(Minghui.org) Ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1996. Vorrei condividere il modo in cui esco per chiarire la verità e incoraggio le persone a lasciare il Partito Comunista Cinese (PCC) e le sue organizzazioni giovanili, dopo la diffusione del virus di Wuhan (COVID-19).

Fare la mia parte nella rettifica della Fa

Il PCC ha attuato misure estreme con la sua politica zero COVID, continuando a bloccare molte città, paesi e villaggi. Ogni volta che c’era un test molecolare obbligatorio, il personale del comitato di quartiere lo annunciava ripetutamente con gli altoparlanti, dicendo ai residenti di scendere al piano di sotto per sottoporsi al prelievo: chi non si sottoponeva al test non poteva uscire dalla comunità.

Col pretesto di “controllare la presenza dei visitatori”, la polizia e i membri del comitato di quartiere dove vivo, hanno costantemente molestato i praticanti della Dafa nelle loro case. Solo nel mese di marzo del 2022, la polizia ha bussato due volte alla mia porta. Alcuni praticanti sono stati arrestati e le loro case sono state sacchegiate.

In quel periodo ho cominciato ad avere paura perché temevo che coloro che si introducevano nelle case per disinfettare, avrebbero potuto trovare le macchine che usavo per produrre i materiali informativi della Falun Dafa, ed ero molto preoccupato; quindi ho trasferito alcuni dei macchinari nella casa di un altro praticante. Mi innervosivo ogni volta che sentivo rumori di porte che si chiudevano o qualcuno che parlava ad alta voce.

In pratica ho smesso di produrre materiale informativo, realizzavo solo semplici volantini e giornali settimanali. Non volevo più andare al gruppo di studio della Fa o partecipare a qualsiasi progetto della Dafa. Tutto ciò che volevo era proteggere egoisticamente me stesso. La causa principale era l’attaccamento a vivere la mia vita confortevolmente. Spesso ricordavo i “tempi felici” quando ero una persona comune. Avevo paura di perdere la libertà se fossi stato perseguitato e temevo che la mia famiglia si preoccupasse per me o venisse coinvolta. Ma contemporaneamente temevo anche di non essere in grado di coltivare bene e raggiungere il Compimento. Tutte queste nozioni umane e paure mi impedivano di assistere il Maestro nella rettifica della Fa.

Sapevo di non poter vivere in uno stato di continue paure e ricordavo a me stesso di essere un praticante della Dafa e che il tempo stava irrevocabilmente scorrendo. Se avessi continuato così come avrei potuto adempiere alla mia missione di salvare le persone in questo speciale periodo storico? Non potevo permettere che la paura bloccasse il mio sentiero di coltivazione! Il Maestro mi protegge. Finché studierò bene la Fa, avrò forti pensieri retti e vivrò secondo gli standard della Fa, nessuno potrà perseguitarmi. Dovevo affrettarmi a far conoscere alla gente la verità sulla Dafa. Questo era e continua a essere il mio sentiero di coltivazione.

Ci sono molti piccoli negozi nel nostro quartiere e quando non avevo il permesso per uscire dalla comunità, entravo e uscivo con materiali per chiarire la verità, passando da queste botteghe.

I praticanti di un gruppo di studio della Fa nei dintorni, mi hanno detto che avevano un disperato bisogno di materiale informativo per il chiarimento della verità. Se avessi preparato il materiale per loro, avrei dovuto anche consegnarlo e loro erano piuttosto lontani. Ho esitato per un po’ e non ho voluto accettare questa responsabilità. Temevo che mi avrebbe portato via troppo tempo e che avrebbe influito sul mio studio della Fa. Ma sapevo che anche la situazione attuale con la pandemia e la salvezza delle persone era estremamente urgente. C’era un altro praticante, doveva prendersi cura della sua famiglia e tuttavia continuava a produrre molto materiale, io invece vivevo da solo e avevo condizioni molto migliori sotto tutti i punti di vista. Non avevo scuse per non accettare. Se i praticanti potessero distribuire più materiali, darebbero speranza a più persone! Inoltre, avevo già tutte le attrezzature per produrre i materiali. Erano tutte risorse della Dafa e dovevano essere pienamente utilizzate per aiutare a salvare le persone. Così ho deciso di produrre e accettare.

