(Minghui.org) La dottoressa Ewa Ernst-Dziedzic, membro del Parlamento del Partito verde austriaco, insieme alla Fondazione per il benessere pubblico (COMUN) ha ospitato lo scorso 1° marzo presso il palazzo del Parlamento austriaco, la cerimonia di apertura di una mostra fotografica dal tema "lavoro forzato globale". Durante la cerimonia, che è stata una tavola rotonda con relatori invitati, i membri del Parlamento austriaco e le organizzazioni non governative hanno sollevato una serie di questioni relative al lavoro forzato.

La praticante della Falun Dafa, la signora Zhao Lijun, è stata invitata come testimone per fornire il suo racconto di prima mano della persecuzione e del lavoro forzato in Cina.

Zhao, di Shanghai, Cina, è fuggita in Austria da circa tre anni. Una volta è stata detenuta illegalmente nel campo di lavoro forzato femminile di Shanghai. Ha raccontato personalmente di essere stata incarcerata nei "campi di rieducazione". Zhao è stata poi condannata a tre anni nel carcere femminile locale. Il Partito Comunista Cinese (PCC) usa metodi di tortura brutali e condizioni di vita dure per costringere i praticanti della Falun Dafa a rinunciare al loro credo.

Molti spettatori si sono commossi dalla storia di Zhao e molti hanno chiacchierato con lei quando la cerimonia è terminata. Altri praticanti della Falun Dafa che erano presenti durante la cerimonia hanno raccontato ai presenti altre atrocità commesse dal PCC.

Un giornalista di un noto giornale ha detto: "Il punto culminante dell'evento di oggi è stato il discorso di Zhao. È stato davvero toccante". Ha sostenuto che intende pubblicare le interviste che ha condotto con i praticanti.

La dottoressa Ewa Ernst-Dziedzic, membro del Parlamento del Partito verde austriaco (terza da sinistra) e la signora Zhao Lijun, praticante della Falun Dafa (seconda da destra), alla discussione

Di seguito un estratto del resoconto di Zhao:

"Nel campo di lavoro forzato, mi svegliavo alle 5:00 del mattino ogni giorno. Svolgevo lavori pesanti dalle 7:00 alle 22:00 e a volte dovevo lavorare fino a mezzanotte. La maggior parte del lavoro era manuale. I miei occhi e le mie mani sono rimasti feriti gravemente per tale lavoro.

"Alcuni dei miei lavori comprendevano: avvitare lampadine, infilare perline, mettere insieme sacchetti di carta, buste, biglietti d'auguri e decorazioni natalizie, fare portachiavi, mettere insieme chiodi e lampadine colorate. Sulle mie mani si formavano vesciche che sanguinavano. Il lavoro più duro che ho dovuto fare è stato quello di infilare 18 lampadine su ogni filo. Dovevamo infilare 4.800 lampadine al giorno. Se il requisito non veniva rispettato, venivamo picchiati e torturati.

"La persecuzione dei praticanti della Falun Dafa è sempre avvenuta in segreto nei campi di lavoro. Gli ufficiali di polizia mettevano via tutti gli strumenti e le materie prime quando arrivavano i visitatori. Facevano sedere i detenuti ordinatamente nelle loro celle, facendoci vedere vari programmi culturali alla televisione. Ai praticanti della Falun Dafa che venivano torturati facendoli stare in piedi, veniva detto di sedersi. In questo modo, nessuno sospettava nulla o faceva domande. Hanno deliberatamente nascosto la persecuzione dei praticanti della Falun Dafa nei campi di lavoro, in modo da poter ingannare il mondo esterno".

"Anche il nostro cibo era terribile. Ci veniva servito raramente il riso e le verdure che mangiavamo erano insipide. Il denaro inviato dai nostri familiari veniva confiscato, così non potevamo acquistare cibo o altri beni di prima necessità. La nostra giornata consisteva principalmente nel lavoro o nel frequentare le lezioni di lavaggio del cervello. Dovevamo anche ottenere il permesso di usare il bagno o di fare la doccia. Spesso sentivo il rumore dei bastoni elettrici e urla strazianti provenienti dalla sala delle torture. Quelle urla provenivano dai praticanti della Falun Dafa che venivano strettamente monitorati. In quella stanza esiste solo il male e la paura".

"Sono stata poi condannata a tre anni e imprigionata nella prigione femminile di Shanghai dal 2013 al 2016. Sono stata torturata e costretta a subire ogni giorno il lavaggio del cervello. Le condizioni di vita e sanitarie erano estremamente precarie. L’acqua che usciva dal rubinetto conteneva vermi. Non potevo lavarmi i denti. Durante il periodo di detenzione mi sono caduti quattro denti".

"Dopo il mio arrivo in Austria ho visto molte decorazioni e regali di Natale. Quelle decorazioni erano identiche a quelle che avevo fatto quando ero nel campo di lavoro. Mi hanno ricordato le terribili esperienze e sofferenze che ho vissuto".

"I praticanti della Falun Dafa sono stati perseguitati in Cina per oltre vent’anni. Ho sperimentato personalmente questa brutale persecuzione e non credo che sia ampiamente riconosciuta e affrontata dalla comunità internazionale. Il PCC perseguita anche gli uiguri e reprime la popolazione di Hong Kong. Spero che più persone si alzino coraggiosamente e fermino la persecuzione del PCC. Grazie".

Cos'è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre cento, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l'Ufficio 610, un'organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi ventitré anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.