(Minghui.org)
Nome: Xiang HuaixiangNome cinese: 向怀香Sesso: FemminaEtà: 73Città: ChenzhouProvincia: HunanOccupazione: Pensionata della China Construction BankData di morte: 2 aprile 2023Data dell'ultimo arresto: 19 luglio 2010Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile della provincia dell’Hunan
Dopo la tragica morte della figlia e del marito, avvenuta anni fa, il 2 aprile scorso è morta anche Xiang Huaixiang, della città di Chenzhou nella provincia dell’Hunan, a causa della persecuzione del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Aveva 73 anni.
L’unica figlia di Xiang, Chen Lijuan, è stata arrestata nel 2000 mentre praticava gli esercizi del Falun Gong in piazza Tiananmen a Pechino. All’epoca aveva circa 20 anni ed era ancora una studentessa universitaria. La polizia si recò a Pechino e la riportò a Chenzhou. A causa delle torture subite è diventata mentalmente instabile. Nel luglio 2000 è stata rilasciata su cauzione e mandata in un ospedale psichiatrico, tuttavia le sue condizioni sono peggiorate e nel novembre 2004 è morta.
Dopo l’ultimo arresto della signora Xiang, avvenuto il 19 luglio 2010, il marito Chen Zhiqiang si è recato al tribunale del distretto di Suxian per chiederne il rilascio, ma è stato intimidito dal personale del tribunale. A causa del disagio mentale ha sviluppato un cancro al fegato. Ha chiesto più volte che Xiang venisse rilasciata per prendersi cura di lui, ma gli è sempre stato negato. Chen è poi morto a casa da solo. Il suo corpo è stato scoperto solo dopo che i vicini hanno sentito l’odore della decomposizione.
Il calvario di Xiang
Xiang era una pensionata della China Construction Bank di Chenzhou ed è stata eletta più volte come impiegata eccellente sia a livello cittadino che provinciale. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nell’aprile 1996 e i suoi effetti miracolosi le hanno permesso di dire addio a tutte le sue malattie. Da allora non si è più ammalata e non ha più avuto bisogno di farmaci.
Il 15 ottobre 2004 è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. In seguito è stata nuovamente arrestata il 7 febbraio 2007. Ogni volta è stata detenuta per 15 giorni.
Il terzo arresto è avvenuto il 19 luglio 2010, mentre studiava gli insegnamenti del Falun Gong a casa con altri 11 praticanti. La polizia ha confiscato i loro libri sul Falun Gong e oltre 1.000 yuan (circa 130 euro) in contanti. A Xiang sono stati confiscati il computer, la stampante e oltre 15.000 yuan (circa 1.970 euro) in contanti.
Tutti e 12 i praticanti sono stati portati alla stazione di polizia di Nanta. L’agente Liao Binggang ha portato un modulo in cui si dichiarava che tutti i praticanti del Falun Gong si esercitavano insieme e facevano uno studio di gruppo. È stato detto loro di firmare i loro nomi per essere rilasciati. Tuttavia, dopo che tutti hanno firmato, solo quattro praticanti che avevano 80 anni sono stati rilasciati, mentre il resto è stato portato al centro di detenzione locale. Il procuratore Yu Yongzhong della Procura del distretto di Suxian ha approvato il loro arresto il 13 agosto 2010.
Pochi giorni prima del Capodanno cinese 2011, il 3 febbraio, Chen ha chiesto il rilascio della moglie per trascorrere le vacanze con la famiglia. Sebbene la polizia e l’Ufficio 610 abbiano approvato la sua richiesta, Huang Jiangao, il nuovo presidente del tribunale distrettuale di Suxian, ha affermato di dover dedicare più tempo alla revisione del caso prima di rilasciare la donna.
Alla vigilia del Capodanno cinese, Chen si è recato al centro di detenzione per prendere Xiang, ma gli è stato detto che sua moglie non sarebbe stata rilasciata. Ha comprato della frutta e ha chiesto alle guardie di dargliela. Si è messo in piedi nel vento freddo e pungente e ha guardato nella direzione in cui era detenuta la moglie, rimanendoci a lungo prima di tornare a casa.
Tra il 5 novembre 2010 e il 7 aprile 2011, Xiang è comparsa quattro volte davanti al tribunale di Suxian ed è stata condannata a sette anni di carcere. È stata accusata di aver “minato l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”, il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Ha fatto appello al tribunale intermedio della città di Chenzhou, che ha confermato il verdetto originale. Poco dopo è stata trasferita nel carcere femminile della provincia dell’Hunan.
Rilasciata il 18 luglio 2017, Xiang ha scoperto che la sua pensione era stata sospesa dal settembre 2014. Ha fatto ripetutamente appello al suo ex datore di lavoro e all’ufficio provinciale per la previdenza sociale, ma senza successo.
Il suo datore di lavoro le ha inoltre chiesto di restituire gli oltre 90.000 yuan (circa 11.800 euro) di pensione ricevuti tra il settembre 2010 e il settembre 2014. Poiché non aveva i soldi per soddisfare la richiesta, il suo datore di lavoro ha detratto il denaro dal suo conto pensionistico dall’agosto 2017 (un mese dopo il suo rilascio). Le hanno detto che le avrebbero dato un sussidio per coprire le spese minime di vita dopo aver recuperato l’intero importo di 90.000 yuan in nove anni, ma non avrebbero ripristinato le sue prestazioni pensionistiche. Il disagio mentale e finanziario alla fine le ha tolto la vita e si è spenta alle 5.00 del mattino del 2 aprile scorso.
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