L’economia non era nelle migliori condizioni e l’inflazione era alta a causa della pandemia. Non avevo un lavoro e contavo sui miei risparmi. Ho cercato di pianificare attentamente le giornate e vivere in modo frugale. Andavo al supermercato più vicino all’orario di chiusura per comprare le verdure a prezzo scontato e usavo i soldi risparmiati per comprare l’occorrente per le stampe. Quando compravo i materiali di consumo, pagavo in contanti per non lasciare traccia della transazione. In condizioni normali, non avrei accettato denaro dagli amici praticanti, ma durante l’isolamento era difficile andare in banca e solo quando non avevo liquidità accettavo il loro denaro per pagare i materiali di consumo.

È essenziale prestare attenzione alla sicurezza, quindi usiamo sempre un’unica linea di contatto per ritirare e consegnare i materiali. Suggeriamo inoltre agli amici praticanti che hanno la possibilità, di creare un proprio luogo per stampare i materiali informativi. Cerchiamo di fornire loro tutto l’aiuto necessario per la creazione dei loro siti.

Oltre a realizzare opuscoli e volantini, ho anche creato codici QR e chiavette USB da distribuire ai praticanti. Il riscontro che ho avuto è che sono stati ben accolti, soprattutto dai più giovani. Dopo aver chiarito la verità, gli amici praticanti distribuivano una chiavetta USB con dei contenuti video particolarmente efficaci.

Esporre gli attaccamenti

Le misure estreme adottate dal PCC durante la pandemia hanno reso le persone insensibili alla situazione. Date le bugie e la propaganda del PCC, alcuni erano talmente avvelenati in profondità da non voler ascoltare la verità, il che ha richiesto ai praticanti un approccio più compassionevole, paziente e tollerante, in modo da poter arrivare ai cuori delle persone.

Ho fatto una bella chiacchierata con un giovane del mio quartiere, ma mentre stavo annotando il suo numero di telefono, ha improvvisamente gridato: “Sta arrivando la polizia!” Poi se n’è andato urlando. È stata un’esperienza che mi ha sopraffatto, rara e strana per me, perché di solito le cose andavano bene quando chiarivo la verità.

Qualche giorno dopo, ho parlato con un uomo anziano, sembrava molto gentile, la nostra conversazione era ben avviata, ma quando gli ho parlato delle ‘guardie bianche’ (il personale addetto alla prevenzione dei virus che indossa tute bianche) e che abusano del loro potere per mezzo della politica di prevenzione della pandemia, si è improvvisamente arrabbiato e ha detto: “Chi sei? Smettila di parlarmi!” Mi sono guardato dentro e ho capito che c’era un problema nel modo in cui chiarivo la verità. Quando parlavo, mi preoccupavo solo di quello che volevo dire e non prestavo attenzione ai sentimenti dell’altro.

Questi episodi mi hanno imbarazzato molto. Sono arrossito ed ero frustrato e non sapevo cosa fare. La mia autostima ne ha risentito, non volevo più uscire a parlare con le persone. Mi sentivo persino fortunato se non incontravo nessuno in giro.

Perché provavo queste sensazioni? Attraverso lo studio della Fa, ho scoperto il mio forte attaccamento alla vanità. Non è stata una coincidenza che mi sia successo due volte di seguito.

Ho anche scoperto di avere l’attaccamento al tempo. Speravo cioè che la rettifica della Fa finisse presto o che la situazione migliorasse. Sto cercando di liberarmi di questo attaccamento da molto tempo. A volte penso: “Ho già aiutato molte persone a lasciare il PCC e ne ho salvato abbastanza da riempire il mio mondo, che quindi non sarà vuoto”. “Sono molto stanco e non ho più bisogno di lavorare così duramente. Lasciatemi riposare”. In realtà, si trattava di una mentalità egoista che metteva in luce il mio attaccamento all’interesse personale e al guadagno. Non ero disposto a prendere l’iniziativa di fare qualcosa per salvare le persone, quindi il mio stato di coltivazione è gradualmente peggiorato. Ero pigro e volevo rilassarmi. Non volevo alzarmi presto e spesso saltavo gli esercizi del mattino.

Mi preoccupavo di molte cose e non riuscivo a calmare la mente quando studiavo gli insegnamenti. Se continuavo così, non avrei potuto migliorare nella coltivazione e non sarei stato in grado di salvare le persone. Anche se andassi a chiarire la verità, con così tanti attaccamenti, i risultati non sarebbero buoni.

