(Minghui.org) Dall’agosto 2020 due coniugi residenti nel giacimento petrolifero di Liaohe a Panjin, nella provincia del Liaoning, si sono visti sospendere la pensione a causa della loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo, che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal 1999. Essi hanno intentato, perdendola, una causa contro le agenzie competenti. Hanno quindi presentato appello e il locale tribunale superiore ha deciso di revocare la decisione del tribunale, ordinando un nuovo processo.

L’udienza per il nuovo processo è stata fissata per le 9:30 di lunedì 26 giugno di quest’anno.

Intraprendere il Falun Gong

Cui Zhongxin, di 86 anni, e sua moglie, Qi Guoxin, di 81 anni, sono entrambi pensionati della Prima società di perforazione del giacimento petrolifero di Liaohe. Cui lavorava nella sezione istruzione dell’azienda e la moglie era medico nell’ospedale affiliato.

Dopo il pensionamento l’uomo ha avuto molti problemi di salute e gli è stata diagnosticata, da un ospedale oncologico locale, una gastrite atrofica erosiva. Dopo essere stato operato, non ha visto grandi miglioramenti nella sua situazione.

Nel 1996 il genitore di uno degli suoi ex studenti gli ha regalato una copia dello Zhuan Falun, il libro principale degli insegnamenti del Falun Gong. Cui ha finito di leggerlo in 13 ore e presto si è ripreso dalle sue malattie. Era in grado di andare in bicicletta e non si stancava a salire le scale. Sua moglie era inizialmente scettica sugli effetti curativi del Falun Gong. Tuttavia, dopo aver assistito alla guarigione miracolosa del marito, ha cambiato idea. Un anno dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, anche l’epatite e la nefrite di cui soffriva sono presto scomparse.

Ripetute persecuzioni e precedenti sospensioni della pensione

Dopo l’inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999, Cui e la moglie sono stati ripetutamente presi di mira per aver sostenuto la loro fede condivisa.

Entrambi sottoposti a lavori forzati e alla sospensione della pensione

Il 1° ottobre 2000 i coniugi si sono recati a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong e sono stati arrestati in Piazza Tienanmen. A entrambi sono stati imposti due anni di lavori forzati e anche la loro pensione è stata sospesa, per tutto il periodo della detenzione. Cui è stato torturato nel Centro di educazione al lavoro di Panjin.

Nel mese di agosto 2005 Qi è stata nuovamente arrestata e sottoposta ad altri due anni di lavori forzati, durante i quali le è stata nuovamente sospesa la pensione. Anche lei è stata brutalmente torturata nel campo di lavoro forzato di Panjin.

Un vice-capo squadra di nome Jia, dopo aver bevuto alcolici, spesso abusava verbalmente dei praticanti del Falun Gong detenuti, compresa Qi. Li costringeva anche a piegarsi, a divaricare le gambe o a restare in altre posizioni scomode per lunghi periodi di tempo.

Una volta Qi non è riuscita a memorizzare un testo di propaganda del PCC entro il tempo stabilito. Liu Dahan, un altro vice caposquadra, l’ha picchiata tre volte con un manganello, lasciandole segni sul corpo, ancora visibili a distanza di giorni. Ha anche minacciato di colpirla con un bastone elettrico.

La donna è stata costretta a svolgere lavori non retribuiti, tra cui la pulizia dei siti di produzione del petrolio nel giacimento petrolifero. Nel gelido inverno, è stata costretta a sedersi in un’auto decappottabile all’aperto, tremando per il freddo. Nella calda estate, veniva costretta a correre all’aperto, sotto il sole cocente. Il sudore sul suo viso formava uno strato di sale bianco. Veniva anche privata del sonno e sottoposta a varie forme di punizioni corporali.

Entrambi condannati a tre anni di prigione

In occasione della “Giornata di pulizia delle tombe” (una festa cinese per rendere omaggio agli antenati), Qi e suo marito sono tornati nella loro città natale, che fa parte della contea di Tai’an, nella provincia del Liaoning. Avevano programmato di rimanere lì per qualche settimana ma, la mattina del 17 aprile 2012, sono stati arrestati dagli agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna della contea di Tai’an.

Nel pomeriggio la donna è stata rilasciata su cauzione, mentre il marito è stato mandato al centro di detenzione della contea di Tai’an. In seguito sono stati entrambi condannati a tre anni di prigione: Cui, che all’epoca aveva 75 anni, è stato mandato nel carcere di Panjin, mentre Qi, che aveva 70 anni, è stata condotta nel carcere femminile di Shenyang.

In prigione la donna è stata costretta a svolgere lavori non retribuiti e la sua salute è gradualmente peggiorata. Non riusciva a vedere nulla con entrambi gli occhi e le è stato diagnosticato un “buco maculare”. È stata operata, ma non ha riscontrato grandi miglioramenti. Quando è stata rilasciata, riusciva a vedere solo una piccola luce. Dopo aver ascoltato gli insegnamenti audio del Falun Gong, in un mese ha riacquistato la vista.

Dopo che, alla fine del periodo di detenzione, i coniugi sono stati rilasciati, i loro figli hanno detto di essere stati truffati mentre avevano cercato di sfruttare le loro conoscenze, per farli rilasciare prima del tempo. Non soltanto hanno esaurito i benefici pensionistici dei genitori, mentre erano detenuti, ma hanno anche preso in prestito del denaro. La famiglia ha impiegato un anno per saldare tutti i debiti.

L’ultima sospensione della pensione

Alla fine di agosto 2020 l’ufficio pensionistico del giacimento petrolifero di Liaohe ha comunicato telefonicamente a entrambi che la loro pensione sarebbe stata sospesa a partire da settembre dello stesso anno.

