Due agenti si sono recati sul posto di lavoro del figlio e hanno fatto pressioni sul suo supervisore, affinché parlasse con lei della rinuncia al Falun Gong. Wang ha detto al figlio che non avrebbe mai rinunciato alla sua fede.

(Minghui.org) Minghui ha recentemente confermato che una donna, residente nella prefettura di Daxing’anling nella provincia dell’Heilongjiang, è stata trasferita nella prigione femminile locale, situata nella capitale Harbin, dopo essere stata segretamente condannata a tre anni di prigione.

Nel mese di marzo dell’anno scorso Wang Jinrong, di 65 anni, è stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito comunista cinese dal luglio 1999. La polizia non ha mai notificato l’arresto ai suoi familiari ed essi hanno impiegato un mese per scoprire da un informatore che era trattenuta nel centro di detenzione distrettuale di Jiagedaqi.

Recentemente hanno saputo del suo trasferimento in prigione, ma non hanno idea di quando sia stata incriminata, processata o condannata.

Persecuzioni passate

Prima di coltivare il Falun Gong, Wang litigava continuamente con il marito ed era sul punto di divorziare. Sia lei che suo figlio soffrivano anche di cattiva salute. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, la donna ha ricucito il rapporto teso con il marito, seguendo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Per la prima volta dopo decenni, ha potuto godere di un matrimonio felice e di una buona salute. Anche suo figlio è diventato più sano ed era più energico e si è potuto pertanto dedicare ai compiti scolastici. In seguito è stato ammesso a un’università di quattro anni, un’impresa inimmaginabile in passato, visti i suoi precedenti risultati. Wang sapeva che anche suo figlio era stato benedetto dal Falun Gong.

Grazie alla sua esperienza positiva con il Falun Gong, Wang non ha mai vacillato nella sua fede, dopo l’inizio della persecuzione nel 1999. Prima della sua ultima prova, era stata arrestata due volte e trattenuta in locali centri di detenzione. Una delle precedenti detenzioni è stata seguita da un anno di prigione presso il Centro di riabilitazione dalle droghe di Harbin.

A partire dal mese di maggio 2020 Zeng Fanhui, segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali (PLAC) del distretto di Songling, ha chiamato più volte il figlio e il fratello minore di Wang, minacciando di rendere la loro vita difficile e di metterla in prigione se non l’avessero costretta a rinunciare al Falun Gong.

Il PLAC è un’agenzia extragiudiziale, con filiali a tutti i livelli del governo, incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong.

Alla fine di settembre 2020 due persone hanno bussato alla sua porta di casa, affermando di essere amici di suo figlio. La donna non ha aperto ed è venuta a sapere che le due persone erano funzionari del PLAC. Il giorno successivo Zeng vi si è recato di persona e le ha ordinato di firmare dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Lei si è rifiutata e lo ha esortato a smettere di perseguitare i praticanti come lei. Il funzionario se n’è andato.

A metà ottobre 2020 Zeng e sua moglie si sono presentati di nuovo a casa di Wang. Hanno anche convocato suo figlio, minacciando di parlare con il suo datore di lavoro e con quello della nuora. Wang ha mantenuto la sua fede e Zeng se n’è andato.

Due giorni dopo due agenti si sono recati sul posto di lavoro del figlio e hanno fatto pressioni sul suo supervisore, affinché parlasse con lei della rinuncia al Falun Gong. Wang ha detto al figlio che non avrebbe mai rinunciato alla sua fede.

Le incessanti molestie subite dal figlio e dalla nuora di Wang hanno anche portato ad attriti tra di loro. Un tempo coppia felice, ora litigano continuamente.