Ogni volta che i praticanti mi davano l’elenco delle persone che avevano aiutato a lasciare il PCC, mi sentivo felice per loro e mi vergognavo profondamente di me stesso per essere uscito raramente a chiarire la verità dall’inizio della pandemia. Sapevo che la pandemia aveva come obiettivo il PCC e che stavano arrivando disastri di ogni tipo. Se avessi continuato a perdere tempo, tutti i miei sforzi precedenti sarebbero stati vani e io stesso sarei potuto essere distrutto!

Proprio in quei giorni, ho letto un articolo sul sito web Minghui, parlava di un praticante cieco che aveva memorizzato lo Zhuan Falun. Ho sentito parlare anche di un altro praticante cieco che insisteva nel chiamare le persone per salvarle. Mi sono commosso. Dobbiamo essere diligenti nella coltivazione. Ho cercato di studiare di più la Fa, di rafforzare i miei pensieri retti e di prestare attenzione a coltivare ogni pensiero. Mi sono detto che avrei dovuto lottare fino alla fine.

Cercare opportunità per chiarire i fatti

Era mia abitudine chiarire la verità alle persone che incontravo nella mia vita quotidiana, quindi ho iniziato da lì. Ho parlato con i commercianti quando compravo frutta e verdura, con gli avventori che aspettavano ai banchi di altri venditori e con gli autisti se prendevo un taxi. A volte, quando chiarivo la verità agli sconosciuti, mi si bloccava la lingua, quindi gli davo un volantino e chiedevo loro di leggerlo. Questo avrebbe gettato le basi affinché altri praticanti, in futuro, possano aiutarli a lasciare il PCC.

Ho incontrato alcuni anziani che mentre chiacchieravano tra loro sorvegliavano anche i propri nipoti. Alcuni provenivano da aree remote e non conoscevano la verità sulla Dafa. Mi sono stati molto grati per avergli chiarito la verità.

Ho preso un taxi e ho chiacchierato con l’autista. Ho iniziato parlando della situazione attuale, della pandemia e di come abbia colpito il settore dei trasporti e i taxi in particolare, rendendo difficile il guadagno. Molte persone, confinate nelle loro case, dovevano comprare cibo e beni di prima necessità a prezzi elevati e alcuni sono addirittura morti di fame in casa. Ho parlato delle varie campagne politiche del PCC da quando ha usurpato il potere. Poi gli ho parlato della Falun Dafa. Gli ho detto: “La Falun Dafa è una pratica buddista di alto livello, e i discepoli della Dafa seguono i principi di Verità, Compassione, Tolleranza. Se tutti seguissero Verità, Compassione, Tolleranza, le relazioni tra le persone migliorerebbero, le famiglie starebbero meglio e tutti sarebbero di buon umore. Questa relazione è stata sperimentata da centinaia di migliaia di praticanti della Dafa e relativi familiari e confermata dalla comunità scientifica. Un famoso fisico ha raccontato grandi esperienze sulla Falun Dafa ed è praticante lui stesso”. Sono rimasto nel taxi per oltre 20 minuti. Prima di scendere dall’auto, gli ho ricordato che, come autista, la sicurezza è prioritaria e gli ho chiesto di dimettersi dalle organizzazioni del PCC per stare al sicuro: ha accettato.

Volevo far conoscere la verità a più persone, così ho iniziato a distribuire i codici QR che abbiamo realizzato. I codici QR sono molto comodi da usare per chiarire la verità. Col proprio smartphone le persone possono semplicemente scansionare il codice e visualizzare le pagine di chiarimento della verità. Ho scoperto che questo metodo piace soprattutto ai giovani. Anche le chiavette USB sono molto efficaci. I video in esse contenuti, come: i Nove commentari sul Partito Comunista e L’obiettivo finale del comunismo, sono scioccanti e convincenti. Quando chiarisco la verità, trovo le persone adatte a cui dare le chiavette USB. Dato il loro costo elevato, non possono essere distribuite in grandi quantità, come i DVD in passato. Quindi, se qualcuno non ne vuole una, non insisto. Ma poi mi guardo dentro per capire perché l’ha rifiutata. Forse non ho avuto abbastanza compassione?

Ci sono ancora tante persone che non conoscono la verità e io ho ancora tanti legami umani che mi bloccano la strada. Teniamo a cuore questa opportunità, cogliamo ogni minuto e secondo che ci rimane, affrettiamoci a chiarire la verità, a salvare le persone e a coltivare bene noi stessi.