(Minghui.org) Nel mese di marzo 2020 Zhou Huajian, di settantatré anni, residente a Maoming, nella provincia del Guangdong, è stato detenuto per tre anni dopo essere stato arrestato per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Nonostante il tribunale locale abbia sospeso il suo caso a causa della pandemia, le autorità si sono rifiutate di rilasciarlo. Secondo il suo avvocato, che il 23 febbraio scorso gli ha fatto visita nel centro di detenzione nº 1 della città di Maoming, negli ultimi mesi Zhou ha accusato frequenti episodi di vertigini. Non è chiaro se la sua condizione sia stata causata dalle torture subite in prigione o se il centro di detenzione gli abbia somministrato dei farmaci tossici.
L’avvocato ha affermato che, quando si è recato al centro di detenzione quella mattina, il sistema di check-in riportava un messaggio in cui si diceva che lui non era più il legale di Zhou e che, per qualsiasi chiarimento, avrebbe potuto contattare il tribunale del distretto di Maonan.
Le autorità del centro di detenzione hanno controllato i documenti dell’avvocato, ma non hanno trovato nulla di anomalo. Hanno quindi chiamato il tribunale per ulteriori chiarimenti. Dopo aver confermato che il tribunale non aveva emesso alcun avviso per negare all’avvocato di parlare a Zhou, le guardie hanno organizzato un incontro con lui.
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