(Minghui.org) Lo scorso 25 agosto una donna di 81 anni della municipalità di Chongqing è stata condannata a un anno di pena detentiva e multata di 3.000 yuan (circa 380 euro) durante un nuovo processo per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Il marito di Liu Guibi, costretto a letto da anni, è rimasto sconvolto dalla sentenza e, quattro giorni dopo, è deceduto.

Il 5 dicembre Liu, che era uscita su cauzione, è stata riportata in prigione dopo che, il 7 novembre, ha perso il ricorso in appello. Ora sta scontando la pena nel carcere femminile di Chongqing.

La sentenza iniziale di sei mesi è stata annullata dall tribunale di prima istanza

L'ultima persecuzione nei confronti di Liu è scaturita dal suo arresto il 16 febbraio scorso, quando è stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong, nel distretto di Beipei a Chongqing. Gli agenti della stazione di polizia della città di Jingguan hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato alcuni libri del Falun Gong. Intorno alla mezzanotte dello stesso giorno la donna è stata rilasciata su cauzione.

Il 18 aprile il procuratore distrettuale di Beipei ha incriminato Liu e, il 26 aprile, ha trasmesso il suo caso al procuratore distrettuale di Jiangbei. Quest’ultimo, il 19 maggio, ha presentato il caso al tribunale distrettuale.

Il 4 luglio la donna è stata processata presso il tribunale di Jiangbei. Le cinque persone che presiedevano l'udienza sono andate via prima che Liu terminasse la sua arringa difensiva. Pensava che la corte fosse in pausa, ma nessuno è tornato. Più tardi è arrivato l'autista nominato dal tribunale, che l'aveva condotta in aula, e le ha detto che l'udienza era finita. La donna è stata riaccompagnata a casa.

In seguito, a casa di Liu, il tribunale ha emesso un verdetto di colpevolezza. La donna è stata condannata a sei mesi di prigione. Non molto tempo dopo le è stato comunicato che il processo era stato invalidato e che ne sarebbe stato previsto un altro. Pertanto la sentenza di sei mesi è stata annullata.

Il 3 agosto Liu è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa di una nuova udienza.

Condannata a un anno nel nuovo processo

Il 25 agosto si è tenuto un nuovo processo. Al termine dell'udienza Liu è stata condannata a un anno e multata di 3.000 yuan. Il 28 agosto la donna ha presentato ricorso al tribunale intermedio di Chongqing, che il 7 novembre ha confermato il verdetto originale. Il 5 dicembre è stata ripresa in custodia e ora sta scontando la pena nel carcere femminile di Chongqing.

Persecuzioni passate

Non è la prima volta che Liu viene presa di mira per la sua fede. Per quasi due anni, dalla primavera del 2000, è stata trattenuta in diversi centri per il lavaggio del cervello con l'obiettivo di costringerla a rinunciare al Falun Gong. Una volta è stata trattenuta per sette giorni nel carcere del distretto di Beipei e per un mese nel centro di detenzione locale.

Il 9 maggio 2008 gli agenti della stazione di polizia della città di Shuitu hanno arrestato Liu e l'hanno tenuta in custodia per un periodo di tempo imprecisato.

Il 5 giugno 2016 è stata arrestata dagli agenti della stazione di polizia della città di Fuxing, che due giorni dopo hanno fatto irruzione nella sua abitazione. Il giorno dell'arresto la donna è stata rilasciata, ma è stata ripresa in custodia quando gli agenti, durante l'irruzione, hanno trovato libri e materiale informativo del Falun Gong. Liu è stata costretta a imprimere le sue impronte digitali su un documento e a fornire un campione di sangue, prima delle 21:00 del 7 giugno 2016, quando è stata rilasciata.

L'11 agosto 2016 Liu e altri due praticanti sono stati arrestati da agenti della stazione di polizia della città di Jingguan e sono stati portati al centro di detenzione di Beipei. Dopo quasi due mesi, la donna è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata trattenuta fino al 28 ottobre 2016.

Il 24 ottobre 2018 gli agenti della stazione di polizia della città di Fuxing hanno arrestato Liu. In seguito è stata portata al centro di detenzione distrettuale di Beipei. Durante l'esame fisico richiesto le sono state riscontrate tre diverse malattie e il centro di detenzione ha rifiutato di ammetterla. La donna è stata rilasciata, ma le è stato ordinato di presentarsi, il 7 novembre, al tribunale distrettuale di Beipei per partecipare a un'udienza. Liu è stata costretta a vivere lontano da casa per evitare di essere molestata nuovamente dalla polizia.

Il 12 marzo 2021 alcuni agenti della stazione di polizia della città di Fuxing hanno fatto irruzione nell'abitazione di Liu, dicendo che erano lì per consegnare una citazione, perché il tribunale distrettuale di Beipei aveva detto loro che il suo caso non era stato chiuso. Il giorno dopo la donna è stata portata al centro di detenzione distrettuale. Non è chiaro cosa le sia successo dopo, ma sembra che la sua ultima persecuzione sia stata considerata un nuovo caso, non collegato al precedente.

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