Finlandia: i residenti di Helsinki sostengono la fine della persecuzione della Falun Dafa in Cina

(Minghui.org) Il 18 marzo scorso, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto un evento a Helsinki, la capitale della Finlandia, per presentare questa pratica spirituale per il benessere della mente e del corpo e denunciare la persecuzione in corso in Cina. Hanno mostrato gli esercizi della Dafa, distribuito volantini e parlato alla gente della persecuzione di fronte al centro commerciale "The Forum". Molte persone si sono fermate a leggere le informazioni, a parlare con i praticanti e a firmare la petizione per mostrare il loro sostegno alla fine delle atrocità.

Era una giornata di sole, un bel cambiamento rispetto al freddo invernale finlandese, e le strade erano piene di gente. Molti erano felici di ricevere informazioni dai praticanti. Alcuni sorridevano, altri li salutavano alzando il pollice in su. Molte persone si sono dette rattristate per la brutale repressione del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti dei praticanti della Falun Dafa, comprese le torture e il prelievo forzato di organi. Ritengono che tutti dovrebbero essere informati di ciò che sta accadendo in Cina.

Studente cinese: vi auguro di avere successo

Una giovane donna di Pechino, che vive in Finlandia da sei mesi, si è fermata allo stand informativo. Era d'accordo con quanto i praticanti le avevano detto sulla persecuzione in Cina. Ha detto: "Nelle scuole cinesi ci fanno il lavaggio del cervello. Ci hanno detto che i praticanti della Falun Dafa si danno fuoco. Ma mio padre mi ha detto che non è vero e che la Falun Dafa è buona".

"Non è facile per gli studenti in Cina. I compagni di classe della mia età vogliono andarsene", ha continuato a dire la giovane donna. Ha coraggiosamente firmato la petizione per sostenere la fine del dominio del PCC e ha augurato ai praticanti di riuscire a diffondere la notizia.

Tutti dovrebbero conoscere questa persecuzione

"Ero una studentessa in scambio in Cina", ha raccontato Emmi, studentessa dell'Università di Helsinki. "Ho dovuto lasciare la Cina prima del tempo a causa dell'epidemia di COVID-19. Amo i cinesi e la loro cultura. Tuttavia, sono triste per i crimini che il PCC ha commesso contro il suo popolo, come la tortura dei praticanti della Falun Dafa e il prelievo forzato di organi. Questo è un argomento molto importante. Tutti dovrebbero conoscere questa persecuzione". Emmi ha chiesto di poter abbracciare i praticanti e ha detto che tornerà in futuro a parlare con loro agli stand informativi.

Anche Isla si è recata in Cina per sei mesi nell'ambito di un programma di scambio studentesco. Ha descritto la sua esperienza in Cina utilizzando un software per superare il firewall di internet e accedere alle piattaforme di social media vietate. Ha detto: "Amo la cultura tradizionale cinese e la gentilezza del popolo cinese. Ma sono contraria al controllo del governo e alle sue restrizioni sulla libertà di parola".

Sento un’energia positiva, il Falun Gong è buono

Anne, che ha visitato la Cina due volte, è un'allenatrice di ping pong in pensione. Si è avvicinata allo stand informativo e ha detto a un praticante: "Sento un’energia positiva qui. So che la Falun Dafa è buona".

Candidato di un partito politico scioccato dal prelievo forzato di organi in Cina

Alex è un candidato del Partito popolare svedese in Finlandia per le elezioni di quest’anno in primavera. Ha parlato a lungo con i praticanti. Ha detto di essere a conoscenza dei problemi dei diritti umani affrontati da diversi gruppi in Cina. È rimasto scioccato dalla notizia del prelievo forzato di organi in Cina e ha augurato ai praticanti di fare del loro meglio per denunciare queste brutalità.

Un gestore patrimoniale spera che più persone sostengano la fine delle persecuzioni

Vesa, un gestore di patrimoni di Helsinki, ha dichiarato: "Conosco la storia del Falun Gong. Qualche anno fa, ho voluto provare". È solidale con la situazione dei praticanti in Cina e spera che più persone sostengano la fine della persecuzione.

Cos'è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre cento, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l'Ufficio 610, un'organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi ventitrè anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.