(Minghui.org) Per tre fine settimana consecutivi – gli scorsi 12, 18 e 26 novembre - i praticanti della Falun Dafa hanno partecipato alle parate di Natale nelle città di Port Adelaide Enfield, Norwood Payneham & St Peters, Glenelg e Holdfast Bay. Le parate, che attirano più di 10.000 spettatori, si tengono sempre nel mese di novembre ad Adelaide, la capitale dell’Australia Meridionale, e nelle città circostanti.

Il carro dei praticanti e una squadra che dimostrava gli esercizi sono stati accolti calorosamente dai partecipanti alla parata e dal pubblico. Molte persone hanno applaudito e scattato foto ai praticanti al loro passaggio. Alcuni hanno esclamato: “Mi piace”, “Grande! Numero uno!”

Praticanti alla parata di Natale di Port Adelaide il 12 novembre

Praticanti alla parata di Natale di Norwood del 18 novembre

Praticanti alla parata di Natale di Glenelg, Holdfast Bay, il 26 novembre

Gli spettatori salutano il carro della Falun Dafa

La città di Norwood ha una grande popolazione cinese, e molti hanno assistito alla parata dello scorso 18 novembre, filmando la sfilata della Falun Dafa mentre passava. Uno di loro ha detto al suo amico australiano che la Falun Dafa rappresenta la cultura tradizionale cinese e che è sbagliato che il Partito Comunista Cinese (PCC) la perseguiti in Cina.

Euan Miller, organizzatore da 40 anni della parata a Norwood, ha affermato che i praticanti partecipano ormai da molti anni, ed essendo sempre ammirati dal pubblico spera di rivederli anche l’anno prossimo.

Verità-Compassione-Tolleranza sono ciò che ci serve

Margret (a sinistra) e Mark hanno apprezzato il carro della Falun Dafa

Margret e Mark hanno particolarmente apprezzato il carro della Falun Dafa, accettando volentieri i ciondoli a forma di fiore di loto che i praticanti stavano distribuendo. Quando un praticante gli ha detto che i ciondoli portavano il messaggio di Verità-Compassione-Tolleranza e che la Falun Dafa è un’antica via di coltivazione per migliorare la propria forma fisica e mentale, Margret ha esclamato: “È fantastico! È ciò di cui abbiamo bisogno”.

Usama dal Pakistan

Usama, dal Pakistan, ha ammirato la sfilata dei praticanti, e, ha chiesto di poter scattare una foto, dicendo: “Mi piace la vostra partecipazione. Le decorazioni colorate sul carro e i costumi sono bellissimi, riflettono le vostre caratteristiche culturali”.

Dopo che un praticante gli ha parlato dei tre caratteri cinesi sul carro, ha asserito che erano buone virtù da seguire. “Se fossimo sinceri, otterremmo di più; se fossimo compassionevoli, le relazioni interpersonali migliorerebbero; e se fossimo tolleranti e abbracciassimo gli altri, il nostro mondo sarebbe più pacifico. Se tutti seguissero questi principi, credo che vivrei in Paradiso”, ha affermato.

Sourv ha salutato i praticanti in cinese

Sourv ha salutato i praticanti in cinese e ha detto di amare i costumi classici cinesi. “Sono felice di vedervi nella parata. Rappresentate bene la vostra cultura”, ha asserito.

Una donna cinese lascia il PCC

La signora Wang, cinese, era in visita alla figlia in Australia e ha assistito alla sfilata con il padre settantenne. “Sono contenta di vedere i praticanti nella parata. Mi piacciono i colori vivaci e i costumi classici cinesi, e tutti sono così tranquilli”, ha detto.

Vedendo che le persone in Australia godono di libertà, ha affermato: “In Cina non c’è libertà di parola”. Ha detto che la sua famiglia è stata emarginata dal PCC, ed è stata felice di vedere i praticanti in Australia, e, di saperne di più sulla persecuzione in corso della Falun Dafa in Cina. Ha chiesto a un praticante di aiutarla ad abbandonare i Giovani Pionieri.

Verità-Compassione-Tolleranza rendono il mondo un posto migliore

L’avvocato Philippa, ha parlato con i praticanti dopo la parata di Glenelg. Insegnava inglese e aveva conosciuto alcuni studenti cinesi. Dopo aver scoperto la persecuzione della Falun Dafa in Cina, si è rattristata per il fatto che il popolo cinese non ha la libertà religiosa. “Sono cristiana e conosco una studentessa cinese, con il nonno cristiano, che non ha mai osato dirlo a nessuno, e ha dovuto nascondere la sua identità, rinunciare alla sua fortuna e trasferirsi in un’altra città”, ha asserito Philippa.

“Ho discusso con la mia studentessa e le ho detto che, in quanto persona di fede, dovrebbe innanzitutto seguire ciò che questa le insegna. Se il governo o qualcuno al potere ti dice di fare qualcosa che pensi sia contrario alla tua fede, dovresti avere il diritto di dire ‘no’, ed è per questo che le dittature vedono la libertà di fede come una minaccia al loro regno. Lei mi ha risposto che nella Cina comunista si può dire di no, ma poi si rischia di non trovare lavoro.

Emily ha partecipato alla sfilata con Philippa. Ha affermato che i praticanti sono stati molto coraggiosi: “Parlate di ciò che sentite e di ciò che pensate”, dicendo anche che il mondo sarebbe un posto migliore se più persone seguissero i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.