(Minghui.org) Lo scorso 6 febbraio quattro residenti della città di Gongzhuling, nella provincia dello Jilin, sono stati arrestati per la loro fede nel Falun Gong. Tre di loro hanno sviluppato vari sintomi, ma la polizia si è rifiutata di rilasciarli.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 6 febbraio Luan Dewu, Wang Li, Liu Guijie e Zhang Qian sono stati arrestati dagli agenti di polizia della città di Shuanglong e portati alla prigione di Gongzhuling per scontare una detenzione amministrativa di tredici giorni.

Due giorni dopo la polizia ha informato dell’arresto i familiari di Liu, ma non ha permesso loro di farle visita, nonostante le loro forti richieste.

Il 10 febbraio hanno scoperto che una cassettiera era stata rovistata e il suo computer era scomparso. La figlia, Li Jing, ha denunciato l’accaduto alla polizia, credendo che gli agenti avessero fatto irruzione nella loro abitazione. Poco dopo, alcuni agenti in borghese si sono presentati e hanno trascinato Li verso l'auto della polizia. Mentre opponeva resistenza a salire in macchina, gli agenti l'hanno colpita alla testa.

Alla stazione di polizia della città di Daling, gli agenti l’hanno interrogata per sapere se lei stessa praticasse il Falun Gong e da quanto tempo lo praticassero i suoi genitori. La polizia ha anche confiscato due cellulari da lavoro e ha esaminato i suoi tabulati telefonici. Gli agenti hanno portato la sua auto alla stazione di polizia. Prima di permetterle di tornare a casa, hanno continuato a interrogarla e intimidirla. Non è chiaro se le abbiano restituito l’auto.

Nella prigione locale Liu, dopo aver sviluppato una grave forma d’ipertensione e un’aritmia, è stata ricoverata in ospedale. Dopo aver fatto lo sciopero della fame per sei giorni, anche Zhang è stato portato in ospedale.

L’11 febbraio un ufficiale della stazione di polizia della città di Shuanglong ha contattato i familiari di Liu, comunicando loro l’intenzione di rilasciarla. Ma quando, la mattina dopo, la famiglia si è recata in ospedale, la polizia ha cambiato idea. Ha detto di non essere responsabile del suo caso e li ha indirizzati all’Ufficio per la sicurezza interna della città di Gongzhuling, per qualsiasi chiarimento relativo al suo caso.

Il 19 febbraio la prigione ha chiamato le famiglie dei quattro praticanti chiedendo loro di andare a riprendere i loro cari, il mattino seguente alle 8:30. Prima che le famiglie arrivassero, di prima mattina, gli agenti hanno portato sia Luan che Wang nello stesso ospedale in cui erano ricoverati Zhang e Liu per gli esami fisici. Il giorno stesso la polizia ha anche ordinato all'ospedale di dimettere Zhang e Liu.

In serata tutti e quattro i praticanti sono stati portati al Centro di detenzione della città di Jiutai, per essere posti in detenzione penale. A Liu, Zhang e Wang è stata rifiutata l’ammissione, a causa delle loro cattive condizioni di salute. La polizia ha dovuto riportarli a Gongzhuling.

Il 21 febbraio gli agenti hanno portato i praticanti in ospedale per un altro esame fisico, prima di costringere il centro di detenzione di Jiutai ad accettarli per una breve quarantena.

Liu, Zhang e Wang sono attualmente trattenuti presso il centro di detenzione di Gongzhuling. Non è chiaro dove si trovi Luan.

Liu: una piccola imprenditrice dal cuore tenero

Liu, di sessant’anni, un tempo era testarda e aveva un carattere dominante. Una volta sua figlia è stata vittima di bullismo a scuola da parte di un altro studente. Liu è arrivata quasi al punto di litigare con quello studente in classe, se l’insegnante non l’avesse fermata. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, si è trasformata in una persona indulgente e premurosa.

La donna aveva un negozio e la sua famiglia viveva nello stesso edificio. A un certo punto ha aperto un ristorante e gli affari andavano molto bene. Poiché, a volte, alcuni dei suoi clienti parcheggiavano l’auto davanti alla casa del vicino, quest’ultimo le faceva pagare molto per il parcheggio. In seguito Liu ha trasformato il suo ristorante in un negozio di prodotti sanitari e il suo vicino ha aperto un’officina di riparazione auto. Liu non ha mai addebitato al vicino il costo del parcheggio davanti a casa sua.

Nel 2020, quando è scoppiata la pandemia, Liu non ha mai aumentato il prezzo delle mascherine e a volte le ha distribuite gratuitamente.

Le persecuzioni passate di Liu

Poiché ha rifiutato di rinunciare al Falun Gong, Liu è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la sua fede.

Il 4 dicembre 2009 è stata arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong e le è stato inflitto un periodo di un anno e mezzo nel campo di lavoro forzato femminile di Heizuizi, dove ha subito ogni tipo di tortura e ha sviluppato un’elevata pressione sanguigna. Grazie ai continui sforzi dei suoi familiari per salvarla, otto mesi dopo è stata rilasciata.

Nel luglio 2014 la polizia è rimasta per diversi giorni fuori dalla sua abitazione, per monitorarla.

Dopo aver scoperto che i praticanti locali del Falun Gong avevano presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista che ha ordinato la persecuzione, intorno alle 5:00 del mattino del 21 ottobre 2015 la polizia ha arrestato alcuni di loro, ma Liu è riuscita a fuggire.

Il 24 giugno 2020 due agenti l’hanno molestata chiedendole se praticasse ancora il Falun Gong. Le hanno anche chiesto il numero di telefono e l'hanno minacciata di non uscire dalla propria abitazione, per diffondere informazioni sul Falun Gong o fare appelli.

Il 12 ottobre 2020 la polizia è tornata con un funzionario governativo e le ha ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Hanno minacciato di farle visita ogni settimana, se non avesse obbedito.

Liu è stata molestata altre due volte, rispettivamente l'11 settembre e il 15 dicembre 2021.

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