(Minghui.org) Wang Liqun, residente nella contea di Qingcheng, nella provincia del Gansu, è stato arrestato nella città di Xi’an, nella provincia dello Shaanxi, il 19 ottobre dello scorso anno per la sua fede nel Falun Gong. Ora è recluso nel centro di detenzione di Qingcheng. Il tribunale della contea di Zhenyuan ha fissato l'udienza del suo caso il 27 febbraio prossimo.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.

Wang, di sessantadue anni, ex proprietario di un negozio di vetro decorativo, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1994. Data l'eccellente qualità dei suoi prodotti, godeva di buona reputazione ed era stato eletto direttore dell'associazione imprenditoriale locale.

Dall'inizio della persecuzione, l’uomo è stato preso di mira più volte per aver sostenuto la sua fede.

È stato arrestato per la prima volta il 20 luglio 1999, quando è stato interrogato e trattenuto alla stazione di polizia per una settimana. Dopo il suo rilascio gli agenti gli hanno ordinato di presentarsi ogni giorno presso il loro comando per alcuni mesi, causando un forte impatto negativo sulla sua attività e un enorme disagio mentale a lui e alla sua famiglia.

Nell'ottobre 1999 Wang si è recato a Pechino per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong ed è stato arrestato. Dopo quattro giorni di detenzione, è stato riportato a Qingcheng. La polizia l’ha tenuto ammanettato a un tubo di metallo per tutta la notte e poi l’ha portato al centro di detenzione di Qingcheng il giorno successivo. È stato trattenuto per trentasette giorni e costretto a pagare 1.000 yuan (circa 136 euro) prima di essere rilasciato.

L’uomo è stato nuovamente arrestato il 24 aprile 2000. Dopo quindici giorni nel centro di detenzione gli è stato inflitto un periodo di tre anni nel campo di lavoro forzato n. 1 della provincia del Gansu. È stato costretto a chiudere il suo negozio, subendo una perdita di oltre 100.000 yuan (circa 13.600 euro) di materiali.

Le guardie del campo di lavoro l’hanno costretto a svolgere lavori pesanti per molte ore al giorno senza retribuzione. Nelle calde giornate estive non gli fornivano acqua, costringendolo a bere quella usata per affilare le falci. Le guardie lo picchiavano se non riusciva a finire il lavoro richiesto per la giornata. Dopo essere tornato in cella la sera, è stato anche costretto a guardare dei video che diffamavano il Falun Gong.

Ogni praticante del Falun Gong era sorvegliato da due detenuti 24 ore su 24, anche quando andava in bagno. I praticanti non potevano nemmeno parlare tra loro, altrimenti sarebbero stati picchiati dai detenuti.

La polizia ha continuato a perseguitare Wang anche dopo il suo rilascio.

Il 5 luglio 2015 un gruppo di agenti ha fatto irruzione in casa sua e ha arrestato sua moglie. L’uomo si è recato nella vicina città di Xi’an per visitare la figlia ed è sfuggito all’arresto.

Il terrore della persecuzione ha avuto ripercussioni sulla salute della moglie che, al suo rilascio, si è ammalata ed è deceduta poco dopo.

In seguito alla morte della moglie, la polizia ha continuato a perseguitarlo ed è stato costretto a vivere lontano da casa per evitare le persecuzioni.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Sun Xiaoli (孙小丽), funzionario dell’Ufficio per la sicurezza interna della contea di Qingcheng: +86-13884164221

Wang Qimin (王启民), vice segretario del Comitato per gli affari politici e legali della contea di Zhenyuan: +86-13830415766

Lyu Banghui (吕邦辉), direttore del Dipartimento di polizia della contea di Zhenyuan: +86-934-7121633

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).