(Minghui.org) Dopo ventuno mesi di detenzione un uomo, residente a Pechino, è comparso in tribunale il 6 febbraio di quest’anno, a causa della sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 21 aprile 2021 Zhu Rui è stato fermato dagli agenti mentre si recava al lavoro. La polizia ha affermato che l’uomo era stato denunciato per aver portato con sé un dispositivo in grado di inviare informazioni sul Falun Gong ai cellulari delle persone.

La stessa mattina gli agenti hanno perquisito il suo appartamento e gli hanno confiscato i libri del Falun Gong, il computer portatile e altri effetti personali. La polizia l’ha anche costretto ad aprire la sua cassaforte e ha tentato di portargli via i contanti e la valuta estera che conteneva. Dopo le forti proteste dell’uomo, il quale affermava che erano i risparmi di una vita di suo padre, gli agenti hanno desistito dal loro intento. Durante la perquisizione della stanza della madre, che condivideva la residenza con lui, i poliziotti hanno rotto la serratura dell’armadio.

Zhu è stato prima portato alla stazione di polizia di Pingxifu e, il giorno dopo, trasferito nel Centro di detenzione nº 3 della città di Pechino.

Il 12 luglio 2021 sua madre ha incontrato l'agente Xu Bingdong, responsabile del suo caso, il quale ha insistito sul fatto che Zhu abbia violato la legge praticando il Falun Gong, nonostante la mancanza di "basi legali per la persecuzione".

La madre ha chiamato l'ufficiale Zhao Hui, ma lui ha affermato che aveva sbagliato numero. Più tardi ha chiamato la stazione di polizia di Pingxifu e la persona che ha risposto al telefono ha affermato che non c’era un agente con quel nome.

Alle 9:00 del 13 luglio la donna ha chiamato nuovamente la stazione di polizia, insistendo per incontrare l’agente Zhao. Dopo due ore un altro agente ha richiamato e ha detto che avrebbe potuto incontrarlo alle 9:00 del 15 luglio.

Quando il 15 luglio la madre di Zhu è arrivata alla stazione di polizia, Zhao l’ha interrogata per un’ora e mezza, invece di rispondere alle sue preoccupazioni riguardo al caso del figlio.

Il 19 luglio la donna ha presentato una denuncia contro Xu, Zhao e il capo della polizia Sun, per aver gestito in modo scorretto il caso di suo figlio.

Il 28 luglio, un giorno dopo la presentazione del caso alla Procura distrettuale di Haidian, Zhu è stato trasferito al Centro di detenzione del distretto locale, dove si trova tuttora.

L’8 agosto i genitori di Zhu hanno scritto una lettera al procuratore Dong Liyan, invitandola a non incriminare il figlio. Non avendo ricevuto alcuna risposta, il 27 agosto l’hanno chiamata direttamente. Dong si è rifiutata di incontrarli, sostenendo di non avere voce in capitolo sul caso dell’uomo.

Quando il padre di Zhu ha detto che la pratica del Falun Gong non viola alcuna legge in Cina, Dong l’ha interrotto dicendogli che non avrebbe dovuto parlare di legge con lei. La procuratrice ha inoltre affermato che l’uomo sarebbe stato incriminato entro pochi giorni.

Il 9 settembre 2021 i suoi familiari hanno presentato un’altra denuncia contro Dong, per aver abusato della legge nel gestire il suo caso. Essi hanno anche chiesto a Dong di ritirare l'accusa contro di lui, ma senza successo.

Nonostante gli instancabili sforzi dei familiari per difendere Zhu, le autorità hanno continuato a perseguire il suo caso. Recentemente sono stati informati dal proprio avvocato che il tribunale del distretto di Haidian aveva fissato l’udienza del caso di Zhu per il 6 febbraio di quest’anno. Il giudice ha negato alla famiglia la richiesta di difendere l’uomo in tribunale, con la scusa che aveva già assunto un avvocato per lui.