(Minghui.org) Il 3 luglio 2023, dodici giorni dopo che il consiglio comunale di Taipei ha approvato una risoluzione per condannare il prelievo forzato di organi messo in atto dal Partito Comunista Cinese (PCC), il consiglio comunale di Nuova Taipei ha approvato una risoluzione simile.
Introdotta da sei legislatori bipartisan del consiglio comunale di Nuova Taipei, la risoluzione è stata co-sponsorizzata da altri 23 consiglieri comunali. Il documento elenca le richieste dei consiglieri al governo della città: educare la cittadinanza sul reato di prelievo forzato di organi, vietare la vendita e l’acquisto di organi dall’estero e consigliare alle persone di non andare in cerca di trapianti illegali di organi.
I consiglieri della città di New Taipei sostengono la legislazione per combattere il crimine del prelievo forzato di organi da parte del Partito Comunista Cinese
La risoluzione ha anche espresso sostegno al disegno di legge “Legge sulla lotta e la prevenzione del prelievo forzato di organi da persone ancora in vita” che è stato introdotto nello Yuan legislativo nel dicembre 2022. Secondo il disegno di legge, negli anni molti rapporti investigativi e analisi di esperti per conto di organizzazioni internazionali, gruppi per i diritti umani e agenzie governative hanno confermato che il prelievo di organi da persone in vita e la vendita di organi umani stanno avvenendo nella Cina comunista, e principalmente ai danni di praticanti del Falun Gong.
Il consigliere comunale di Nuova Taipei Li Yu-Hsiang
Il consigliere della città di Nuova Taipei Li Yu-Hsiang, che ha presentato la risoluzione, ha dichiarato: “Il crimine del prelievo forzato di organi è disumano e brutale. Speriamo che esprimendo il nostro dissenso a riguardo, possiamo aiutare tutti i cittadini di Taiwan a conoscere il crimine e impedire che continui”.
La consigliera comunale di Nuova Taipei Tai Wei-Shan
La consigliera comunale Tai Wei-Shan ha affermato che molti media hanno riportato per anni il crimine del prelievo forzato di organi e che il crimine è totalmente inaccettabile. “Condanniamo assolutamente tale atrocità. Quando si tratta di valori universali e diritti umani, dobbiamo lavorare sodo per proteggere il diritto alla vita e i diritti umani di tutti!”.
Il consigliere comunale di Nuova Taipei Lu Chia-Kai
Lu Chia-Kai, consigliere comunale di Nuova Taipei e anche portavoce dell’ufficio elettorale del candidato alla presidenza di Taiwan Hou Yu-ih, ha dichiarato: “Stiamo dicendo al mondo intero che Taiwan attribuisce grande importanza alla legislazione per combattere il prelievo forzato di organi. Ci opponiamo alla violenza e a sostenere la gentilezza! Ci auguriamo che il governo possa intraprendere azioni positive per impedire che i cittadini taiwanesi subiscano danni all’estero”. Ha aggiunto che sono stati segnalati in tutto il mondo numerosi casi di prelievi di organi e che spera che l’approvazione della risoluzione impedisca a più persone di cercare di prolungare la propria vita a spese di quella di altre.
Il consigliere comunale di Nuova Taipei Lin Ming-Jen
Il consigliere comunale di Nuova Taipei Lin Ming-Jen ha aggiunto che la commercializzazione di organi umani attraverso prelievo forzato di organi da persone in vita è assolutamente inaccettabile in qualsiasi società, che dovrebbe essere condannata e sanzionata nella società internazionale e che tutti dovrebbero opporsi e impedire che accada.
Un altro consigliere comunale, Chou Sheng-Kao, ha concordato: “Il prelievo forzato di organi è proibito dal Cielo! Spero che tutti i governi locali di Taiwan seguano l’esempio e diano voce al loro dissenso”.
La consigliera comunale di Nuova Taipei Yen Wei-Tzu
La consigliera comunale di Nuova Taipei Yen Wei-Tzu ha commentato che consentire il prelievo forzato di organi equivale a calpestare i diritti umani. Ha affermato di non volere che i medici professionisti di Taiwan diventino inconsapevolmente complici del crimine, e di sperare che la risoluzione possa aiutare a fermarlo. Ha incoraggiato più persone a cercare trapianti di organi attraverso canali legali ed evitare di diventare complici del crimine.
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