(Minghui.org) Per commemorare la Giornata internazionale dei diritti umani del 10 dicembre, lo scorso 9 dicembre i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto un evento informativo nel centro storico di Brașov, esponendo striscioni e materiale informativo, per far conoscere alla gente la pratica spirituale e i suoi principi guida di Verità, Compassione e Tolleranza. Hanno anche informato le persone sulla sistematica persecuzione perpetrata dal Partito Comunista Cinese (PCC), invitandole a firmare la petizione per chiedere al governo rumeno di agire per fermare il genocidio che va avanti da 24 anni.

Molte persone, che si sono fermate al tavolo informativo dei praticanti, hanno detto che era la prima volta che sentivano parlare della Falun Dafa e della persecuzione, mentre altri conoscevano già le gravi violazioni dei diritti umani. Tutti hanno detto che la persecuzione della Falun Dafa in Cina dovrebbe essere fermata immediatamente.

Tutto il mondo dovrebbe conoscere la Falun Dafa

Lorena, di 29 anni, ha detto di aver sentito parlare per la prima volta della Falun Dafa quando viveva a Berlino. È rimasta colpita da ciò che ha appreso sulla pratica e si è avvicinata ai praticanti di Brașov che stavano organizzando l’evento, per esprimere il proprio sostegno.

“A Berlino ho appreso che la Falun Dafa aiuta le persone a rilassarsi, ad essere calme, e che i praticanti trasmettono questa antica via di coltivazione dalla tradizione cinese. Sono rimasta impressionata dalla Falun Dafa; ho letto le informazioni sui volantini su ciò che sta accadendo e su come il PCC sta attualmente perseguitando i praticanti in Cina”, ha detto.

Secondo Lorena, la Falun Dafa è importante e le persone in tutto il mondo dovrebbero conoscerla. “Penso che questa pratica sia importante e ben documentata, nondimeno i praticanti in Cina si sono liberati dalle malattie e hanno migliorato la loro salute. Dato che è stata diffusa nel 1992 ed è diventata rapidamente un fenomeno globale, penso che abbia sicuramente un grande impatto sulla società”, ha detto Lorena.

Ai praticanti in Cina, Lorena ha trasmesso i suoi migliori auguri e incoraggiamenti, sperando che possano mantenere la loro fede, per quando verrà il giorno in cui potranno praticare di nuovo liberamente.

Una studentessa di legge ha detto che la persecuzione deve finire

Ștefania (prima da sinistra) e i suoi amici hanno imparato a conoscere la persecuzione in Cina

La ventenne Ștefania Iuliana Olteanu, studentessa di legge, crede che una opinione pubblica retta possa fermare la persecuzione dei praticanti della Falun Dafa da parte del PCC. Ha detto che il trattamento brutale della Falun Dafa in Cina l’ha fatta sentire depressa. Ha firmato la petizione dei praticanti, nella speranza che più persone ne vengano a conoscenza.

Ha detto: “Penso che più persone dovrebbero firmare questa petizione, perché possiamo fare la differenza con le nostre opinioni. Non è normale che questo accada, specialmente nel 2023. Spero che si possa fare qualcosa coinvolgendo più persone che vogliono cambiare in meglio. Auguro ai praticanti buona fortuna!”.

“Dobbiamo informare le persone su questa persecuzione”

Mirabela e Filip (accanto allo striscione) ritengono che il mondo debba essere informato sulla reale situazione in Cina

Mirabela Vasile e Filip Voicu sono entrambi studenti di 16 anni e hanno parlato con i praticanti per ottenere maggiori informazioni sulla pratica. Quando hanno sentito parlare dei tre principi della Falun Dafa, Mirabela ha detto che corrispondevano alla sua visione della vita.

“È una pratica che può donare calma interiore e serenità; a me piace essere calma, essere razionale”, ha detto.

Filip ha detto che questi sono valori molto buoni e crede che la maggior parte dei giovani come lui siano d’accordo con i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Per quanto riguarda la persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC, Mirabela ha detto che le persone dovrebbero agire per fermarla. “Non credo sia giusta e deve finire! Dobbiamo risvegliare le persone e informarle!” Filip era d’accordo con lei ed entrambi hanno firmato la petizione.

Le famiglie si sono fermate allo stand

I giovani esprimono il desiderio di contribuire a fermare la persecuzione