(Minghui.org) Sono un’insegnante di scuola superiore e ho iniziato a praticare la Falun Dafa prima del 1999.

Il preside si fida di me per gestire un compito difficile

Nell’agosto 2020, ero responsabile di due classi e a settembre uno dei miei colleghi si è improvvisamente licenziato. Gli incarichi di insegnamento erano già stati assegnati e la scuola non riusciva a trovare nessuno che lo sostituisse, e così il direttore e il vice preside della scuola hanno chiesto a me di prendere il suo posto. Ho pensato che sarebbe stato difficile e anche gli altri insegnanti erano preoccupati che non sarei stata in grado di tenere tutte e tre le classi!

Tuttavia il vice preside e il direttore hanno detto: “Tu pratichi la Falun Dafa e perciò sarai in grado di gestirle... nessun altro può farlo!”. Quindi ho accettato.

Ma quando, in ottobre, è arrivato il momento per me di assumere ufficialmente la direzione della nuova classe, ho avuto dei ripensamenti. Quando il dirigente scolastico è arrivato e ha visto che ero ancora fuori dall’aula, mi ha chiesto di aspettare nel corridoio mentre lui sarebbe entrato a raccontare agli studenti la mia situazione. Ha chiesto loro di darmi il benvenuto. Questo è il modo in cui ho preso ufficialmente in carico quella classe.

Il preside non ha perseguitato i praticanti

A metà ottobre 2020 è iniziata la campagna “Zero praticanti” del PCC. L’Ufficio 610 locale sapeva che l’ultima volta che mi avevano perseguitato, mi ero difesa, quindi non hanno osato parlarmi direttamente. Hanno invece contattato la mia famiglia.

Quando mia sorella mi ha riferito quello che aveva detto l’Ufficio 610, mi sono resa conto che il problema era serio, quindi sono andata con lei dai dirigenti scolastici.

Ho parlato ai miei colleghi della mia situazione e loro mi hanno immediatamente rassicurato: “Siamo un ambiente di lavoro serio e non lasceremo che qualcuno ti porti via. Non aver paura, concentrati solo sull’insegnamento!”. In seguito, il preside mi ha detto che le autorità scolastiche ritenevano che fossi un prezioso membro del personale e che non avrebbero permesso facilmente a qualcuno di portarmi via. “Se anche dovessero portarti via, la scuola si adopererebbe perché tu venga rilasciata!”.

Mi sono resa conto che il Maestro stava usando le loro parole per calmarmi e sentivo che avrei dovuto inviare pensieri retti per negare quella persecuzione. È il Maestro che ha il comando! Una volta ho detto a un membro del Comitato per gli Affari politici e legali: “Il lavoro mi è stato dato dal Maestro e nessuno può portarmelo via. Lo stipendio lo percepisco grazie alla predisposizione del Maestro e non ha nulla a che fare con il PCC. La maggior parte delle persone non viene facilmente ingannata dal lavaggio del cervello del PCC e ha ancora una coscienza”.

Il preside era nuovo, quindi non ho avuto la possibilità di chiarirgli la verità sulla persecuzione. Gli ho raccontato la mia situazione e quello che l’Ufficio 610 intendeva farmi. Immediatamente, ha detto: “Questa è persecuzione religiosa!”. Non mi aspettavo che fosse così saggio! Ha anche detto che quando è iniziata la persecuzione, diversi presidi avevano seguito la politica del PCC e mi avevano perseguitato; tuttavia, in seguito si erano resi conto di quanto fosse sbagliato farlo. Gli ho poi chiesto di dimettersi dal Partito, e anche se non mi ha risposto direttamente, sembrava essere d’accordo a farlo.

L’intera scuola, dal preside agli insegnanti, ha resistito alla persecuzione della Dafa e salvaguardato i praticanti. Il piano dell’Ufficio 610 locale contro di me si è dunque rivelato un buco nell’acqua.

Falsamente accusata

Poiché insistevo nel praticare la Dafa, il mio ex marito, che era anche un mio collega, mi ha fatto causa proprio mentre stavo attraversando il momento più difficile. Inoltre, voleva anche divorziare da me. Sapevo che aveva una relazione e poiché sono una coltivatrice ho gestito la situazione con calma; nondimeno la sua nuova compagna lo ha spinto a chiedere il divorzio.

Ho accettato poiché non potevo sopportare che continuasse ad abortire. Dal momento che non avevo fatto niente di male, se non avessi praticato la Falun Dafa, non avrei mai rotto pacificamente con mio marito. Avevamo insegnato entrambi nella stessa scuola per tanti anni e il loro figlio stava crescendo!

