(Minghui.org)

Nome: Zhang Chunyu

Nome cinese: 张春郁

Genere: Donna

Età: Sessantanove anni

Città: Harbin

Provincia: Heilongjiang

Occupazione: Titolare d'azienda

Data dellamorte: 31 gennaio 2023

Data dell'ultimo arresto: 15 febbraio 2017

Ultimo luogo di detenzione: Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang

Una donna residente ad Harbin, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata condannata a cinque anni per aver praticato il Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Il 24 febbraio dell’anno scorso, quando Zhang Chunyu è stata rilasciata dalla prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang, era ridotta pelle e ossa, e le erano caduti quasi tutti i denti.

Alcuni mesi dopo, tuttavia, la polizia e l’amministrazione della comunità hanno continuato a molestarla, costringendola a vivere da sfollata per evitare ulteriori persecuzioni.

Il 31 gennaio scorso Zhang è deceduta all'età di sessantanove anni. Suo marito e suo figlio l'avevano preceduta. Entrambi sono rimasti traumatizzati dalle ripetute molestie. A causa dell'arresto e della detenzione hanno sviluppato malattie cardiache. Il 24 settembre 2014 è deceduto suo figlio, mentre il 16 febbraio 2017 è morto suo marito.

Un’affidabile donna d'affari

Il 21 giugno 1996 Zhang ha iniziato a praticare il Falun Gong ed è diventata più premurosa nei confronti degli altri, sforzandosi di vivere secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza.

Come donna d’affari, è stata in grado di gestire le transazioni commerciali con onestà e integrità. Invece di lottare con gli altri per il profitto, li ha trattati con gentilezza e i suoi colleghi sono rimasti colpiti dai suoi cambiamenti positivi. Hanno detto che il Falun Gong l’ha trasformata in una persona migliore.

Zhang ha anche sperimentato miglioramenti significativi della salute. Due settimane dopo aver iniziato a praticare, diverse malattie che la tormentavano da anni sono scomparse. Si trattava di malattie ginecologiche, malattie della pelle, vene varicose, bronchite, emorroidi e linfonodi ingrossati, che sono stati tutti curati. È diventata agile e piena di energia.

Cinque anni di prigione

Il 25 febbraio 2017 la donna è stata arrestata per la sua fede e, successivamente, è stata condannata a cinque anni di prigione. Il 18 aprile 2018 è stata accettata nel carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang.

Per costringerla a rinunciare alla sua fede, le guardie hanno incentivato le detenute, promettendo loro riduzioni di pena, a maltrattare Zhang e a sorvegliarla costantemente, anche quando mangiava, dormiva o andava in bagno.

Il 2 settembre 2018, quando i suoi familiari si sono recati a farle visita, hanno pianto nel vederla perché non sembrava più la persona sana e allegra che conoscevano un tempo. In seguito, sono venuti a sapere che quattro detenute, tra cui Yang Xu, Bao Jie, Hao Liqun e Yu Li, l’avevano selvaggiamente picchiata e schiaffeggiata. Di conseguenza, le si sono allentati i denti e aveva anche ferite alle gengive.

Per peggiorare le cose, di tanto in tanto le guardie la spostavano in un altro reparto, dove subiva altre sessioni di tortura. Questo le causava un costante stato di stress, sia fisico che mentale. Al momento del rilascio, il 24 febbraio dell’anno scorso, era emaciata e i suoi denti erano quasi tutti caduti.

Continue molestie e morte prematura

Alla fine di luglio dell’anno scorso il direttore del Comitato residenziale della comunità di Heping ha chiamato Zhang e le ha chiesto di compilare alcuni documenti per l'assicurazione sociale. Temendo che si trattasse di una trappola per incastrarla, la donna ha rifiutato.

Alcuni giorni dopo, diversi agenti si sono presentati alla sua porta, tra cui Guan (direttore della stazione di polizia di Heping, nel distretto di Acheng) e il direttore del Comitato residenziale. Hanno bussato alla porta e l'hanno chiamata al telefono, ma lei si è rifiutata di aprire.

Per sfuggire alle continue vessazioni, Zhang è stata costretta a vivere lontano da casa. Lo scorso 31 gennaio è deceduta in miseria, all'età di sessantanove anni.

Due periodi di lavoro forzato e cecità all'occhio sinistro

Dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, Zhang è stata arrestata diverse volte per aver sostenuto la sua fede. Il 5 marzo 2001 le è stato imposto un anno di lavori forzati nel campo di Wanjia. È stata picchiata, ammanettata e appesa per i polsi, oltre a essere stata costretta a restare in posizione eretta per ore. Una volta è stata tenuta in isolamento per oltre venti giorni. A causa dell'umidità nella cella d’isolamento, ha contratto la scabbia, che le procurava prurito e dolore. Si è ripresa completamente solo sei mesi dopo essere stata rilasciata dal campo di lavoro.

Illustrazione della tortura: Varie forme di tortura "appesa"

Al fine di scoraggiare le visite dei familiari, il campo di lavoro richiedeva loro di imprecare contro il fondatore del Falun Gong, calpestare il suo ritratto e firmare un documento per denunciare la pratica spirituale, prima di poter fare visita alle praticanti detenute. Di conseguenza, molti familiari che sostenevano il Falun Gong non hanno potuto incontrare i loro cari. Molti crimini commessi nel campo di lavoro non sono stati quindi smascherati in tempo.

