(Minghui.org) Il 15 aprile scorso i praticanti della Falun Dafa si sono riuniti pacificamente davanti all’ambasciata cinese e al Consolato cinese, rispettivamente a Giacarta e a Surabaya, in Indonesia. Gli eventi hanno denunciato la continua persecuzione della Falun Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) e hanno commemorato l’Appello pacifico del 25 aprile. Alla manifestazione ha parlato un rappresentante di Global Human Rights Efforts (GHURE), un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro con sede a Giacarta.

Il 15 aprile i praticanti della Dafa si sono riuniti pacificamente davanti all’ambasciata cinese a Giacarta

Nonostante la pioggia incessante, i praticanti sono rimasti fuori dal Consolato cinese di Surabaya per far conoscere alla gente la persecuzione

I praticanti di Giacarta e Surabaya hanno mostrato la serie dei cinque esercizi della Falun Dafa. Hanno tenuto striscioni con messaggi di condanna della persecuzione del PCC e hanno raccolto firme sulla petizione per chiedere la fine delle atrocità. Hanno anche parlato con passanti e poliziotti, per informarli sulla persecuzione della Falun Dafa.

Giacarta: Protesta pacifica davanti all’ambasciata cinese

Durante la manifestazione a Giacarta, Hendra, rappresentante dell’Associazione Falun Dafa in Indonesia, ha chiesto la fine della persecuzione del PCC, che dura da 24 anni.

“Il 25 aprile 1999 rappresenta una pietra miliare storica”, ha detto. “I praticanti della Falun Dafa hanno lanciato un appello pacifico, razionale e solenne a Pechino per i loro diritti fondamentali. Sebbene la libertà di religione sia garantita dalla Costituzione cinese, il PCC la viola ancora deliberatamente. Tutto ciò non può essere tollerato dalla comunità internazionale”.

Hendra, rappresentante dell’Associazione Falun Dafa in Indonesia, è intervenuto in una protesta pacifica a Giacarta

Fajar, rappresentante del Global Human Rights Efforts (GHURE), un’organizzazione no-profit con sede a Giacarta, ha parlato alla manifestazione, esprimendo il proprio sostegno agli sforzi dei praticanti della Falun Dafa, per denunciare la persecuzione e chiederne la fine. “Perseguitare i principi di Verità-Compassione-Tolleranza equivale a distruggere i valori morali umani. Il PCC ha completamente perso la sua coscienza”, ha dichiarato Fajar.

Molti residenti hanno firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione. Un occidentale che vive a Giacarta ha detto di averne sentito parlare, ma di non aver mai avuto la possibilità di conoscere veramente la Falun Dafa. È stato felice di ricevere un fiore di loto di carta con su scritto “La Falun Dafa è buona”, dopo che un praticante gli ha spiegato che cos’è la pratica spirituale.

La gente firma la petizione per aiutare a porre fine alla persecuzione

Surabaya: Protesta pacifica davanti al Consolato cinese

Il 15 aprile, nonostante la pioggia, i praticanti hanno tenuto una protesta pacifica davanti al Consolato cinese. Il traffico era intenso durante la manifestazione e molti automobilisti hanno avuto l’opportunità di leggere i messaggi scritti sugli striscioni.

I praticanti distribuiscono volantini per chiarire la verità agli automobilisti di passaggio

Un ufficiale di polizia indonesiano, che è stato di stanza al Consolato cinese per molti anni, è rimasto molto colpito dalla perseveranza dei praticanti. Ha detto: “Le attività dei praticanti della Falun Dafa sono sempre molto pacifiche”.

I praticanti parlano con gli agenti di polizia in servizio e consegnano loro informazioni sulla Falun Dafa

Liing ha spiegato perché partecipa sempre alla protesta pacifica per commemorare l’annuale Appello pacifico del 25 aprile: “È necessario risvegliare la coscienza delle persone e dire loro che gli atti disumani del PCC contro i praticanti della Falun Dafa avvengono ancora in Cina”.

Scenario: Cos’è l’Appello del 25 aprile

La Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) è stata insegnata per la prima volta al pubblico nel 1992. Quasi 100 milioni di persone in tutta la Cina hanno iniziato a praticarla, dopo aver sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 23 e 24 aprile 1999 la polizia di Tianjin, una città vicina a Pechino, ha aggredito e arrestato decine di praticanti che si erano riuniti fuori dall’ufficio di una rivista per discutere degli errori contenuti in un articolo, pubblicato di recente, che attaccava la Falun Dafa. Quando si è diffusa la notizia degli arresti e altri praticanti si sono informati presso i funzionari, è stato detto loro di portare il loro appello a Pechino.

Il giorno successivo, il 25 aprile, circa 10.000 praticanti della Falun Dafa si sono riuniti spontaneamente presso l’Ufficio Centrale degli Appelli a Pechino, come era stato loro ordinato dai funzionari di Tianjin. L’incontro è stato pacifico e ordinato. Diversi rappresentanti della Falun Dafa sono stati chiamati a incontrare il premier cinese Zhu Rongji e i membri del suo staff. Quella sera, le preoccupazioni dei praticanti hanno trovato risposta. I praticanti arrestati a Tianjin sono stati rilasciati e tutti sono tornati a casa.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Negli ultimi 24 anni Minghui ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma a causa della difficoltà di ottenere informazioni dalla Cina, si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.