Questo ragazzo ha lasciato la scuola due volte e fallito molti percorsi di studio. Nella primavera del 2019, il mio ex marito lo ha trasferito nella mia classe. Quando il ragazzo giocava con il cellulare, gliel’ho tolto di mano e l’ho messo via. Il preside ha poi preso il cellulare e non gliel’ha restituito fino alla fine del semestre. Il ragazzo si è risentito con me. Dato che non aveva bisogno di portare all’esame di ammissione all’università la materia che insegnavo, durante le mie lezioni si annoiava.

Ha scritto due volte all’Ufficio scolastico locale e si è lamentato del fatto che gli avessi preso il cellulare. Successivamente, la scuola ha ricevuto informazioni dall’Ufficio di didattica che uno studente della nostra scuola aveva scritto un post in cui raccontava di essere stato trattato in modo rude e multato dall’insegnante perché si era lamentato delle tasse addebitate dall’istituto. In particolare, lo studente aveva accusato me, soprattutto perché avevo cercato di parlare alla classe della persecuzione della Falun Dafa.

Dopo che i dirigenti scolastici hanno appreso che era il figlio del mio ex marito ad accusarmi, un vice preside mi ha detto molto educatamente: “Vogliamo solo sapere in quale classe stai attualmente insegnando e quale studente potrebbe aver detto cose cattive su di te. Scopriremo chi è e gli diremo di cancellare il post. Non vogliamo criticarti!”.

La scuola ha inviato di persona un vice preside all’Ufficio di didattica per chiarire la questione. All’inizio, l’Ufficio ha detto che mi avrebbe sospeso, perché la scuola non dovrebbe permettere ai praticanti della Falun Dafa di insegnare. Tuttavia, la scuola ha ignorato l’ordine e, al contrario, si è ripetutamente rivolta all’Ufficio per spiegare la questione. Inoltre i dirigenti scolastici venivano spesso ad assistere alle lezioni che tenevo e tutti gli studenti dicevano che ero una buona insegnante. Dicevano che gli studenti non avrebbero dovuto accusarmi ingiustamente e che quel post avrebbe dovuto essere cancellato.

Tutti gli studenti hanno negato di aver detto cose cattive su di me. Il dirigente scolastico ha chiesto ai sorveglianti delle classi di scrivere una dichiarazione a nome di ogni classe e quattro di loro lo hanno fatto. I dirigenti scolastici hanno poi portato le dichiarazioni all’Ufficio di didattica e l’agitazione si è pacata.

Durante l’intero processo, il preside non mi ha parlato ne tanto più criticato una sola volta. La famiglia del mio ex marito è stata invece condannata dai miei colleghi. La coppia ha comunque fatto finta di non sapere chi mi accusava. All’inizio volevo trasferire il figlio del mio ex marito in un’altra classe, ma il preside mi ha chiesto: “Quale insegnante oserebbe prendere uno studente del genere?”. Ho riflettuto sulla questione da coltivatrice e concluso che, poiché era nella mia classe, dovevo avere una relazione predestinata con lui e che quindi avrei dovuto tollerarlo e trattarlo con compassione, non odiarlo.

Quando il ragazzo ha visto che tutti gli altri studenti sostenevano e difendevano me e la Falun Dafa, ha segretamente cancellato il post. Ha anche capito di essere stato ingannato dalla propaganda del PCC contro la Dafa.

Alla fine è rimasto nella mia classe e l’ho trattato bene. Ricordo l’insegnamento del Maestro:

“La misericordia può dissolvere cielo e terra, portando la primaveraI pensieri retti possono salvare la gente del mondo” (“La Fa rettifica il cosmo”, Hong Yin II)

Ogni volta che una cosa brutta diventa una cosa buona, so che è una manifestazione dell’incommensurabile saggezza e della compassione del Maestro! Indipendentemente da quanto sarà lungo il percorso della coltivazione in futuro, seguirò il Maestro fino alla fine!

Durante questa persecuzione, molte persone hanno usato ripetutamente le loro posizioni per proteggere la Falun Dafa e i praticanti, e il Cielo le benedirà sicuramente. Spero sinceramente che più persone che hanno la capacità di fermare questa persecuzione facciano la cosa giusta e scelgano un futuro migliore per se stesse, come hanno fatto i dirigenti e i dipendenti del mio posto di lavoro!

Grazie Maestro!