(Minghui.org) Il 15 giugno scorso una donna residente a Daqing, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata condannata a 10 mesi e multata di 3.000 yuan (circa 375 euro), per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal luglio 1999.

Chu Zhanjuan, insegnante in pensione della scuola media nº 4 di Daqing, vive nella zona di sviluppo dell'industria ad alta tecnologia di Daqing. Il 7 giugno dell’anno scorso è stata arrestata e successivamente rilasciata su cauzione di un anno. Le è stato confiscato il documento d'identità e ordinato di non uscire dalla città durante il periodo di libertà provvisoria.

Durante lo stesso periodo, gli agenti hanno molestato la donna diverse volte, compreso un incidente a casa del 12 luglio dell’anno scorso. Il 13 agosto Chu è stata convocata alla stazione di polizia per un colloquio con alcuni cosiddetti "esperti" del governo centrale e del Comitato per gli affari politici e legali della provincia dell’Heilongjiang, un'agenzia extragiudiziale incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong.

Il 7 settembre dell’anno scorso cinque agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna della zona di sviluppo dell'industria ad alta tecnologia hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato molti dei suoi effetti personali.

Il 10 maggio di quest’anno l'Ufficio per la sicurezza interna della Zona di sviluppo dell'industria ad alta tecnologia ha ripreso in custodia la donna e l'ha trattenuta presso il Secondo centro di detenzione di Daqing.

Lo scorso 15 giugno Chu è comparsa davanti al Tribunale della zona di sviluppo dell'industria ad alta tecnologia. Il suo avvocato ha difeso la sua innocenza nel praticare e diffondere informazioni sul Falun Gong. Ha sottolineato che nessuna legge promulgata in Cina ha mai criminalizzato il Falun Gong e che il divieto di pubblicazione del Falun Gong è stato revocato da tempo, nel 2011.

Alla fine del processo il giudice Yan Guanhua (+86-17804598230) ha condannato Chu a 10 mesi, oltre a una multa di 3.000 yuan. La donna ha fatto ricorso in appello.

Non è la prima volta che Chu viene presa di mira per la sua fede. Il 5 novembre 2015 è stata arrestata per aver presentato una denuncia penale contro l'ex leader del PCC Jiang Zemin per aver ordinato la persecuzione del Falun Gong. È stata trattenuta in un centro di detenzione locale per 15 giorni.

Il regime comunista ha lanciato la campagna "Nessuno escluso" in tutto il Paese, con l'obiettivo di costringere ogni praticante del Falun Gong, presente nella lista nera del governo, a rinunciare alla propria fede. Per questo motivo, da ottobre a dicembre 2020, la sua scuola l'ha molestata diverse volte. Anche la polizia locale e il comitato di strada l’hanno molestata due volte all’interno del’istituto. Una volta il suo preside e altri sette amministratori l’hanno circondata e hanno minacciato che sarebbe stata "severamente punita" se si fosse rifiutata di rinunciare alla sua fede. La donna è stata esortata a essere "intelligente", ma Chu ha mantenuto la sua fede.

Nel maggio 2021 alcuni agenti hanno perquisito il suo computer con la scusa di aver scoperto che stava navigando su siti web stranieri, tra cui Minghui.

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