(Minghui.org)

Nome: Hao ShuhengNome cinese: 郝树衡Sesso: UomoEtà: sconosciutaCittà: Wu’anProvincia: HebeiOccupazione: sconosciutaData della morte: 26 maggio 2023Data dell’ultimo arresto: fine 2001Luogo di detenzione più recente: sconosciuto

Il 26 maggio di quest’anno un residente della città di Wu’an, nella provincia dell’Hebei, è deceduto dopo anni di persecuzione, per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 12 settembre 2001 Hao Shuheng è stato arrestato, due giorni dopo essere stato denunciato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Gli agenti della stazione di polizia della borgata Huoshui e del dipartimento di polizia della città di Wu’an lo hanno condotto al centro di detenzione. Le guardie lo hanno costretto a indossare catene di quasi 30 chili, facendogli sanguinare i piedi.

Dopo circa due mesi il Dipartimento di Polizia della città di Wu’an gli ha inflitto un anno di lavori forzati e lo ha trasferito nel campo di lavoro della città di Handan. Per essersi rifiutato di rinunciare al Falun Gong, le guardie del campo di lavoro lo hanno sottoposto a vari tipi di tortura. L’uomo è stato frustato con vari oggetti, tra cui cinture a triangolo e mazze di legno. È stato anche colpito alla bocca con un bastone elettrico. Hao ha riportato lividi su tutto il corpo.

Alla fine del 2002 è stato rilasciato, ma ha subito pressioni incessanti per costringerlo a rinunciare al Falun Gong. Nel 2023 l’uomo è deceduto a un’età ancora da indagare.

Figlio condannato a tre anni di prigione

Il figlio dell’uomo, Hao Hucheng, di 37 anni, sta ancora scontando tre anni per aver praticato il Falun Gong. La prigione di Jidong, nella provincia dell’Hebei, gli ha negato ogni forma di comunicazione con la famiglia, comprese le telefonate e le visite in presenza.

Durante il Capodanno cinese del febbraio 2021 Hao Hucheng, che lavorava come riparatore di condizionatori d’aria a Pechino, ha inviato un video di auguri al media d’oltreoceano Epoch Times, tramite il social media WeChat. Grazie al sistema di tracciamento, gli agenti della polizia di Pechino lo hanno presto scoperto.

Il 17 febbraio 2021 è stato contattato dalla polizia. Dato che si trovava nella sua città natale per festeggiare il Capodanno con la famiglia, la polizia di Pechino ha ordinato agli agenti della locale stazione della Borgata di Huoshui, nella città di Wu’an, di controllarlo. La polizia di Wu’an gli ha concesso 15 giorni di detenzione, che Hao non ha scontato perché ha chiesto di assumere un avvocato. Settimane dopo l’uomo è tornato nella capitale cinese.

La sera del 22 aprile 2021 la polizia di Pechino ha individuato Hao mentre era alla guida di un’auto. Gli agenti, che hanno perquisito il mezzo, hanno trovato 1.000 pezzi di carta moneta da cinque yuan (circa 70 centesimi) stampati con informazioni sul Falun Gong. A causa della rigida censura sulle informazioni, i praticanti del Falun Gong usano modi creativi, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione.

La polizia ha quindi perquisito l’abitazione di Hao, confiscandogli il cellulare e le banconote del deposito bancario. La sera stessa l’uomo è stato condotto al centro di detenzione del distretto di Changping. È stato riferito che è stato arrestato dagli agenti della stazione di Qiliqu.

Il 20 gennaio dell’anno scorso Hao è stato processato nel centro di detenzione dal tribunale distrettuale di Changping. All’inizio di aprile il giudice lo ha condannato a tre anni di prigione e multato per un importo imprecisato. Gli è stato ordinato di scontare la pena nella prigione di Jidong, situata nella sua provincia natale, l’Hebei.

È la seconda volta che l’uomo viene condannato. In precedenza, nel 2007, era stato arrestato per aver parlato del Falun Gong a persone che lavoravano a Ningbo, nella provincia dello Zhejiang. In seguito il tribunale di Ningbo lo ha condannato a due anni e tre mesi di prigione.

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