Nel mese di ottobre 2001 Zhang è tornata a casa.

Nel febbraio 2002, durante una riunione con gli ex compagni di classe, Zhang è stata arrestata davanti a loro, da quattro agenti di polizia della stazione di Shengli.

Gli agenti, presso la stazione di polizia, le hanno ammanettato le mani a un tubo del riscaldamento per un'intera notte. Non le hanno dato cibo e non le hanno permesso di dormire. Le hanno anche negato l'uso del bagno.

La mattina dopo, finalmente, le hanno permesso di usare il bagno. La donna è riuscita a fuggire, ma è stata presto catturata non lontano dalla stazione di polizia. Gli agenti l’hanno portata al centro di detenzione nº 2 di Acheng. Xi Jinglong, un ufficiale del locale dipartimento di polizia, le ha ordinato di scontare tre anni di lavori forzati. L'8 marzo 2002 è stata condotta al campo di lavoro di Wanjia.

Appena giunta al campo di lavoro, le è stato ordinato di togliersi tutti i vestiti davanti agli uomini di guardia, per la cosiddetta ispezione.

Per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede, è stata costretta a subire vari tipi di tortura, tra cui quella di essere appesa in alto con i polsi ammanettati dietro la schiena.

Appesain alto da dietro

Una volta due guardie (Liu Baibing e Qiu Yang) e il loro supervisore (Guo Qiuli) hanno appeso Zhang in alto, con le mani dietro laschiena per diverse ore, a piedi nudi nei giorni più freddi dell'inverno. Un'altra volta è stata ammanettata a una sedia di ferro,con le braccia tirate verso l'alto fino all'estremo, dietro la schiena. Le guardie la sorvegliavano a turno (trentaminuti ciascuna) per impedirle di chiudere gli occhi, altrimenti sarebbe stata selvaggiamentepicchiata. Per sette giorni le è stato anche impedito di accedere ai servizi igienici.

La donnasi è rifiutata di recitare le regole del campo di lavoro, che imponevano di diffamareilFalun Gong. Le guardie l'hanno costretta ad accovacciarsi su un mattone, dalletre allesette ore ogni notte, per diversi giorni consecutivi.

Per due volte ha detto che non avrebbe mai rinunciato al Falun Gong ed è stata picchiata contemporaneamente da cinque o seiguardie. Durante la tortura è svenuta due volte, ma è stataappesa lo stesso.

Un giorno a mezzanotte alcune guardie hanno l’hanno portatanel loro dormitorio e l'hanno appesa in alto. Ogni volta che si muoveva un po', venivapicchiata. Liu Baibing le ha afferrato i capelli e le ha fatto sbattere la testa su una cassa di metallo, poi le ha dato un forte pugno sulla schiena. Zhang ha perso i sensi e sanguinava dalla bocca e dal naso. La guardia Qiu Yang le ha graffiato il viso. A causa di queste ferite, i suoiocchi si sono gravemente gonfiatie non più riusciva ad aprirli. Ma le guardie l'hanno comunque tenuta appesa in alto per una notte. Perconseguenza di ciò, ha perso la sensibilità della spalla.

Per coprire i maltrattamenti, le guardie hanno nascosto Zhang in un magazzino per due settimane, finché le ferite al volto non sono guarite. In seguito,è stata mandata in una "sezione di addestramento intensivo" dove le guardie maschili torturavano le praticanti a piacimento. Due guardie, Zhao Yuqing e Yao Fuchang, una volta hanno colpito Zhang in tutto il corpocon i bastonielettrici. L'hanno appesa in alto e hanno continuato a darle le scosse.

Questa tortura è continuata ogni giorno. In seguito, le guardie Zhao e Yao hanno ordinato aZhang di togliersi i vestiti, lasciandole solo gli indumenti intimi. Le hanno dato la scossa su tutta la schiena, centimetro dopo centimetro. Un giorno Zhao leha dato un forte schiaffo sul viso. I suoi occhi sono rimastigonfi per molto tempo ed è divenuta cieca dall'occhio sinistro. In seguito, è statasottoposta,per sette giorni e sette notti, alla tortura dell'impiccagione.

A causa della mancanza di sonno per giorni e giorni, Zhang è svenuta e si è accasciata a terra. Lemanette si sonorotte.Nonostante ciò, è stata trattenuta su una sedia per tutta la notte, durante la quale non le è stato permesso di usare il bagno. La detenutaincaricatadi sorvegliarla usava un sacchetto di plastica per raccogliere l'urina. Per non disturbare la detenuta o causarle problemi, Zhang ha smesso di mangiare e bere per un po'. Aveva così tanti lividi sul corpo che la detenuta non osava guardarla.

Una famiglia di tre persone è scomparsa

I numerosi arresti, tra cui due detenzioni nei campi di lavoro, e la cecità di Zhang hanno causato un dolore infinito alla sua famiglia. A causa della paura e delle preoccupazioni, sia il marito che il figlio hanno sviluppato malattie cardiache. Il 24 settembre 2014 suo figlio è deceduto. Il marito è deceduto il 16 febbraio 2017.

Mentre Zhang era ancora in lutto per la morte del marito, il 25 febbraio 2017 è stata nuovamente arrestata. In seguito è stata condannata a cinque anni di prigione.

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