(Minghui.org) Un uomo di 59 anni della città di Houma, nella provincia dello Shanxi, è stato recentemente processato, all’insaputa della sua famiglia, per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 6 maggio scorso Yuan Jinming è stato arrestato, dopo che una telecamera di sorveglianza lo aveva ripreso mentre stava distribuendo materiale informativo del Falun Gong nella vicina contea di Quwo. Gli agenti del dipartimento di polizia della contea lo hanno portato al locale centro di detenzione e, poche ore dopo, hanno fatto irruzione nella sua abitazione. In seguito, il capitano Sun Jianjun del dipartimento di polizia ha sottoposto il caso alla procura locale.

Il tribunale della contea ha recentemente processato Yuan all’insaputa dei suoi familiari. Il suo avvocato è stato autorizzato a partecipare all’udienza (la data esatta non è nota), a condizione che non ne parlasse con la famiglia dell’uomo.

I familiari di Yuan hanno saputo che era stato processato attraverso un’altra fonte, ma non sanno ancora nulla dei dettagli dell’udienza. Sono rattristati dal fatto che, sebbene il Falun Gong abbia trasformato la vita di Yuan, l’uomo sia stato ripetutamente preso di mira per aver sostenuto la sua fede.

Persecuzioni passate: due condanne alla prigione per un totale di otto anni

Prima di iniziare a praticare il Falun Gong nel marzo 1999, Yuan era conosciuto tra la gente del posto come un uomo irrispettoso, spietato e con un pessimo carattere. Spesso riuniva un gruppo di amici per bere, fino ad ubriacarsi. Dopo essere diventato un praticante del Falun Gong, ha smesso di bere e si è trasformato in un uomo amorevole, gentile e responsabile. Ha mantenuto la sua fede, anche dopo l’inizio della persecuzione nel luglio 1999 e, nel corso degli anni, è stato brutalmente perseguitato

Costretto a nascondersi per circa otto mesi

Un giorno di febbraio del 2000 tre agenti del dipartimento di polizia della città di Houma, tra cui Wang Jixian e Niu Yi, hanno arrestato Yuan. L’uomo è stato interrogato al dipartimento di polizia per un’intera notte. Alle 5:00 del mattino successivo è riuscito a fuggire saltando da una finestra del terzo piano. Si è dato alla macchia ed è tornato a casa dopo circa otto mesi. La polizia lo ha arrestato, ma lo ha presto rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 1.000 yuan (circa 130 euro). Non è chiaro se le autorità abbiano cercato di perseguirlo.

Condannato a tre anni dopo l’arresto nel 2002

Il 30 settembre 2002 l’agente Wang e alcune altre persone, tutte in borghese, hanno arrestato Yuan e lo hanno portato in un centro di detenzione locale. Per protesta, l’uomo ha iniziato uno sciopero della fame e il sesto giorno le guardie hanno ordinato a cinque detenuti, tra cui Li Ermin e Xu Yunhu, di nutrirlo forzatamente con acqua fredda. In seguito è stato condannato a una pena detentiva di tre anni e, il 27 novembre 2003, è stato trasferito alla prigione di Jinzhong, nella contea di Qi nella provincia dello Shanxi.

Inizialmente Yuan è stato trattenuto dal gruppo di gestione rigorosa della prigione. Il caposquadra Guo Peng lo ha costretto a dormire nudo e gli ha dato solo una coperta molto sottile. L’uomo rabbrividiva per il freddo e non riusciva ad addormentarsi. Durante il giorno era costretto a stare in piedi per lunghi periodi di tempo. Le gambe gli sono diventate così gonfie che aveva difficoltà a piegarle. In seguito il gonfiore è diminuito, ma i muscoli si sono atrofizzati.

Anche il cibo fornito al team di gestione rigorosa era estremamente scarso; l’uomo era malnutrito ed emaciato.

Dopo più di quattro mesi di tortura presso il gruppo di gestione rigorosa, Yuan non riusciva più a camminare. Quando doveva fare i bisogni, le guardie ordinavano a due detenuti di trascinarlo alla toilette. Date le sue condizioni, intorno al mese di marzo 2004 le guardie lo hanno finalmente trasferito dal gruppo di gestione rigorosa. Un mese dopo è stato assegnato alla squadra sei.

L’istruttore Kong Xiangjing della squadra sei ha istruito i detenuti Hou Senbiao, Wang Jindong e Hu Wenxue a picchiare i praticanti più risoluti, tra cui Yuan, Hou Shengzu, Wang Baojun e Kang Zhiguo (che il 20 maggio 2005 è stato torturato a morte in prigione).

Poco prima del suo rilascio, avvenuto il 29 marzo 2005 (sei mesi prima della fine del suo periodo di detenzione), il detenuto Hou ha picchiato nuovamente Yuan.

Cinque anni di prigione (2007-2012)

Il 26 luglio 2007 gli agenti Wang Jixian, Niu Yi e Zhao Jianlin del Dipartimento di polizia della città di Houma hanno fatto irruzione nell’abitazione di Yuan e lo hanno arrestato mentre stava cucinando. Erano tutti in borghese e non hanno mostrato né i loro documenti, né alcun mandato di perquisizione.

Il giorno successivo la moglie di Yuan e il figlio di 16 anni si sono recati al dipartimento di polizia per chiedere informazioni sullo stato del suo caso. L’agente Wang ha sbattuto le mani sulla scrivania e ha urlato all’adolescente: “Se continui a chiedere di tuo padre, arresto anche te!”.

In seguito il procuratore ha emesso un mandato di arresto formale per Yuan e ne ha consegnato una copia alla moglie. La donna ha notato che il marito era stato accusato di “essersi servito di un’organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge”, un pretesto standard usato dal regime comunista per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Si è recata dal procuratore per chiedere quale fosse la base legale di tale accusa e l’addetto alla reception le ha risposto che le alte sfere avevano ordinato di usarla per tutti i casi riguardanti il Falun Gong.

Il procuratore Guo Caixia ha incriminato Yuan, che in seguito è stato condannato a una pena detentiva di cinque anni. L’uomo ha scontato la pena nella stessa prigione di Jinzhong, nella contea di Qi. È stato detenuto per un anno nel gruppo di gestione rigorosa, prima di essere assegnato a un gruppo per anziani e infermi. Quando è stato rilasciato, il 25 luglio 2012, le sue gambe erano diventate disabili.