(Minghui.org) Alle 10:50 del 9 agosto scorso una praticante di 79 anni della città di Dalian, nella provincia del Liaoning, è comparsa in tribunale per via della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il processo di Tong Shurong è nato da un incidente avvenuto il 17 ottobre 2021, quando si è recata nel quartiere Yingchengzi del distretto di Ganjingzi, della città di Dalian, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. Dopo aver parlato con alcuni studenti delle scuole medie, questi l’hanno denunciata alla polizia. Gli agenti della stazione di Yingchengzi hanno più volte molestato la donna presso la sua abitazione, prima di concederle sei mesi agli arresti domiciliari (in Cina, la polizia, il procuratore e il tribunale possono mettere le persone agli arresti domiciliari).

Nel maggio dell’anno scorso gli agenti Hu Yanqing, Xu Ning e Liu della stazione di Yingchengzi si sono presentati a casa di Tong, dicendole che le era stato appena comminato un secondo periodo di sei mesi agli arresti domiciliari e che avevano sottoposto il suo caso alla Procura distrettuale di Ganjingzi.

Il 17 ottobre 2022 il procuratore Liu Shuang le ha concesso un terzo arresto ai domiciliari per un periodo di sei mesi. Liu e il procuratore Zhang Fuli l’hanno incriminata e hanno sottoposto il suo caso al tribunale di Ganjingzi.

Lo scorso 15 maggio il giudice Duan Li ha convocato Tong in tribunale e ha ordinato che fosse portata nel locale centro di detenzione in attesa del processo. L’ordine, tuttavia, è stato impartito solo alla polizia. Intorno alle 12:30 due agenti della stazione di Yingchengzi si sono presentati a casa della donna e l’hanno accompagnata presso il tribunale distrettuale di Ganjingzi. La polizia non le ha detto dove l’avevano portata e lei ha pensato di trovarsi alla Procura distrettuale.

Ha chiesto a un impiegato di passare la sua lettera al procuratore Liu, ma questo le ha risposto che non c’erano procuratori in tribunale. Solo allora Tong si è resa conto dove era stata condotta. Ha chiesto di potersene andare, ma le è stato ordinato di aspettare che qualcuno della stazione di Yingchengzi la venisse a prendere (i due agenti che l’avevano accompagnata erano andati via).

Alle 18:30 sono arrivati quattro agenti di polizia che hanno condotto Tong all’ospedale locale di Yisen per un esame fisico. Le è stata riscontrata l’ipertensione arteriosa ma la polizia, su ordine del giudice, l’ha comunque accompagnata nel locale centro di detenzione. Alla donna è stato negato l’accesso in prigione e, alle 21:00 è stata riaccompagnata a casa. Prima di andarsene, gli agenti le hanno consegnato una copia dell’atto di accusa.

Tong ha notato che il documento conteneva accuse inventate contro di lei, quindi ha scritto al procuratore e al tribunale per confutarle e chiedere l’archiviazione del caso. Ha scritto anche alle agenzie governative competenti, chiedendo di sostenere la giustizia per lei, ma non ha ricevuto risposta.

In seguito, il giudice Duan ha fissato la prima udienza per il 9 agosto scorso.