(Minghui.org) Il 4 luglio scorso è stato discusso presso il tribunale distrettuale di Jiangbei il caso di Liu Guibi, praticante di 81 anni residente a Chongqing. La donna era sotto processo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Prima che Liu Guibi terminasse la sua arringa difensiva, le cinque persone che presiedevano l’udienza sono andate via. La donna ha pensato che la corte fosse in pausa, ma nessuno è più tornato. Più tardi è arrivato l’autista nominato dal tribunale che l’aveva portata in aula, le ha spiegato che l’udienza era finita e l’ha riaccompagnata a casa.
In seguito, il tribunale ha emesso un verdetto di colpevolezza a casa di Liu. La donna è stata condannata a sei mesi di prigione. Non molto tempo dopo il tribunale le ha comunicato che il processo era stato dichiarato nullo e che doveva essere ripetuto. Anche la condanna a sei mesi è stata annullata.
Quest’ultima persecuzione nei confronti di Liu è scaturita dal suo arresto, avvenuto il 16 febbraio di quest’anno, quando è stata denunciata per aver parlato del Falun Gong con alcune persone nel distretto di Beipei, a Chongqing. Gli agenti della stazione di polizia della città di Jingguan hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato i suoi libri del Falun Gong. Intorno alla mezzanotte dello stesso giorno, la donna è stata rilasciata su cauzione.
Il 18 aprile la Procura distrettuale di Beipei ha incriminato Liu e, il 26 aprile, ha trasmesso il suo caso alla Procura di Jiangbei. In seguito il procuratore ha sottoposto il caso al tribunale distrettuale di Jiangbei.
Non è la prima volta che Liu viene presa di mira per la sua fede. Per quasi due anni, dalla primavera del 2000, è stata trattenuta in diversi centri locali per il lavaggio del cervello, con l’obiettivo di costringerla a rinunciare al Falun Gong. Una volta è stata trattenuta per sette giorni nel carcere distrettuale di Beipei e per un mese nel centro di detenzione locale.
Il 9 maggio 2008 gli agenti della stazione di polizia della città di Shuitu l’hanno arrestata e tenuta in custodia per un periodo di tempo imprecisato.
Il 5 giugno 2016 la donna è stata arrestata dagli agenti della stazione di polizia della città di Fuxing, che hanno fatto irruzione nella sua abitazione. La donna è stata rilasciata il giorno dell’arresto, tuttavia quando gli agenti, durante l’irruzione nel suo appartamento, hanno scoperto libri e materiale informativo del Falun Gong, la donna è stata ripresa in custodia e costretta a imprimere le sue impronte digitali su un documento e a fornire un campione di sangue, prima di essere rilasciata, alle 21:00 del 7 giugno 2016.
L’11 agosto 2016 Liu e altri due praticanti locali sono stati arrestati da agenti della stazione di polizia della città di Jingguan e sono stati portati al centro di detenzione del distretto di Beipei. Dopo quasi due mesi, la donna è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata trattenuta fino al 28 ottobre.
Il 24 ottobre 2018 gli agenti della stazione di polizia della città di Fuxing l’hanno nuovamente arrestata. Successivamente l’hanno portata al centro di detenzione del distretto di Beipei. Durante l’esame fisico richiesto le sono state riscontrate tre malattie e il centro di detenzione ha rifiutato di ammetterla. La polizia l’ha rilasciata, ma le ha ordinato di presentarsi il 7 novembre al tribunale distrettuale di Beipei per partecipare a un’udienza. Liu è stata costretta a vivere lontano da casa per evitare di essere molestata.
Il 12 marzo 2021 alcuni agenti della stazione di polizia della città di Fuxing hanno fatto irruzione nella sua abitazione, dicendo che erano lì per consegnare una citazione, poiché il tribunale distrettuale di Beipei aveva riferito loro che il suo caso non era stato chiuso. Il giorno dopo è stata portata al centro di detenzione del distretto di Beipei. Non è chiaro cosa sia successo in seguito, ma sembra che la sua ultima persecuzione sia stata considerata un nuovo caso, non collegato al precedente.
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