordinato. Wang non ha spiegato perché non ha mantenuto la promessa di non discriminare Du in base al suo credo spirituale. Per legge, tutti i prigionieri hanno il diritto di comunicare con la propria famiglia.
Tutte le otto prigioni della sezione di Jidong hanno squadre di gestione rigorosa designate ai praticanti del Falun Gong fermi nella loro fede. Di solito i praticanti appena condannati sono internati nella quarta prigione della filiale di Jidong e tenuti lì per un mese, prima di essere assegnati a una delle altre sette prigioni. Sono tenuti in squadre di gestione rigorosa fino a che, messi sotto pressione, cedono e acconsentono a rinunciare al Falun Gong. Mentre sono sotto questa gestione rigorosa ai praticanti viene negata ogni forma di contatto con le famiglie.
Du è probabilmente detenuto nella quarta prigione di Jidong, ma sua moglie non ne è sicura al 100%, perché non ha ricevuto nessuna notifica di internamento in carcere. Non sapendo dove sia ora e come stia, è molto preoccupata per la sua incolumità e il suo benessere, specialmente da quando almeno altri 36 praticanti sono morti in seguito alle torture subite durante la reclusione nelle prigioni di Jidong. Una persona che lavora all’interno della struttura una volta ha rivelato che ogni prigione ha una quota di decessi annuale, intendendo con ciò che le guardie non sono ritenute responsabili finché il numero dei praticanti torturati a morte non supera la quota.
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