(Minghui.org)
Nome: Su Guihua
Nome cinese: 宿桂花
Sesso: Femminile
Età 75
Città: Qingdao
Provincia: Shandong
Occupazione: N/A
Data di morte: 7 febbraio 2023
Data dell'arresto più recente: 16 ottobre 2017
Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione di Pudong
(Minghui.org) Una donna di settantacinque anni della città di Qingdao, nella provincia dello Shandong, è morta il 7 febbraio scorso, circa quattro anni dopo essere stata condannata a nove anni e multata di 30.000 yuan (circa 4.076 euro) per la sua Fede nel Falun Gong, pratica perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Su Guihua
Su Guihua ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997 e in poco tempo si è ripresa da varie malattie. Ha promosso attivamente questa pratica che ha cambiato la vita alla sua famiglia e ai suoi amici ed è diventata una coordinatrice volontaria dei praticanti locali del Falun Gong. Dopo l'inizio della persecuzione, non ha mai vacillato nella sua fede.
Intorno alle 13:00 del 16 ottobre 2017 qualcuno ha bussato alla porta di Su. La praticante ha aperto la porta e hanno fatto irruzione più di una dozzina di persone. Alcuni di loro erano in uniforme della polizia. Una persona ha mostrato il suo tesserino e ha detto che provenivano dalla stazione di polizia di Dagang. Hanno trascorso le successive quattro ore a perquisire la casa di Su. Dopo aver confiscato alcuni oggetti personali, hanno condotto Su e i suoi due ospiti, la signora Yu Xianrong, allora settantaseienne, e la signora Lv Yonghua, che allora aveva settantadue anni, anch'esse entrambe praticanti del Falun Gong, alla stazione di polizia.
Più tardi quella sera, un altro gruppo di ufficiali ha sorvegliato la casa di Su e ha arrestato diversi praticanti: il signor Gong Piqi, la signora Hou Baoqin, il signor Liu Wenhao e la signora Sun Guiqin, che erano andati a farle visita. Nello stesso giorno sono stati arrestati più di una dozzina di altri praticanti nella città di Qingdao, e la maggior parte di loro aveva sessanta o settant’anni.
Su non si è sentita bene ed è stata portata in ospedale, dove le è stata riscontrata la pressione sanguigna estremamente alta. Le sono state fatte alcune iniezioni, ma prima che potesse riprendersi, il 18 ottobre 2017, la polizia l'ha portata al centro di detenzione di Pudong. Quando il suo avvocato è andato a farle visita cinque giorni dopo, ha appreso che la polizia le stava facendo grandi dosi di iniezioni per abbassare la pressione sanguigna a dei livelli sufficienti per poterla trattenere.
Un mese dopo, Su e altri otto praticanti hanno ricevuto mandati di arresto formali. La procura del distretto di Shibei l'ha incriminata e il tribunale distrettuale di Shibei ha tenuto un'udienza del suo caso presso il centro di detenzione il 28 giugno 2018. A causa dei suoi problemi di salute, i piedi di Su tremavano terribilmente. Il giudice Li Jianjun, le ha chiesto se poteva andare avanti con l'udienza, e lei ha risposto: ”Non so quanto tempo potrò resistere. Il medico del centro di detenzione mi ha dato sei pillole prima dell'udienza”. Il giudice ha ordinato al medico di misurarle la pressione sanguigna. Il medico ha eseguito, e ha riferito che la pressione era 220/120.
L'avvocato di Su ha chiesto di interrompere l'udienza, e il giudice ha approvato la richiesta.
Il centro di detenzione ha rifiutato a lungo di ammettere Su a causa della sua salute, ma la stazione di polizia del distretto di Shibei e il dipartimento di polizia della città di Qingdao hanno fatto pressioni sul centro di detenzione per recluderla, con la promessa che sarebbero stati responsabili se le fosse successo qualcosa. Mentre si trovava nel centro di detenzione, Su non era in grado di prendersi cura di se stessa e aveva bisogno dell'aiuto delle sue compagne di cella. La famiglia e l'avvocato hanno fatto numerose richieste per il suo rilascio su cauzione, ma senza successo. Anche le guardie del centro di detenzione erano tristi per Su e si sono chieste perché le autorità detenessero una donna fragile di settant’anni.
Il tribunale ha tenuto una seconda udienza presso il centro di detenzione il 18 luglio 2018. Il giudice Li questa volta non ha mostrato simpatia per Su, a causa della presenza di diversi agenti dell'Ufficio 610, un'agenzia extralegale incaricata di sovrintendere alla persecuzione del Falun Gong. Gli agenti continuavano a interrompere le argomentazioni difensive dell'avvocato di Su.
I familiari hanno ricevuto una telefonata, il 3 settembre 2018, in cui è stato comunicato loro che Su era in fase di rianimazione all'ospedale di Qingdao. Si sono precipitati lì e hanno ricevuto un avviso di condizioni critiche. Tre giorni dopo, la polizia ha dato alla famiglia un avviso di “rilascio su cauzione” e ha lasciato l'ospedale.
Una terza udienza si è tenuta nel secondo centro di detenzione di Jimo il 19 marzo 2019. Su è stata condannata a nove anni e multata di 300.000 yuan (circa 40.768 euro).
Dal momento che Su non è stata in grado di scontare la condanna in prigione a causa delle sue cattive condizioni di salute, il giudice Li ha ordinato che fosse messa agli arresti domiciliari e si è raccomandato alla polizia di controllarla una volta ogni pochi mesi per vedere se si fosse ripresa abbastanza bene da essere imprigionata.
Su, il 7 febbraio scorso, ha ceduto alla pressione mentale e ai disturbi fisici.
Non è l'unica praticante di Qingdao che ha perso la vita a causa della persecuzione. Gong Piqi, è stato arrestato lo stesso giorno di Su, è stato condannato a sette anni e mezzo ed è morto nella prigione di Jinan il 12 aprile 2021.
Principali perpetratori
Il giudice Li, sulla cinquantina, ha condannato molti praticanti locali. Il suo numero di telefono d'ufficio è 86-532-81606029 e quello di cellulare è 86-18105325607.
Zhang Guoqiang, di quarantanove anni, è l'ex vice capo della stazione di polizia di Dagang. Ha supervisionato l'arresto di Su e di altri praticanti. È stato trasferito alla stazione di polizia stradale del Liaoning. I suoi numeri di cellulare sono: 86-17667583897 e 86-13789866501.
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