(Minghui.org) Una residente della città di Jilin è stata arrestata; in seguito è stata picchiata e interrogata per la sua fede nel Falun Gong. La polizia l'ha ingannata invitandola a recarsi in Procura per firmare i documenti del suo caso. Ora sta affrontando il processo, dopo che il procuratore l'ha incriminata e ha deferito il caso al tribunale.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Wang Chunling, di quarantacinque anni, è stata arrestata il 3 gennaio dello scorso anno, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Quando si è rifiutata di salire sull'auto della polizia, un agente l'ha presa a calci e costretta a salire sul veicolo.

La praticante è stata trattenuta alla stazione di polizia di Xinghua per quasi trenta ore. Quando si è rifiutata di rispondere alle domande, un agente l'ha schiaffeggiata in viso, un altro l'ha colpita all'addome e le ha chiesto se credeva nel Partito Comunista. Lei ha risposto che crede nel Maestro del Falun Gong.

In seguito un giovane ufficiale, Yang Zhongyu, ha ordinato a Wang di premere le dita sui documenti del suo caso per poterle prendere le impronte digitali. Al suo rifiuto, Yang ha chiamato altri tre agenti, e ognuno di loro le ha tenuto le braccia e le mani, cercando di costringerla. Un agente ha premuto a tal punto da fratturarle il pollice. Solo allora si sono fermati.

Il pomeriggio successivo, gli agenti hanno provato con l'altra mano di Wang riuscendo a prenderle l’impronta di un dito. Proprio mentre stavano forzando sulla mano per prendere altre impronte, l’agente Yang ha tentato di colpirla. A quel punto Wang è riuscita a ritirare velocemente la mano, e il pugno di Yang ha colpito il tavolo così forte da provocarsi l’abrasione di un ampio lembo di pelle. Successivamente l’agente ha anche tentato di darle un calcio alla gamba, ma Wang per mantenere l'equilibrio ha fatto un passo indietro proprio quando ha ritirato la mano, e Yang ha dato un calcio alla gamba del tavolo urlando dal dolore.

Più tardi Yang ha portato Wang nella toilette, dove non c'erano telecamere di sorveglianza. L'ha schiaffeggiata e colpita al petto e alla spalla. Dopo le ha ordinato di recitare le poesie del Falun Gong per tre minuti. Sospettando che stesse cercando di registrare la sua voce, per avere prove contro di lei o usarle per la sorveglianza, non ha obbedito.

La polizia ha poi trovato le informazioni di Wang nel suo archivio, dove c’erano dati di un precedente arresto del 2020 e di una detenzione di dieci giorni. Gli agenti hanno chiamato il marito, la figlia e la suocera per avere conferma della sua identità, e l’hanno condotta al Centro di detenzione della città di Jilin.

Il 16 aprile dello scorso anno, dopo tre mesi di detenzione, Wang è stata rilasciata su cauzione. Quando la polizia l'ha portata a casa, ha perquisito la sua abitazione. In seguito gli agenti sono tornati altre volte per molestarla.

Incriminata

A gennaio di quest’anno i familiari di Wang hanno ricevuto una telefonata dall'agente Yang, che ha comunicato che avrebbero restituito loro la cauzione di 1.000 yuan (circa 135 euro) che la famiglia aveva pagato per lei, e che avrebbero dovuto recarsi alla stazione di polizia per ritirarla.

Wang si è recata al distretto, ma è stata portata dall’agente Yang alla Procura del distretto di Changyi, dove il procuratore Li Xiaozhao le ha ordinato di firmare il documento del suo caso, e lei si è rifiutata. Li l'ha minacciata che avrebbe dovuto fare un altro viaggio alla procura prima di poter ritirare il denaro.

Il 6 febbraio l’agente Yang ha chiamato nuovamente Wang e le ha ordinato di presentarsi dal procuratore. Wang vi si è recata con la suocera, che non hanno fatto entrare con lei.

Il procuratore Li ha domandato a Wang se si dichiarasse colpevole. Lei ha insistito sul fatto di non aver violato alcuna legge e si è rifiutata di firmare. Nel frattempo, la suocera è entrata nella stanza e, rivolgendosi a Li, gli ha detto che sua nuora è una persona meravigliosa, e che la tratta molto bene. Il procuratore ha detto loro di andare a casa e di tornare la mattina dopo.

La mattina Wang è tornata con la figlia dal procuratore, il quale le ha condotte entrambe direttamente al tribunale del distretto di Changyi dove, invece di restituire la cauzione di 1.000 yuan promessa dalla polizia, i membri del tribunale hanno ordinato a Wang di pagare altri 2.000 yuan (circa 270 euro) e di far firmare alla figlia il documento del suo caso come garante, altrimenti l'avrebbero portata al centro di detenzione.

In seguito la figlia, temendo che la madre venisse incarcerata, ha dato il suo numero di telefono ai membri del tribunale e ha firmato il documento con il suo cognome Chen.

Wang ha poi ricevuto dal tribunale due avvisi. Uno di questi era un'accusa della Procura del distretto di Changyi. Il procuratore Li l'ha accusata di non essersi dichiarata colpevole e ha disposto per lei una pena detentiva di quattro anni. Il tribunale ha inoltre imposto una cauzione di un anno e le ha ordinato di presentarsi in tribunale ogni volta che avesse ricevuto l’avviso. Inoltre le è stato vietato di recarsi fuori città.

Informazioni di contatto dei responsabili:

Li Xiaozhao (李晓钊), procuratore, Procura del distretto di Changyi: +86-432-62582997Yang Zhongyu (杨忠禹), agente della stazione di polizia di Xinghua: +86-432-62747110(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).

Articoli correlati:

Jilin: donna detenuta per più di due settimane per aver distribuito materiali sul Falun Gong