(Minghui.org) Vorrei condividere con gli amici praticanti un'esperienza di coltivazione che è accaduta l'anno scorso.

Mio nipote compie 14 anni quest'anno. Quando era bambino mi sono presa cura di lui; l'ho portato alle sessioni di studio in gruppo della Fa e a chiarire la verità e l'ho guidato nel fare le tre cose. Gli ho anche insegnato a inviare pensieri retti e abbiamo spesso letto insieme su Minghui.org gli articoli di condivisione delle esperienze di coltivazione dei giovani praticanti. Quando è cresciuto, è andato a vivere con i genitori e i nonni materni, e gradualmente si è allontanato dalla Dafa. Quando è venuto a trovarmi durante le vacanze ho notato la sua dipendenza da videogiochi e telefono cellulare. Ho tentato di sollevare la questione con mio figlio e mia nuora, ma mi hanno ignorato.

Una notte, alla fine di giugno, ho sognato che potevo vedere dall'alto un gruppo di adolescenti, che avevano circa 14/15 anni. Tutti avevano un oggetto circolare sopra la testa e tenevano una scatola con entrambe le mani; la scatola conteneva due cose preziose. Ho visto che l'oggetto circolare è caduto dalla testa di mio nipote e le due cose preziose nella sua scatola sono scomparse. La sua coscienza principale mi stava cercando da lontano mentre superava molti ostacoli.

Il pomeriggio successivo mia nuora mi ha chiamato e ha detto che mio nipote era fortemente dipendente dai videogiochi e che aveva speso 1.000 yuan (circa 136 euro) per comprarsi cinque telefoni cellulari. Durante il giorno era sempre irrequieto e restava sveglio tutta la notte a giocare ai videogiochi con i suoi amici. Inoltre i suoi voti a scuola stavano peggiorando. I suoi insegnanti, mio figlio e mia nuora lo sculacciavano spesso perché erano allo stremo; questa situazione causava grande stress a tutti. La prima cosa che mio figlio faceva ogni giorno dopo il lavoro era rimproverare mio nipote, il quale a sua volta provava risentimento verso il suo insegnante, i genitori e i nonni materni, arrivando al punto di voler scappare di casa.

Mio nipote stava attraversando la pubertà e provando molte forti emozioni, quindi mia nuora mi ha chiamato per chiedermi se potevo aiutarlo a prendermi cura di lui durante le vacanze estive. Dato che non andava a scuola, ho potuto trascorrere un po' di tempo da sola con lui. Gli ho letto diversi articoli di Minghui.org riguardanti giovani praticanti della Falun Dafa che in passato avevano una dipendenza dai videogiochi. Ho anche iniziato a inviare pensieri retti per eliminare i fattori negativi.

Ho assistito al carattere irascibile di mio nipote e al fatto che si stava mettendo sulla difensiva. Tuttavia, ha continuato a confidarsi con me. Anche se i suoi insegnanti, mio figlio e mia nuora hanno provato molte cose diverse per impedirgli di giocare, lo faceva lo stesso alle loro spalle. A volte, quando si è ribellato contro di me per avergli detto di smettere di giocare ai videogiochi, ho perso anch'io la pazienza e l'ho sculacciato, tuttavia dopo averlo fatto mi sono pentita e gli ho chiesto scusa. Mi sono accorta di non essermi attenuta ai principi di Verità, Compassione e Tolleranza e ho promesso di non farlo di nuovo.

Ogni volta che avevamo tempo gli recitavo il paragrafo Sulla Dafa e leggevo con lui lo Zhuan Falun, il testo principale della Falun Dafa. Prima di andare a letto, ho anche riprodotto i brani Pudu e Jishi della Dafa. Un giorno ho visto che era stanco e gli ho chiesto di riposare sulle mie ginocchia mentre lo accarezzavo per farlo addormentare. Ho cantato ripetutamente la canzone “Falun Dafa is good” e le lacrime hanno cominciato a rigarmi le guance. Mentre cantavo mi sono ricordata di quando lo accarezzavo da piccolo per addormentarlo e mi sono chiesta come un bambino così compassionevole e gentile potesse vivere così tanti traumi?! Quando si è svegliato, ha detto felicemente: “Nonna, ho dormito così bene... mi sento davvero bene!”.

Un giorno mi ha chiesto di insegnargli la serie dei cinque esercizi della Falun Dafa e, venti giorni dopo, improvvisamente ha detto: “Nonna, domani giocherò ai videogiochi per l'ultima volta e poi cancellerò il software”.

Il giorno dopo ha detto: “Nonna, ho appena giocato per l'ultima volta e indipendentemente dal fatto che abbia vinto o no, non giocherò più!”, e ha cancellato il software davanti a me. Ho poi notato che stava ancora guardando dei brevi video, ma per il momento ho scelto di non dire nulla.

Altri venti giorni dopo, mio nipote ha detto: “Nonna, ci ho pensato a lungo. Ti consegnerò il cellulare e non guarderò più brevi video”.

Il giorno dopo gli ho detto: “Ieri ho fatto un sogno e...”.

Non sono riuscita a finire la frase perché lui mi ha interrotto e ha detto: “Nonna, anch'io ho fatto un sogno ieri. Ho sognato che tu ed io eravamo insieme da qualche parte. Ho visto una macchina con dentro delle bambole. L'ho rotta e ho tirato fuori una tavola di legno rettangolare con sopra delle incisioni”.

Ho detto: “È fantastico. Lascia che ti racconti il mio sogno. Ho sognato che eri un bambino piccolo come una bambola. Eri in un giardino pieno di vitalità, con piante verdi che crescevano tutt'intorno. Dopo che ho raccolto un frutto semitrasparente e l'ho condiviso con te, hai iniziato a mangiarlo e ti sei spiaccicato l'ultimo pezzetto sulla faccia. Il succo è poi stato rapidamente assorbito dalla pelle”.

Dopo quel giorno mio nipote è cambiato molto. Nel giro dei due mesi, è diventato più alto e ha messo su un po' di peso. I suoi voti sono migliorati, ottenendo quasi il massimo in ogni esame; in un solo giorno ha ottenuto due bellissimi voti! Adesso la famiglia vive in armonia e nella casa risuonano nuovamente le risate.

Un giorno, mentre stava aprendo una bottiglia di soda con un cacciavite, mio nipote si è accidentalmente ferito la faccia. Aveva un livido di circa tre centimetri e in pochi minuti si è graffiato il viso con una chiusura in velcro. Aveva il lato destro della faccia gonfio e si è arrabbiato perché sarebbe dovuto andare a scuola dopo mezz'ora.

Gli ho detto di sdraiarsi sulle mie ginocchia mentre recitavo le due frasi “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”, e lui ha recitato le parole con me. Quando ci siamo calmati e sentiti a nostro agio, ho notato che il suo viso non era più gonfio. Gli ho detto: “Adesso puoi andare a scuola, la tua faccia non è più gonfia!”. Incredulo, è corso allo specchio.

“È proprio vero, nonna. È davvero fantastico!”, ha esclamato. Successivamente ha unito eccitato i palmi delle mani davanti al petto nella posizione heshi (una dimostrazione di rispetto) e, dopo aver alzato lo sguardo, ha ripetuto: “Grazie, Maestro!”. Abbiamo poi preso un taxi e siamo arrivati a scuola in orario.