(Minghui.org) Una residente della città di Mudanjiang, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata arrestata alla fine dello scorso anno per la sua fede nel Falun Gong. Tre giorni dopo che Jian Chunmei ha protestato contro la persecuzione con uno sciopero della fame, la polizia l'ha rilasciata su cauzione. Ora si trova a casa per prendersi cura dei suoi genitori anziani e rischia di essere incriminata.

L'ultimo arresto di Jiang è avvenuto solo sei anni dopo aver scontato una condanna di quattordici anni per la sua fede. Suo marito e suo figlio maggiore sono morti mentre lei era in prigione.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.

Jiang, ex docente del Dipartimento di lingue straniere dell’Università normale di Mudanjiang, è stata arrestata a casa il 18 dicembre scorso. La polizia ha saccheggiato la sua casa e le ha requisito un computer portatile, tre telefoni cellulari, un tablet, una stampante, libri sul Falun Gong e 550 yuan (circa 75,00 euro) in contanti. La donna si è rifiutata di firmare i documenti forniti dalla polizia.

La polizia ha costretto Jiang a stare in piedi accanto alla sua bicicletta cercando di scattarle una foto da usare come prova contro di lei. La donna si è rifiutata di obbedire ed è stata portata con la forza nell'auto della polizia mentre era bendata. Un agente le ha dato un pugno sul naso e sul petto. Ai fini del trattamento della sua detenzione penale, la polizia l'ha costretta a sottoporsi a un esame fisico e al vaccino COVID-19. Ha iniziato uno sciopero della fame ed è stata rilasciata su cauzione tre giorni dopo.

Durante l'ultimo arresto di Jiang, la polizia ha dichiarato che stava cercando di perseguirla per il suo precedente arresto, avvenuto il 27 marzo 2020 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. In quell'occasione, la polizia le aveva strappato di mano le chiavi di casa e aveva messo a soqquadro l'abitazione che condivideva con i genitori. Per evitare la persecuzione, Jiang ha vissuto lontano da casa per nascondersi dalla polizia, per poi essere nuovamente arrestata due anni dopo.

Di seguito un breve riassunto delle persecuzioni subite da Jiang e dalla sua famiglia negli ultimi ventitré anni.

Jiang e suo marito, Jin Youfeng, sono stati arrestati il 20 luglio 1999 e detenuti per diversi giorni. Poiché si sono rifiutati di rinunciare alla loro fede, la polizia li ha trasferiti al centro di detenzione di Mudanjiang prima della festa di metà autunno (il 24 settembre), dove sono stati detenuti per quindici giorni.

Nel marzo 2000 Jiang è stata nuovamente arrestata e sottoposta a detenzione amministrativa per quindici giorni.

Il 22 giugno 2000 Jiang è stata arrestata e portata al centro di detenzione locale, dov’è stata sottoposta a carcerazione penale e rilasciata tre mesi dopo. In quel periodo il marito era in un campo di lavoro e il figlio di sette anni, Jin Luyi, è rimasto da solo a casa.

Nel novembre 2001 Jiang e un'altra praticante sono state arrestate dagli agenti che hanno requisito loro denaro contante e telefoni per un valore di migliaia di yuan. Al momento del rilascio, la polizia si è rifiutata di restituire i beni confiscati.

Il 22 ottobre 2003 Jiang e suo marito sono stati arrestati. Jin è stato condannato a tredici anni nel carcere del Mudanjiang; a Jiang sono stati inflitti quattordici anni da scontare nel carcere femminile dell’Heilongjiang. A quel tempo il loro secondo figlio, Jin Panpan, aveva solo quindici mesi e veniva ancora allattato al seno.

Illustrazione della tortura: Percosse

In carcere Jin è stato torturato brutalmente, rinchiuso in cella d’isolamento picchiato, appeso, esposto al gelo, alla fame, alimentato a forza e percosso con manganelli elettrici nelle parti intime. In seguito ha sofferto di una grave forma di tubercolosi, ma è stato rilasciato con la condizionale solo dieci mesi dopo, nel giugno 2008.

Il figlio maggiore della coppia aveva vent'anni quando Jin è stato rilasciato. Nonostante sapesse che la tubercolosi è altamente contagiosa, si è preso cura del padre giorno e notte. Poco dopo il decesso di Jin, il 21 gennaio 2009, anche il figlio ha perso la vita a causa dell'infezione. Aveva solo ventitré anni.

Jiang è stata licenziata dal suo lavoro dopo essere stata dimessa. Nel 2018 si è trasferita nella contea del Longjiang, nella città di Qiqihar, per prendersi cura dei genitori e fare lavori part-time per guadagnarsi da vivere.

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