(Minghui.org)

Nome: Lai Yuanchang

Nome cinese: 赖元昌

Sesso: Uomo

Età: 74

Città: N/A

Provincia: Chongqing

Occupazione: N/A

Data della morte: 1 gennaio 2023

Data dell'ultimo arresto: 7 settembre 2022

Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione del distretto di Jiangjin

Un uomo di settantaquattro anni è deceduto quattro mesi dopo essere stato arrestato per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nel 2020 Lai Yuanchang, di Chongqing, era stato denunciato per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Sebbene sia sfuggito all'arresto, è stato costretto a vivere da sfollato per nascondersi dalla polizia. Non riuscendo a trovarlo, gli agenti hanno spesso molestato sua figlia.

Il 7 settembre dell’anno scorso, un mese prima del 20° Congresso del Partito Comunista Cinese, un gruppo di agenti della stazione di polizia della città di Degan si è presentato a casa della figlia di Lai. Sfondando la porta sono entrati e hanno arrestato l’uomo.

Nel centro di detenzione del distretto di Jiangjin, le condizioni di salute di Lai sono rapidamente peggiorate, probabilmente a causa delle torture subite per non aver rinunciato alla sua fede. Trasportato d’urgenza all’ospedale del popolo, nel distretto di Jiangjin il 31 dicembre dell’anno scorso, il giorno successivo è deceduto.

Dopo aver appreso la notizia della morte, i suoi familiari si sono precipitati in ospedale e hanno chiesto spiegazioni alla polizia, la quale, in seguito, ha accettato di pagare alla famiglia 90.000 yuan (circa 12.207 euro) come risarcimento. Al momento in cui scriviamo, il corpo di Lai è stato sepolto.

Durante la persecuzione del Falun Gong, Lai è stato incarcerato tre volte, per un totale di otto anni. Il 3 giugno 2004, dopo essere stato arrestato, è stato condannato a due anni di pena detentiva, trascorsi in un campo di lavoro. Il 9 novembre 2007, solo un anno dopo essere stato rilasciato, è stato nuovamente arrestato per aver distribuito materiale del Falun Gong.

L'arresto successivo è avvenuto il 3 giugno 2008, sempre per aver distribuito materiale del Falun Gong. Dopo un anno nel centro di detenzione di Lanshan, è stato condannato a tre anni, che ha trascorso nella prigione di Yongchuan. Le guardie lo costringevano a stare al clima gelido invernale indossando solo abiti sottili e gli bruciavano le gambe, se si muoveva. Gli punzecchiavano anche gli occhi con degli stuzzicadenti.

Per costringerelo a rinunciare al Falun Gong, le guardie l’hanno obbligato a stare seduto all'aperto, di solito nella neve, dalle 7:00 del mattino fino alle 19:00, ogni giorno, per tutto l'inverno del 2010. Se si appisolava, i detenuti gli bruciavano gli occhi con una sigaretta accesa. Se non stava seduto dritto, veniva picchiato.

Alla scadenza del mandato, il 20 maggio 2012, gli agenti dell’Ufficio 610 non gli hanno permesso di tornare a casa, ma l’hanno trattenuto in un’altra struttura di detenzione per un periodo di tempo imprecisato.

Il 2 ottobre 2013 Lai è stato nuovamente arrestato per aver distribuito materiale del Falun Gong. In seguito è stato condannato dal tribunale distrettuale di Jiangjin a un'altra pena di tre anni.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Jiao Yong (焦勇), segretario del Comitato residenziale della città di Zhiping: +86-13500374609

Li Changjun (李常军), capo della stazione di polizia della città di Zhiping: +86-23-47621042

Du Yong (杜勇), capo della stazione di polizia della città di Degan: +86-23-47833103

Long Kai (龙开), ufficiale della stazione di polizia della città di Degan

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).

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