(Minghui.org) Il 30 giugno scorso un uomo di 75 anni, residente a Guanghan nella provincia del Sichuan, è stato condannato a un anno di prigione e multato di 3.000 yuan (circa 380 euro), per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 29 settembre dell’anno scorso Liu Mingde è stato arrestato nella propria abitazione, dopo che una telecamera di sorveglianza lo aveva ripreso mentre distribuiva materiale informativo sul Falun Gong nella vicina città di Shifang. I quattro agenti di polizia locale hanno confiscato il suo libro del Falun Gong e altro materiale informativo. L’uomo è stato condotto alla locale stazione di polizia per essere interrogato. Più tardi è stato rilasciato ma, il 30 ottobre, è stato nuovamente arrestato.
In seguito Liu è stato rilasciato, anche se non se ne conosce la data esatta.
Il 1° marzo scorso diverse persone del Dipartimento di Polizia e della Procura della città di Shifang si sono recate a casa dell’uomo. Hanno detto che il suo caso era considerato un caso minore e non avrebbe richiesto una pena detentiva. Se avesse firmato i documenti che avevano preparato, gli avrebbero concesso solo sei mesi agli arresti domiciliari o altre pene più leggere. Liu è stato vittima del loro inganno e ha firmato i documenti, senza poter leggere quello che c’era scritto.
Il 30 giugno il tribunale della città di Shifang lo ha condannato a un anno di prigione. Liu si è reso conto che il documento che aveva firmato era stato usato come prova contro di lui. I dettagli del suo processo rimangono sconosciuti.
All’uomo è stato concesso di scontare la pena fuori dal carcere, ma gli è stato vietato di recarsi a Shifang per tutto il periodo della sua condanna.
Non è la prima volta che Liu viene perseguitato per la sua fede.
All’inizio del 2001 l’Ufficio 610 di Guanghan ha istituito centri per il lavaggio del cervello in tutte le città e i villaggi subordinati e più di 100 praticanti del Falun Gong sono stati portati in queste strutture. Dal mese di gennaio alla fine di aprile dello stesso anno Liu è stato trattenuto nel centro per il lavaggio del cervello di Xigao.
Durante la detenzione Liu e altri praticanti sono stati sottoposti a diversi tipi di abusi. Sono stati picchiati, insultati, privati del sonno, perquisiti o costretti ad ascoltare rumori forti per lunghi periodi di tempo. All’inizio venivano loro concessi solo due pasti al giorno. Ognuno prevedeva un po’ di porridge con cavolo rapa o ravanello cinese, sbollentati in acqua salata. In seguito, i praticanti hanno ricevuto tre pasti al giorno, ma sempre accompagnati dallo stesso porridge.
Alla maggior parte dei praticanti è stata estorta anche un’ingente somma di denaro. Prima di essere rilasciato Liu è stato costretto a pagare 4.000 yuan (circa 510 euro). Alcuni praticanti hanno dovuto pagare fino a 6.500 yuan (circa 820 euro), prima del loro rilascio.
Il 20 giugno 2011 Liu è stato nuovamente arrestato e condotto nello stesso centro per il lavaggio del cervello. Dopo 16 giorni è stato trasferito al Centro di detenzione della città di Guanghan, dove è stato trattenuto per 237 giorni.
Nel pomeriggio del 30 marzo 2012 Liu stava costruendo sedie di bambù a casa quando tre agenti hanno fatto irruzione e lo hanno arrestato, prendendolo a calci e pugni. La sera stessa è stato portato al centro di detenzione di Guanghan.
Le guardie del centro di detenzione hanno picchiato selvaggiamente l’uomo e non gli hanno dato cibo e acqua per diverso tempo.
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