(Minghui.org) Lo scorso 5 giugno una donna di 72 anni residente a Changchun, nella provincia dello Jilin, è stata portata nella prigione femminile provinciale per scontare una pena di due anni a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale tradizionale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 16 settembre dell’anno scorso è stata arrestata Zang Hongyan e, il 7 febbraio scorso, il suo caso è stato ascoltato dal tribunale distrettuale di Chaoyang, che l’11 aprile ha emesso il verdetto.

Il 19 gennaio di quest’anno alla donna è stata riscontrata la pressione alta e i sintomi di un ictus. È stata trasferita all’ospedale della polizia, dove è stata trattenuta fino al trasferimento in prigione. Non le è stato permesso di ricevere le visite dei familiari.

Persecuzioni passate

Prima di iniziare a praticare il Falun Gong nel 1996, Zang ha dovuto lottare contro forti mal di testa, reumatismi e gonfiori alle gambe. Ogni volta che aveva un episodio di emicrania, batteva la testa contro il muro o si colpiva con una scopa per alleviare il dolore. Tutti i suoi disturbi sono scomparsi poco dopo aver imparato il Falun Gong. Era piena di energia e passava molto tempo ad assistere il suocero costretto a letto.

Prima della sua ultima condanna, la donna è stata arrestata e detenuta più di 10 volte. Le sono state inflitte quattro pene in un campo di lavoro, ma è stata esentata dallo scontarne una a causa delle sue cattive condizioni di salute. Quando era detenuta, la polizia l’ha molestata e ha fatto numerose irruzioni nella sua abitazione.

Il 20 luglio 1999, il giorno in cui è iniziata la persecuzione, Zang, sua figlia e altri due praticanti del Falun Gong si sono recati a Pechino, per chiedere il diritto di praticare la loro fede. Il 1° settembre 1999, dopo aver scoperto il motivo del loro viaggio a Pechino, gli agenti hanno ingannato lei e sua figlia per indurle a recarsi alla stazione di polizia. Entrambe sono state trattenute per giorni nella prigione di Balibao e nella pensione di Changying.

Nell’estate del 2000 Zang si è recata due volte a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong, ma è stata arrestata e detenuta per 15 giorni nella prigione di Daguang.

Sempre nel 2000 è stata nuovamente arrestata per aver raccolto firme su una petizione che chiedeva la fine della persecuzione. Dopo 15 giorni di detenzione nel carcere di Daguang, è stata rinchiusa per un anno nel campo di lavoro forzato femminile di Heizuizi. Causa le sue cattive condizioni di salute, è stata rilasciata con sei mesi di anticipo.

Nel mese di giugno 2001, poco dopo essere stata rilasciata, Zang è tornata a Pechino per appellarsi ed è stata arrestata. Non sapendo da dove provenisse, la polizia l’ha trasferita in un centro di detenzione della città di Shenyang, nella provincia del Liaoning. Gli agenti hanno continuato a interrogarla per sapere il suo nome e indirizzo (N.d.T.: a causa della politica di implicazione del PCC, i praticanti del Falun Gong spesso non forniscono i loro nomi alle autorità per proteggere i membri delle proprie famiglie, gli amici e i colleghi di lavoro). Quando si è rifiutata di rispondere alle loro domande, la polizia l’ha ammanettata alle sbarre della finestra e l’ha costretta a restare in posizione eretta per tutta la notte.

Mentre era detenuta a Shenyang, ogni sera la donna si univa ad altri praticanti detenuti per praticare gli esercizi del Falun Gong. Una mattina le guardie li hanno colpiti con i bastoni elettrici alle mani, alla testa, al collo e ai piedi. Il suo collo si è ricoperto di vesciche e cicatrici, che hanno richiesto molto tempo per guarire.

In seguito la polizia ha scoperto la sua identità e l’ha trasferita nella prigione di Tiebei, a Changchun. Le guardie del centro di detenzione hanno costretto tutti i detenuti a dormire su un fianco, ognuno tenendo i piedi della persona accanto.

Due settimane dopo Zang ha ricevuto un secondo mandato nel campo di lavoro forzato femminile di Heizuizi. Poiché si è rifiutata di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, le autorità hanno prolungato il suo periodo di detenzione e le hanno ordinato di finire di scontare il tempo rimanente del precedente periodo. La donna è stata incarcerata per un totale di 20 mesi e, il 15 febbraio 2003 è stata rilasciata.

Alla fine di dicembre 2003 la polizia ha seguito Zang e l’ha arrestata a casa di un parente. Le è stata inflitta una terza condanna al campo di lavoro e, nel mese di marzo 2004 è stata rilasciata a causa delle sue condizioni di salute.

Il 16 dicembre 2006 Zang è stata arrestata, dopo essere stata denunciata dal direttore del comitato residenziale, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. È stata trattenuta per un mese nel Centro di detenzione nº 3 della città di Changchun e le è stato assegnato un quarto periodo nel campo di lavoro forzato femminile di Heizuizi. La polizia ha fatto tre tentativi di imprigionarla, ma il campo di lavoro ha rifiutato ogni volta di ammetterla, a causa delle sue condizioni.

Il 2 giugno 2010 Zang è stata nuovamente arrestata per aver distribuito materiale del Falun Gong, ma è stata rilasciata sei giorni dopo.

Nell’estate del 2011 è stata arrestata in una stazione degli autobus, per aver parlato alla gente del Falun Gong. È stata prima trattenuta per una settimana nella stazione di polizia e quindi trasferita nella prigione di Weizigou, dove è stata trattenuta per 15 giorni.

Il 7 febbraio 2012, poiché si era rifiutata di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, Zang è stata arrestata un’altra volta e trattenuta per un mese nel Centro di detenzione nº 3 di Changchun. Ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione e, una settimana dopo, le guardie hanno iniziato ad alimentarla contro la sua volontà.

Durante una delle sessioni, la donna ha chiesto al direttore del centro di detenzione se due praticanti locali (Wang Shouhui e Li) fossero decedute proprio a causa dell’alimentazione forzata. Il direttore del centro di detenzione si è vendicato facendole indossare un doloroso strumento di tortura con manette e catene legate insieme.

Illustrazione della tortura: manette e catene legate insieme

Il 1° giugno 2018 Zang è stata arrestata un’altra volta, per aver praticato gli esercizi del Falun Gong all’aperto. Le sono stati inflitti 15 giorni nella prigione di Weizigou.

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