(Minghui.org) Grazie alla forte protesta dei suoi familiari, Su Jinfeng è stata rilasciata lo stesso giorno in cui è stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Lo scorso 8 febbraio Su, residente a Taian, nella provincia dello Shandong, stava lavorando nel suo negozio di abbigliamento, quando sono arrivati due agenti di polizia: Xu Chongjun e Zhao Feng.

Sapendo che erano lì per arrestarla, la donna è uscita di corsa dal negozio, ma è stata raggiunta dagli agenti, che l’hanno trascinata nella loro auto.

Alla notizia dell’arresto, nove membri della sua famiglia, tra cui la figlia, il genero e il loro bambino, nonché le due sorelle e i rispettivi figli, si sono recati alla stazione di polizia per chiederne il rilascio.

Nonostante la sua pressione sanguigna fosse pericolosamente alta (220/240 mmHg), la polizia ha tentato di portarla al centro di detenzione della città di Taian. I suoi familiari hanno seguito gli agenti. Quando una guardia del centro di detenzione ha cercato di trascinare Su all’interno della struttura carceraria, la nipote le ha tenuto il braccio e non l’ha lasciata andare.

La famiglia si è rifiutata di lasciare il centro di detenzione e ha continuato a chiedere a Xu di rilasciare Su. Dopo ore di stallo, intorno alle 22:00 la donna è stata rilasciata.