I coniugi si sono recati all’Ufficio della previdenza sociale del giacimento petrolifero di Liaohe e hanno chiesto il motivo della sospensione delle prestazioni pensionistiche legittimamente maturate. È stato detto loro che, secondo una politica emanata dal governo provinciale, durante la detenzione i pensionati condannati non hanno diritto al loro vitalizio.

Durante i tre anni di detenzione, Cui e la moglie hanno ricevuto un totale di 270.000 yuan (circa 34.276 euro) di prestazioni pensionistiche. L’ufficio della previdenza sociale ha chiesto la restituzione del “debito pensionistico”, sospendendo le loro future prestazioni. Una volta saldato il “debito pensionistico”, i pagamenti della pensione della coppia sarebbero stati ripresi. Hanno anche detto che se avessero pagato il debito di 270.000 yuan in un’unica soluzione, non sarebbe stato necessario sospendere la loro pensione.

I coniugi hanno risposto che non potevano pagare alcun “debito pensionistico”, soprattutto perché non si erano ancora ripresi dal pagamento del debito contratto dai figli, nel tentativo di ottenere il loro rilascio durante la detenzione.

L’ufficio della previdenza sociale ha offerto loro uno stipendio mensile per coprire le spese di sopravvivenza, nel caso avessero accettato di pagare almeno una parte del debito pensionistico di 270.000 yuan.

I coniugi hanno rifiutato l’offerta, perché si sono resi conto che la sospensione della pensione da parte dell’ufficio della previdenza sociale aveva violato la Costituzione cinese, la legge sulla previdenza sociale, la legge sul lavoro e la protezione dei diritti e degli interessi degli anziani, che tutelano le prestazioni pensionistiche duramente guadagnate.

In particolare, l’articolo 73 della Legge sul lavoro stabilisce che “quando vanno in pensione, i lavoratori devono godere delle prestazioni di previdenza sociale in conformità con la legge. Le condizioni e gli standard per il godimento delle prestazioni da parte dei lavoratori sono stabiliti da leggi e regolamenti. e devono essere pagate integralmente e puntualmente”.

L’articolo 34 della Protezione dei diritti e degli interessi degli anziani stabilisce che “in base alla legge, la pensione di vecchiaia, l’assistenza medica e gli altri trattamenti di cui gli anziani possono godere, devono essere garantiti. Le istituzioni competenti devono pagare integralmente e puntualmente; non possono trattenere, non pagare o sottrarre tali fondi”.

In cerca di giustizia

Entrambi si sono appellati a diverse agenzie governative, chiedendo l’immediato ripristino dei loro benefici pensionistici e la restituzione dei fondi, sospesi durante la loro detenzione nel campo di lavoro forzato.

Hanno inviato il loro appello ai responsabili di due agenzie governative centrali, tre agenzie governative provinciali e tre agenzie locali, tra cui:

il Ministero delle risorse umane e della previdenza sociale, e il Dipartimento del servizio pensioni del Ministero degli affari civili;

l’Ufficio petizioni della provincia del Liaoning, il Dipartimento delle risorse umane e della previdenza sociale della provincia del Liaoning e l’Ufficio della previdenza sociale della provincia del Liaoning (che è sotto la supervisione della seconda agenzia elencata prima);

l’Autorità per l’esplorazione petrolifera di Liaohe (che supervisiona il giacimento petrolifero di Liaohe), l’Ufficio per le petizioni del campo petrolifero di Liaohe e l’Ufficio per la previdenza sociale del campo petrolifero di Liaohe.

Solo un ente, il Ministero delle risorse umane e della previdenza sociale, ha risposto, chiedendo loro di collaborare con le agenzie locali per risolvere la questione.

L’Autorità per l’esplorazione petrolifera di Liaohe, l’Ufficio petizioni del giacimento petrolifero di Liaohe e l’Ufficio della previdenza sociale del giacimento petrolifero di Liaohe hanno rifiutato di reintegrare la loro pensione. Cui e Qi hanno quindi intentato una causa contro di loro presso il tribunale del giacimento petrolifero di Liaohe, che non ha accettato il caso finché i coniugi non avessero apportato quattro revisioni al reclamo, su richiesta del tribunale. La Corte si è presto pronunciata contro di loro.

I coniugi hanno presentato ricorso al tribunale intermedio del giacimento petrolifero di Liaohe, che ha revocato la decisione del tribunale e ha ordinato un nuovo processo.

Cui e Qi hanno aggiunto un nuovo imputato al loro nuovo processo, il Centro servizi della previdenza sociale della provincia del Liaoning, che supervisiona l’Ufficio della previdenza sociale del giacimento petrolifero di Liaohe e fa parte del Dipartimento delle risorse umane e della previdenza sociale della provincia del Liaoning. A causa di questo cambiamento, il tribunale intermedio ha ordinato al Tribunale dei trasporti ferroviari di Shenyang di gestire il caso del nuovo processo.

I coniugi hanno presentato i documenti richiesti al nuovo tribunale e, sei mesi dopo, hanno ricevuto un avviso di udienza, che è stata fissata per il 26 giugno di quest’anno, presso la seconda aula del tribunale dei trasporti ferroviari di Shenyang.

Jia Yini è stato designato come giudice presidente, Gao Han come cancelliere e Du Jia come assistente (+86-24-62042748).

Tribunale dei trasporti ferroviari di Shenyang: +86-24-62043758, +86-24-6204118, +86-24-62043341, +86-24-62042000

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