(Minghui.org) Il 18 maggio scorso Wu Bilin, di 74 anni, sarebbe stata rilasciata dopo aver scontato cinque anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Quando si sono recati a prenderla, i suoi familiari, ai quali non era stato permesso di farle visita nemmeno una volta durante la detenzione, non l’hanno vista uscire dal carcere.
In seguito hanno scoperto che la polizia li aveva preceduti e aveva portato Wu in un centro per il lavaggio del cervello per “ulteriore educazione”, perché dopo cinque anni si era ancora rifiutata di rinunciare al Falun Gong. Il protrarsi della sua detenzione ha colpito duramente il marito ottantenne, che versa in precarie condizioni di salute.
Alcuni membri del comitato di strada si sono recati a casa sua e hanno detto alla sua famiglia di preparare i vestiti estivi per lei, poichè nel mese di maggio l’hanno vista, al centro per il lavaggio del cervello, indossare ancora una giacca a vento.
Ai familiari, tuttavia, non è stato ancora comunicato in quale centro per il lavaggio del cervello sia detenuta.
Wu è una dipendente in pensione del Dipartimento di revisione dei materiali dell’Ufficio della città di Wuhan, nella provincia dell’Hubei. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, è riuscita a mantenere la sua integrità e non ha mai accettato regali o tangenti sul lavoro, anche se molti nella sua posizione hanno abusato del proprio potere per accumulare enormi quantità di denaro sporco.
Dopo l’inizio della persecuzione, è stata arrestata almeno 20 volte per aver sostenuto la sua fede, con due condanne a cinque anni di prigione, due ai lavori forzati per un totale di quattro anni e mezzo, un mese di arresti domiciliari e nove episodi di detenzione in centri per il lavaggio del cervello (compreso l’ultimo). Per tre volte è stata quasi torturata a morte.
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